sabato 14 febbraio 2015

I giorni del Grifone: prodezza di Nicola Caccia


di Vincenzo Paliotto (I giorni del Grifone, rubrica di amarcord dedicata al club più antico d’Italia)

 Fu una stagione di transizione a tutti gli effetti quelli del Genoa in edizione 2003/2004. La Federcalcio e le istituzioni avevano ripescato a tavolino il Grifone condannato alla terza serie, ma l’occasione era stato poco sfrutatta dai rossoblu, affidatisi in panchina a Roberto Donadoni, campionissimo del Milan di Sacchi, ma con tante difficoltà una volta arrivato in panhcina. La sua esperienza ligure in effetti durò quattro partite, prima della sua dipartita in favore del “Sasso di Matera” Luigi De Canio, che pure raggiunse una salvezza faticosa, nonostante un organico ben assortito strada facendo dal Presidente Preziosi. A gennaio, infatti, a Genova approdo Diego Milito direttamente dal Rcing Avellaneda, dove aveva segnato gol importante. Milito esordì nel pareggio interno contro l’Ascoli al Ferraris. I rossoblu non erano andati oltre l’1-1 contro i bianconeri marchigiani.

 Ad ogni modo, una delle partite più belle della stagione si registrò nella gara interna contro il Verona, altra delusa del campionato del 23 marzo del 2004. I rossoblu si imposero per 4-1, grazie ai gol dell’intramontabile Marco Rossi, vero trascinatore, Foglio, lo stesso Milito ed un incredibile rete in rovesciata di Nicola Caccia, napoletano che visse la sua gloria sotto al Lanterna. In effetti la prodezza di Milito esaltò il Ferraris, ma in quel pomeriggio il vero fuoriclasse fu prorpio Nicola Caccia, capace di deliziare il suo pubblico con tre colpi di tacco a partita, dispensare assist ed essere soprattutto autore di gol pregevoli. Infatti, piegò la resistenza della difesa degli scaligeri con una rovesciata volante strappa applausi. Soltanto a tempo scaduto il rumeno Mihalcea accorciò le distanze per gli ospiti veneti.

 
genoani in trasferta a Treviso
Nicola Caccia è nato a Castello di Cisterna il 10 aprile del 1970 e dopo aver speso una carriera con le maglie di Empoli, Bari, Modena, Napoli, Piacenza, Ancona, Atalanta e Como, nel 2003 si è accasato al Genoa, con cui ha chiuso la carriera nel 2006 in Serie C1. Avrebbe giocato con i colori del Grifone in qualsiasi categoria per sua stessa ammissione. Il Ferraris si è esaltato e non poco per i suoi colpi geniali. Nel suo paese natale, chiusa la carriera, ha dato vita ad una delle scuole calcio più floride di tutta la Campania, a  detta di qualcuno il vero Sud America d’Italia.

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