di Vincenzo Paliotto (I giorni del Grifone, rubrica di amarcord dedicata al club più antico d'Italia)
Un
pesante nubifragio abbattutosi su Genova e tutta la Liguria aveva fatto saltare
il match di campionato del Feraris contro l’Atalanta. Il campo era praticamente
inzuppato, scatenando gravi polemiche. Il Ferraris aveva prima di Italia ’90
uno dei migliori manti erbosi del pese, dopo la rassegna iridata invece lo
stesso terreno di gioco non aveva più la stessa tenuta. Comunque, il match
contro gli orobici fu spostato al giorno successivo del lunedì 14 gennaio del
1991, con un Genoa ben posizionato in classifica, ma reduce da due sconfitte
consecutive. Due sconfitte particolarmente amare, scaturite da un’autorete di
Simone Braglia al Sant’Elia di Cagliari e per 2-1 a San Siro contro l’Inter, in
una partita tutto sommato equilibrata.
Ad
ogni modo, l’Atalanta si presentava come un avversario indubbiamente scomdo.
Squadra ostica ed in un ottimo momento della sua storia calcistica. Il buon
Osvaldo Bagnoli caricò però l’ambiente nel modo giusto ed il Genoa chiuse la
pratica orobica nella prima frazione di gioco. Il Genoa giocò con: Braglia,
Torrente, Branco, Eranio, Caricola, Signorini, Ruotolo, Bortolazzi, Aguilera,
Skuhravy e Onorati. Frosio per l’Atalanta rispondeva con: Ferron, Contratto,
Pasciullo, Porrini, Bigliardi, Progna, Bordin, Bonacina, Evair, Nicolini e
Caniggia. Arbitro: Guidi di Bologna.
Il
mattatore di giornata fu prorpio uno dei pupilli del Mago della Bovisa, quel
Roberto Onorati, persino bistrattato da qualche suo predecessore, ma che si
rivelò una pedina fondamentale per quel Genoa di formato europeo. Vice di
Antognoni e Baggio nella sua militanza viola, Onorati era dotato di un gran
piede, ma anche di un tiro dalla distanza, capace di condannare anche i
migliori portieri tra i pali. La sua prodezza personale di quel lunedì
pomeriggio, però, andò oltre. Progressione in dribling sull’out mancino, supera
in slalom due, tre avversari e quindi tiro a girare con il destro sul palo
lungo, che batte inesorabilmente l’estremo difensore bergamasco. E’ una
prodezza che rimane nel cuore dei genoani. La grande giornata dei Grifoni viene
poi completata da Tomas Skuhravy, che di prepotenza ed astuzia sigla un gran
gol dopo la mezz’ora del primo tempo, su un lancio impeccabile del solito
Bortolazzi. Il Genoa sale al 6° posto in calssifica, con 17 punti ed in
coabitazione del Torino.
Speriamo che sia di buon auspicio !
RispondiEliminaSempre forza Genoa !!!
Chicco