Esultanza di Figueroa contro il Flamengo |
Il suo
passaggio da Genova, sponda rossoblù, era stato fin troppo fugace, come del
resto altre esperienze nella sua carriera agonistica. Il sussulto più brillante del resto lo avevo avuto nel 2003, ergendosi a capocannoniere del Clausura argentino del 2003 con la maglia del Rosario Central e con 17 pesantissimi gol. Nell'ultima giornata il Rosario aveva buscato pesantemente in casa dal Boca Juniors, che volava verso al vittoria del campionato, mentre Figueroa d'altro canto riusciva ad essere il tiratore scelto del torneo. Tra il 2006 ed il 2008, comunque, il buon Figueroa aveva realizzato 3 gol con la maglia del Genoa, mentre aveva lasciato un segno
quasi di striscio anche con il Birmingham City, il Villareal ed il Cruz Azul.
Tuttavia, Lucho Figueroa, argentino di Rosario, visse successivamente agli exploits con la maglia del Central la sua gloria
nella notte sempre caliente di
Guayaquil, all’Estadio George Capwell, casa dell’Emelec, gli electricos per intenderci, la squadra della compagnia elettrica. Avversario
eterno del Barcelona di Guayaquil e spesso alla ricerca , ma con poca fortuna
della gloria internazionale.
Ronaldinho nella morsa di Guayaquil |
L’avversario per l’occasione era nientemeno
che il Flamengo guidato da Ronaldinho, che dopo la gloria europea, cercava
successi e consensi importanti anche in Sud America. Era la Copa Libertadores
del 2012 ed il Flamengo si portò avanti quasi subito in quella partita con una
incursione fortunata di Leo Moura al 7’, che trovò il fondo della rete,
sfruttando anche una malaugurata deviazione di un difensore. Gol che sembrava
spianare una serata piacevole e quantomeno in discesa per i brasiliani.
Figueroa, tuttavia, con una giocata aerea degna di nota però impattò una prima
volta, accendendo gli entusiasmi del Capwell. Un pareggio momentaneo in quanto
Deivid, altro bomber brasiliano prestigioso, sull’altro fronte siglò il gol di
un nuovo vantaggio, prima dello scadere del primo tempo. E questa volta le
sorti della partita parevano incanalarsi ancora verso le fortune del Flamengo.
Ma Figueroa andò ancora ad impattare e per giunta nuovamente con un pregevole
colpo di testa. Ad ogni modo, gli ecuadoregni non si accontentarono nemmeno del
pareggio e a pochi minuti dal termine Fernando Gaibor dagli undici metri regalò
all’Emelec una vittoria di grande prestigio. Il Flamengo all’interno di quel
girone aveva vinto la gara di andata di misura, con gol di Vagner Love. Ma
anche quella vittoria servì a poco, come la stessa vittoria nell’ultima partita
netta per 3-0 ai danni del Lanus. Con una grande prova esterna infatti l’Emelec
andò a vincere per 3-2 in casa dell’Olimpia Asuncion e guadagnando il secondo
posto, utile, insieme al Luns per approdare alla fase successiva. Ad Asuncion
il gol decisivo portava la firma di Josè Luìs Quinonez addirittura al 94’. Fu
quella una pagina epica per la storia gloriosa dell’Emelec.
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