martedì 27 dicembre 2011

UEFA Cups' records: Altafini e Wark

Josè Altafini
 Mentre Raul detiene il record di gol segnati in assoluto nelle competizioni europee, altri due fantastici cannonieri della storia del calcio mondiale invece mantengono il primato dei gol realizzati in una sola stagione di coppa. Il brasiliano naturalizzato italiano Josè Altafini ed il baffuto scozzese John Wark, infatti, hanno segnato ben 14 gol a testa in una sola edizione di una competizione europea.
 Entrambi del resto furono goleador implacabili nelle loro rispettive carriere. Altafini mise a segno caterve di reti con le maglie di Milan, Napoli e Juventus. Wark, invece, divise la sua gloria sotto porta tra il suo Ipswich Town ed il Grande Liverpool e curiosamente tra le altre cose nella sua carriera interpretò un ruolo da protagonista nel celebre film di John Houston Fuga per la vittoria.

 Il primo a centrare l'exploit fu Altafini nel 1962/63 in Coppa dei Campioni. Altafini con la maglia del Milan realizzò gran parte dei suoi gol contro gli sprovveduti lussemburghesi dell'US Luxembourg e contro il Galatasaray, anche se fu poi decisivo nella finalissima di Wembley contro il Benfica con una doppietta.

John Wark
 Diversa fu invece la performance di Wark nella Coppa Uefa del 1980/81, che l'Ipswich vinse battendo nella doppia finale l'AZ 67 Alkmaar. Wark distrbuì i suoi gol ai malcapitati di turno: Aris Salonicco, Bohemians Praga, Widzew Lodz, St. Etienne, Colonia ed anche AZ '67 appunto, anche se giocò due partite in più rispetto ad Altafini per la particolare lunghezza della Coppa UEFA, che prvedeva un turno eliminatorio in più.

venerdì 23 dicembre 2011

EuroStory/ URSS 1960

Contrariamente a quanto si sarebbe respirato in clima politico ed economico, l’unità europea del pallone tardò clamorosamente a materializzarsi. L’isolamento in cui vissero almeno inizialmente le federazioni britanniche e l’importanza esclusiva che si conferiva alla Coppa del Mondo come unico torneo degno di interesse, portarono alla creazione di un Campionato d’Europa soltanto nel biennio 1958-60, e in notevole ritardo in quanto ad esempio era accaduto in Sudamerica, dove il torneo continentale si giocò per la prima volta nel 1916.

mercoledì 21 dicembre 2011

Il fango del Dio Pallone

Cristiano Doni
 Non può che provocare tristezza il nuovo codicillo appena rivelatosi nelle ultime ore in merito all’ennesima vicenda del calcio scommesse. Tra gli altri, vengono messi alla sbarra sia Cristiano Doni che Luigi Sartor, con accuse pesantissime e con più di un tentativo di inquinamento delle prove esistenti a loro carico. Eppure Cristiano Doni, capitano dell’Atalanta e calciatore della Nazionale azzurra ai tempi dei Mondiali nippocoreani del 2002, aveva giurato davanti a tutti, e soprattutto al cospetto dei suoi tifosi, che lui in realtà con questa vicenda scabrosa di partite truccate non c’entrava proprio niente. Che gli sembrava veramente strano che uno come lui fosse finito nel registro degli indagati, dei sospettati, per illeciti che lui in realtà non aveva mai commesso. Invece, al momento del mandato di arresto dai parte dei carabinieri il capitano dell’Atalanta ha tentato invano anche la fuga, cercando di sfuggire all’ordine di cattura.

martedì 20 dicembre 2011

Verso Euro 2012


Otto città, quattro polacche e quattro ucraine, disputeranno la Coppa Europa del 2012. Un’edizione della manifestazione attesissima in programma nella prossima estate del calcio del Vecchio Continente. Le sedi da parte polacca prescelte sono: Varsavia (che ospiterà la gara di apertura ed una semifinale), Danzica, Poznan e Wroclaw, mentre sul versante ucraino le città ospitanti sono Kiev (dove è in programma una semifinale e la finalissima), Donetsk, Kharkiv e Lviv.
 L’attesa nei due paesi è elevata, non soltanto per le prospettive calcistiche delle due nazioni, ma anche per quelle economiche e dello sviluppo. Lo spettacolo nel cuore dell’Europa dell’Est sarà garantito e soprattutto si assisterà ad una manifestazione avvincente ed equilibrata.
 Nell’immagine la mappa delle città che ospiteranno la manifestazione in territorio polacco ed ucraino.

