di Vincenzo Paliotto
Ho provato decisamente emozione a
ripercorrere le tappe della carriera e soprattutto i gol di John Aldridge, eroe
non dimenticato del Liverpool e della nazionale irlandese, in particolare
perché si trascinava dietro racconti piacevolissimi del calcio degli Anni
Ottanta e Novanta. Giovanni Fasani e Matteo Maggio sono due blogger di notevole
spessore che da tempo si divertono a scrivere racconti di calcio. Racconti
dettagliati, belli, che hanno approfondito vari temi con lo spirito degli
intenditori. E finalmente questi loro racconti dettagliati e molto documentati
sono diventati una realtà, un vero libro edito da Urbone Publishing. Alla faccia del calcio è il titolo del
loro volume di 140 pagine che raccoglie 20 racconti provenienti dal calcio
degli Anni 80 e 90, un calcio che tanto piaceva e piace a tutti noi. Maggio e
Fasani hanno il merito di sviscerare storie belle e straordinarie, spesso
immeritatamente dimenticate nelle pagine degli almanacchi e degli annuari della
storia del calcio, ma che indirettamente ci fanno riflettere anche sul calcio
di oggi.
Da
Alex Ferguson al magico Gonzalez.
Si parte con il Vecchio Continente, rispolverando Alex Ferguson alla guida del
miracoloso Aberdeen, ma anche con il sovietico Alexander Mostovoi, il bulgaro
Kostadinov, Robert Prosinecki ed il meraviglioso John Aldridge, un irlandese
goleador con il Liverpool e che fu anche il primo straniero ad andare a giocare
a San Sebastian in Spagna con la maglia della Real Sociedad, che aveva scelto
al via autarchica come l’Athletic Bilbao.
Il viaggio poi prosegue attraverso le Americhe con el magico Gonzalez, mirabolante calciatore salvadoregno, che fece
miracoli calcistici a Cadice e che portò l’El Salvador ai Mondiali del 1982 in
Spagna. Poi ci sono anche Branco ed Ardiles e un ritratto inedito del Canada che
andò ai Mondiali del Messico nel 1986, una nazionale che clamorosamente non
poteva attingere risorse umane neanche da un campionato nazionale vero e
proprio.
Un
altro Zidane. Ad
ogni modo, probabilmente la parte più succosa ed inedita del libro rimanda alle
pagine dedicate al calcio africano, asiatico e dell’Oceania, rispolverando
icone mitiche di un calcio rivelazione che per la prima volta si avvicinava al
grande calcio. Insomma proviamo a rivisitare e rileggere le gesta di Steve Summer,
il capitano della Nuova Zelanda in Spagna ’82, oppure il primo “samurai” del
calcio europeo e per finire con gli eroi africani di Zambia, Algeria e Camerun.
Proprio della nazionale algerina gli autori esaltano le prestazioni della
squadra che nel 1982 battè ai Mondiali la Germania Ovest, anche grazie alla
forza e alla sagacia tecnica di Djemal Zidane, uno che con un cognome così non
ebbe le stesse fortune economiche di Zinedine Zidane, ma che a suo modo firmò
una delle più grandi imprese del calcio mondiale.
Alla faccia del calcio vi piacerà per la
sua originalità e per la tenerezza con cui i suoi autori vi riporteranno
all’interno di un calcio che purtroppo non c’è più, ma che rimane pur bello da
rileggere e se possibile da rivivere. Affascinante anche la copertina
realizzata da Stefano De Marchi
Fasani-Maggio, Alla faccia del calcio, 138 pp. 12,00 euro, Urbone Publishing
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