mercoledì 10 febbraio 2016

Alla faccia del calcio


di Vincenzo Paliotto

Ho provato decisamente emozione a ripercorrere le tappe della carriera e soprattutto i gol di John Aldridge, eroe non dimenticato del Liverpool e della nazionale irlandese, in particolare perché si trascinava dietro racconti piacevolissimi del calcio degli Anni Ottanta e Novanta. Giovanni Fasani e Matteo Maggio sono due blogger di notevole spessore che da tempo si divertono a scrivere racconti di calcio. Racconti dettagliati, belli, che hanno approfondito vari temi con lo spirito degli intenditori. E finalmente questi loro racconti dettagliati e molto documentati sono diventati una realtà, un vero libro edito da Urbone Publishing. Alla faccia del calcio è il titolo del loro volume di 140 pagine che raccoglie 20 racconti provenienti dal calcio degli Anni 80 e 90, un calcio che tanto piaceva e piace a tutti noi. Maggio e Fasani hanno il merito di sviscerare storie belle e straordinarie, spesso immeritatamente dimenticate nelle pagine degli almanacchi e degli annuari della storia del calcio, ma che indirettamente ci fanno riflettere anche sul calcio di oggi.

Da Alex Ferguson al magico Gonzalez. Si parte con il Vecchio Continente, rispolverando Alex Ferguson alla guida del miracoloso Aberdeen, ma anche con il sovietico Alexander Mostovoi, il bulgaro Kostadinov, Robert Prosinecki ed il meraviglioso John Aldridge, un irlandese goleador con il Liverpool e che fu anche il primo straniero ad andare a giocare a San Sebastian in Spagna con la maglia della Real Sociedad, che aveva scelto al via autarchica come l’Athletic Bilbao.  Il viaggio poi prosegue attraverso le Americhe con el magico Gonzalez, mirabolante calciatore salvadoregno, che fece miracoli calcistici a Cadice e che portò l’El Salvador ai Mondiali del 1982 in Spagna. Poi ci sono anche Branco ed  Ardiles e un ritratto inedito del Canada che andò ai Mondiali del Messico nel 1986, una nazionale che clamorosamente non poteva attingere risorse umane neanche da un campionato nazionale vero e proprio.

Un altro Zidane. Ad ogni modo, probabilmente la parte più succosa ed inedita del libro rimanda alle pagine dedicate al calcio africano, asiatico e dell’Oceania, rispolverando icone mitiche di un calcio rivelazione che per la prima volta si avvicinava al grande calcio. Insomma proviamo a rivisitare e rileggere le gesta di Steve Summer, il capitano della Nuova Zelanda in Spagna ’82, oppure il primo “samurai” del calcio europeo e per finire con gli eroi africani di Zambia, Algeria e Camerun. Proprio della nazionale algerina gli autori esaltano le prestazioni della squadra che nel 1982 battè ai Mondiali la Germania Ovest, anche grazie alla forza e alla sagacia tecnica di Djemal Zidane, uno che con un cognome così non ebbe le stesse fortune economiche di Zinedine Zidane, ma che a suo modo firmò una delle più grandi imprese del calcio mondiale.

 Alla faccia del calcio vi piacerà per la sua originalità e per la tenerezza con cui i suoi autori vi riporteranno all’interno di un calcio che purtroppo non c’è più, ma che rimane pur bello da rileggere e se possibile da rivivere. Affascinante anche la copertina realizzata da Stefano De Marchi


Fasani-Maggio, Alla faccia del calcio, 138 pp. 12,00 euro, Urbone Publishing

 

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