lunedì 19 dicembre 2011

Leo Messi sul tetto del mondo


Messi e Saviano
 Sinceramente credevo che nessuno avesse mai potuto avvicinare il genio calcistico di Diego Armando Maradona qui giù sulla faccia della Terra, soprattutto nei nuovi dettami e canoni del calcio moderno, in cui si lascia sempre meno spazio alla tecnica ed alla fantasia del calciatore, quasi sempre soffocato dagli schemi, dall’atletismo e dal protagonismo di allenatori emergenti in panchina. Invece, a Tokyo nella finale del Mondiale per Club Leo Messi, non a caso un altro argentino, sale sul tetto del mondo, peraltro per l’ennesima volta, annichilendo con il suo Barca il malcapitato Santos, che pure schierava il prodigio Neymar, definito forse inopportunamente da Pelè sullo stesso piano del grande piccolo Leo. Ad ogni modo, i brasiliani vengono spazzati via dall’uragano blaugrana e Messi segna un gol favoloso a pallonetto, che incanta i nipponici ed il mondo intero.

sabato 17 dicembre 2011

Il trionfo della Universidad de Chile

Dopo aver vinto di misura la gara di andata a Quito, la Universidad de Chile si è imposta nettamente anche tra le mura amiche al cospetto della LDU, conquistando la Copa Sudamericana, il suo primo successo internazionale. Decisivo nelle sorti dell’incontro è risultato ancora una volta l’attaccante Eduardo Vargas, autore di una doppietta. L’altro gol è stato a firma dell’argentino Lorenzetti. Vargas del resto si è laureato anche capocannoniere del torneo con ben 11 reti, mai nessuno aveva segnato tanto in una sola edizione di questa competizione. Classe ’89, il cileno cresciuto ed esploso nelle file del Cobreloa, è seguito con molto interesse anche in Europa, in maniera abbastanza palese oltretutto dal Napoli.

 E’ il primo successo nella Copa Sudamericana di un club cileno. La “U” succede nell’albo d’oro agli argentini del Velez Sarsfield. D’altra parte una sola squadra cilena si era imposta in un torneo sudamericano in precedenza, gli eterni rivali del Colo Colo nel 1991 nella Copa Libertadores. La Universidad de Chile vive comunque un momento importante intorno alla figura del suo carismatico tecnico l’argentino Sampaoli ed i suoi numerosi talenti. E’ in corsa per il campionato del Cile che sta dominando e poi il prossimo anno si giocherà la Recopa Sudamericana e soprattutto la Copa Libertadores.

venerdì 16 dicembre 2011

Udinese, regalo Di Natale


La straordinaria vena realizzativa di Totò Di Natale trova concrete conferme anche sulle frequenze europee, catapultando l’Udinese ai sedicesimi di finale dell’Europa League, dopo aver maturato un difficile e combattuto pareggio interno contro il Celtic. La brillante squadra di Guidolin chiude, quindi, nel migliore dei modi una sette giorni di coppe europee che conferma il momento positivo di crescita del calcio italiano, rispetto al trend negativo che invece accompagna la vita politica ed economica del paese. Dopo le promozioni di Milan, Inter e Napoli in Champions League, arrivano anche quelle di Lazio ed Udinese in Europa League, con tanto di accoppiamenti dall’urna di Nyon. Promette scintille in ogni caso la doppia sfida anglo-italiana tra Napoli e Chelsea e Milan ed Arsenal, con l’Inter invece ad attendere i francesi del Marsiglia.

giovedì 15 dicembre 2011

Sotto due Bandiere: Jonas Thern

di Vincenzo Paliotto (tratto da Napolissimo n. 49)
 Il suo cognome di chiari origini scandinave fornì ben presto inaspettatamente un assist opportuno alla inimitabile fantasia dei tifosi napoletani e Jonas Thern, geometrico centrocampista della nazionale svedese di un biondo inconfondibile, divenne ben presto per gli incalliti frequentatori del San Paolo “PataThern”, per la sua abilità di tenere il campo e le redini del gioco. Arrivò al Napoli di gran carriera nell’estate del 1992 per sostituire nello scacchiere tattico degli azzurri il brasiliano Alemao. Nato a Falkping il 20 marzo del 1967, aveva speso la sua carriera svedese unicamente nelle file del Malmo, maglia con cui aveva esordito nel 1985, prelevato dal piccolo Varnamo. Con i celesti di Malmo aveva vinto due volte l’Allsvenskan, il massimo campionato, ed in altrettante occasioni la coppa nazionale. La sua prima esperienza al di fuori dei confini nazionali con la maglia dello Zurigo non era stata esaltante, ma trovò poi ampi consensi successivamente invece nel suo triennio trascorso a Lisbona nelle file del Benfica tra il 1989 e il 1992, giocando e perdendo purtroppo alla guida delle Aquile portoghesi anche una finale di Coppa dei campioni di fronte al Milan nel 1990. Del resto in Portogallo trovò in panchina il suo connazionale e stimato allenatore Sven Goran Eriksson.

