venerdì 9 dicembre 2011

L’Italia del pallone si riscopre protagonista in Champions

 L’Italia calcistica si scopre improvvisamente e sorprendentemente ricca in un momento storico in realtà il nostro paese, sotto il profilo economico, è letteralmente alle corde, costretto addirittura ad una delle tante manovre finanziarie che chiederanno l’ennesimo sacrifico (inutile?) al cittadino. Tuttavia, dopo aver patito l’eliminazione dell’Udinese dai preliminari di Champions League in agosto, nella manifestazione per club più importante e soprattutto ricca del mondo il calcio italiano porta ben tre squadre agli ottavi di finale. Se il Milan ci arriva senza particolari affanni braccetto del Barcelona e l’Inter grazie più ai successi esterni che a quelli interni, la vera sorpresa è costituita dal Napoli dal cuore operaio di Mazzarri che, inserito nel girone più difficile, conquista il secondo posto alle spalle del Bayern Monaco e lasciando a casa i presuntuosi e ricchi sfondati del Manchester City. Anche se come avrebbe detto l’inarrivabile Totò in questo caso per quelli del City si sono dimostrati soltanto sfondati e poco ricchi. Le tre squadre italiane, comunque, saranno grandi protagoniste anche della fase cruciale della grande Coppa dei Campioni.


 Chi, invece, sarà protagonista ma in tono minore è il calcio inglese, che ha dimezzato praticamente il proprio contingente in vista degli ottavi di finale. A sorpresa, infatti, oltre a Manchester City rimane a casa anche il Manchester United, sconfitto dal Basilea. A difendere gli onori del calcio inglese saranno allora le londinesi Chelsea ed Arsenal, che comunque hanno lamentato le loro difficoltà. Ad ogni modo, chi sembra di un altro pianeta in questo momento sono il Barcelona ed il Real Madrid. I galacticos di Mourinho hanno vinto addirittura tutte le partite del proprio girone. Un girone peraltro condizionato dal clamoroso successo del Lione a Zagabria per 7-1. Qualcuno ha parlato, e non a torto, di un presunto accordo tra francesi e croati sull’entità del risultato finale in favore dei transalpini. Ma la UEFA indagherà?

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