Il calcio spagnolo dell’inizio degli anni Ottanta fu caratterizzato dal sequestro e dalla lunga prigionia di cui fu oggetto il centravanti del Barcelona e della nazionale Ernesto Castro Quini. Il calciatore, nato ad Oviedo il 23 settembre del 1943, venne rapito il 1° marzo del 1981 nelle ore successive alla partita casalinga in cui il Barca si era imposto ai danni dell’Hercules Alicante, proprio con una tripletta dello scatenato e sfortunato Quini. La sua prigionia in mano ai terroristi baschi dell’ETA durò 25 giorni, fin quando l’attaccante in forza al club catalano fu ritrovato nei pressi di Saragozza e liberato al termine di una operazione spettacolare da parte della polizia spagnola. Per una stranissima ma favorevole coincidenza nel giorno della sua liberazione la Spagna si impose per 2-1 in casa dell’Inghilterra a Wembley, in uno stadio in cui non aveva mai vinto.