mercoledì 14 dicembre 2011

UEFA Cups’ records: I 74 gol di Re Raul


Raul in maglia Real
Pur cambiando clamorosamente casacca nella parte conclusiva della sua carriera trasferendosi dal suo Real Madrid allo Schalke 04 nel 2010, Raul Gonzales Blanco è riuscito a difendere il considerevole primato di miglior marcatore in assoluto nella storia delle coppe europee. L’ex-galacticos, approdato nel vivaio del Real a 13 anni, ha realizzato ben 74 gol, di cui 70 con i bianchi di Madrid e 4 con i tedeschi di Gelsenkirchen, ma scenderà in questa stagione ancora in campo con la squadra tedesca in Europa League, già qualificata anche per i sedicesimi di finale.

martedì 13 dicembre 2011

UEFA Cups’ records: chi ha segnato più gol in una sola partita?

Mascarenhas fu il primo a segnare 6 gol
In attesa del sorteggio di venerdì prossimo per gli ottavi della Champions League e dell’ultimo turno da giocare in Europa League che stabilirà le squadre qualificate per i sedicesimi di finale, rispolveriamo qualche record, nella maggior parte dei casi dimenticato, legato alle competizioni europee.

lunedì 12 dicembre 2011

Piccolo Italian style del calcio inglese


Scapuzzi va in gol con la maglia dell'Oldham
 La Football League Trophy è un altro dei numerosi trofei della ricca stagione del calcio inglese, che continua a vantare un’enorme tradizione. La sua prima edizione si disputò nel 1984 e fu ad appannaggio del Bournemouth ed in pratica vede ai nastri di partenza di ogni sua edizione le compagini iscritte alla League One e alla League Two. Una sorta di Coppa Italia di Lega Pro, o di Serie C come un tempo veniva denominata, ma con molto più interesse e numero di spettatori presenti sugli spalti rispetto alla manifestazione italiana. Tra l’altro ogni anno la competizione può vantare su uno sponsor importante, che fornisce anche uno stimolo economico alle partecipanti alla coppa. Dal 2006, infatti, è denominata Johnstone’s Paint Trophy.

venerdì 9 dicembre 2011

L’Italia del pallone si riscopre protagonista in Champions

 L’Italia calcistica si scopre improvvisamente e sorprendentemente ricca in un momento storico in realtà il nostro paese, sotto il profilo economico, è letteralmente alle corde, costretto addirittura ad una delle tante manovre finanziarie che chiederanno l’ennesimo sacrifico (inutile?) al cittadino. Tuttavia, dopo aver patito l’eliminazione dell’Udinese dai preliminari di Champions League in agosto, nella manifestazione per club più importante e soprattutto ricca del mondo il calcio italiano porta ben tre squadre agli ottavi di finale. Se il Milan ci arriva senza particolari affanni braccetto del Barcelona e l’Inter grazie più ai successi esterni che a quelli interni, la vera sorpresa è costituita dal Napoli dal cuore operaio di Mazzarri che, inserito nel girone più difficile, conquista il secondo posto alle spalle del Bayern Monaco e lasciando a casa i presuntuosi e ricchi sfondati del Manchester City. Anche se come avrebbe detto l’inarrivabile Totò in questo caso per quelli del City si sono dimostrati soltanto sfondati e poco ricchi. Le tre squadre italiane, comunque, saranno grandi protagoniste anche della fase cruciale della grande Coppa dei Campioni.

mercoledì 7 dicembre 2011

Sotto 2 Bandiere: Luigi Pogliana

di Vincenzo Paliotto (tratto da Napolissimo n. 48)



 Luigi Pogliana apparteneva senza dubbio ad un calcio diverso da quello attuale, caratterizzato decisamente da molti più sacrifici, condito da una buona dose di genuinità e fortunatamente con molta meno ipocrisia. La sua fu una carriera lunga, ma condotta intermente in punta di piedi e allo stesso tempo anche ricca di soddisfazioni. Era nato a Legnano nel ’45 ed aveva esordito ed era diventato calciatore proprio nella squadra della sua città. Una delle città storiche della Lombardia, che avrebbe oltretutto sempre identificato rivendicato orgogliosamente la profondità delle origini nordiste. La sua carriera era poi proseguita nel blasonato Novara dal ’65 al ’67 in Serie B, dove aveva collezionato 52 presenze ed 1 gol e soprattutto si era fatto conoscere come pronto per il salto nel grande calcio.

lunedì 5 dicembre 2011

The Road to Wembley-2°

 Ad eccezione di tre replay da giocarsi con il classico sistema dei campi invertiti, tra sabato e domenica scorsa si è esaurito il Second Round Proper della FA Cup, vale a dire il turno che precede la fase cruciale della manifestazione, che vedrà entrare in lizza nel mese di gennaio anche le compagini della Premier e della Championshp. Il turno del primo weekend di dicembre si è concluso senza particolari sorprese con la matricola Redbridge pesantemente battuta sul terreno del Crawley Town, mentre sia il Sutton United che l’AFC Totton sono stati superati nei posticipi televisivi rispettivamente dal Notts County e dal Bristol Rovers.

Ciao Socrates, il doutor

 La sua militanza italiana in verità con la maglia della Fiorentina nella stagione del 1984/85 non lasciò il segno. Anzi la sua esperienza con la casacca viola fu per gran parte da dimenticare, ma Socrates Brasileiro Sampaio de Souza Vieira de Oliveira fu uno dei più grandi calciatori brasiliani tra gli Anni Settanta ed Ottanta. Nato a Belem il 19 febbraio del 1954, è morto il 4 dicembre scorso a San Paolo del Brasile per una grave malattia. Se ne va in maniera malinconica un calciatore che a suo modo ha segnato un’epoca per il calcio brasiliano e mondiale, per la sua cifra tecnica ma anche per la sua immagine pittoresca. In Brasile non a caso era detto il doutor, il dottore per la sua laurea in medicina conseguita a pieni voti, ma sul terreno di gioco faceva sognare il pubblico per il suo palleggio raffinato e per il suo colpo di tacco, con cui spesso accompagnava le azioni d’attacco della sua squadra.

sabato 3 dicembre 2011

Miofotografo.it è il regalo di Natale per tutti

 Non è sempre facile scegliere i regali per Natale, soprattutto perché si cerca sempre di acquistare qualcosa di originale, qualche volta di improbabile, ma che in qualche modo riesca a far breccia nel cuore delle persone a noi care. Molte volte si punta sugli articoli ed i regali scontati e preannunciati con il rischio concreto di uscire fuori traccia oppure, cosa addirittura più clamorosa e fastidiosa, di regalare un qualcosa già regalato magari alla stessa persona in un Natale precedente!

venerdì 2 dicembre 2011

Sotto2Bandiere: Marco Baroni

di Vincenzo Paliotto (tratto da Napolissimo n. 47)

 Non valorizzato appieno per quelle che erano le sue enormi potenzialità dalla Fiorentina, la squadra in cui era cresciuto, Marco Baroni esplose relativamente tardi, conoscendo le sue fortune calcistiche nell’Italia meridionale, disputando con la maglia del Lecce e del Napoli le sue stagioni migliori. Nato a Firenze l’11 settembre del 1963, difensore centrale di ottima statura, dotato tecnicamente ed in possesso anche di un discreto fiuto del gol, esordì con la maglia viola nel 1981/82, ma i colori della squadra della sua città non gli portarono mai troppo fortuna, Infatti, la Fiorentina lo cedette in prestito in Serie B prima al Monza e poi al Padova, quindi gli diede via libera verso la massima divisione, dove trovò spazio prima nell’Udinese e poi nella Roma, senza però mai incidere definitivamente. Tra le altre cose il difensore toscano fu inserito in pianta stabile nella Under 21 di Azeglio Vicini, anche se in campionato non riusciva a ripetere le notevoli performance azzurre.

giovedì 1 dicembre 2011

La “U” vola in finale


 Con un match di incredibile intensità e tra il tripudio generale dei suoi appassionatissimi tifosi la Universidad de Chile raggiunge la LDU di Quito nella finale della Copa Sudamericana. E’ la prima volta che la “U” della capitale cilena approda ad una finale di una coppa continentale. Ci andò vicina nel 2010, ma in Copa Libertadores si fermò in semifinale contro il Guadalajara.