mercoledì 9 gennaio 2019

Iran-Iraq, la rivalità oltre il calcio

di Vincenzo Paliotto
 Un tempo la chiamavano Friendship Cup, ovvero Coppa dell’Amicizia, ed i rapporti diplomatici e di buon vicinato tra Iran ed Iraq erano ottimali. Anzi nella Friendship Cup del 1969 celebrarono quella che era la loro via di contatto verso i paesi dell’est Europa, garantita dalla presenza dello Spartak Mosca, che poi vinse il quel torneo, quindi dai turchi del Mersin Yurdu e dal Pakistan. Le due squadre si erano affrontate per la prima volta nel 1962, peraltro con una vittoria irachena, abbastanza sporadica nella storia e soprattutto in quegli anni. L’Iran, infatti, lungo l’arco degli Anni Settanta dominò le sorti di quella sfida, imponendosi in tutte o quasi gli incontri più importanti nel corso dell’Asian Cup, delle qualificazioni alla Coppa del Mondo e nelle qualificazioni ai Giochi Olimpici. Le vittorie spesso risultavano schiaccianti.
 Ma la supremazia calcistica dell’Iran non costituiva certo una novità per quegli anni. L’Iran del resto vinse per tre edizioni consecutive la Asian Cup tra il 1968 ed il 1976 e partecipò anche alla Coppa del Mondo del 1978, come prima volta nella sua storia calcistica. Nella Asian Cup di Bangkog del 1972 l’Iran si impose con un largo 3-0, con tre reti di Hossein Kalani, bandiera del Persepolis Teheran. Nei Giochi Asiatici di due anni dopo invece la contesa fu risolta da Rowshan, che andò in gol anche nel 2-0 dell’Asian Cup del 1976. Hassan Rowshan, che invece militava nel Taj e che poi avrebbe realizzato un gol anche nella Coppa del Mondo del 1978 in Argentina contro la Scozia. L’Iraq riuscì a strappare soltanto un pareggio nel 1974 nelle qualificazioni per l’Olimpiadi di Montreal.
Ahmed Radhi
 La rivincita irachena arrivò molti anni più tardi. Soltanto nel 1993 in campo neutro a Doha in una partita di qualificazione ai Mondiali. Segnò Amed Radhi, uno che doveva andare  a giocare nel Nacional Montevideo, ma che Uday Hussein tenne vincolato a Baghdad e al suo Al Rasheed (squadra fondata e portata alla gloria dallo stesso figlio del dittatore iracheno), quindi pareggiò Ali Daei e poi punto decisivo di Kadim. Risultato analogo anche nell’altra partita di Dubai nel quadro dell’Asian Cup a dicembre del 1993, ancora con un successo iracheno per 2-1. Dopo il 1976, le due nazionali non si erano più affrontate. L’esplosione di un sanguinoso e lungo conflitto bellico tra i due paesi tenne lontano qualsiasi tipo di contatto tra il 1980 ed il 1988. Teheran e Baghdad divennero delle pedine fondamentali nello scacchiere internazionale di quegli anni ed attraverso la loro questione di confine e di supremazia territoriale si annodavano le alleanze e le rivalità più cruenti del mondo intero.
 Le due squadre tornarono ad affrontarsi soltanto il 5 novembre del 1989 a Kuwait City nella Peace Cup in una partita terminata 0-0, ma quel confronto Iran-Iraq anche nel calcio non sarebbe mai più stata una partita come le altre.
 
Ali Daei
L’Iran comunque tornò al successo nel 2000 nel quadro dell’Asian Cup in Libano ed ancora una volta la vittoria fu propiziata da Ali Daei, bomber che con 4 reti detiene il record si segnature in questo derby. Daei che in nazionale iraniana ha segnato ben 109 gol e che ha militato in Germania con Arminia Bielefeld, Bayern Monaco ed Hertha Berlino. Un vero mito nazionale. Nella gara di qualificazioni ai Mondiali del 2002 l’Iran anche andò a vincere per 2-1 in Iraq, ancora con un punto decisivo di Daei a sette minuti dal termine. L’Iran tornò a giocare in quell’occasione una gara a Baghdad dopo ben 37 anni. Nella gara di ritorno a Teheran l’Iran vinse ancora 2-1, con gol decisivo di Karimi, e la partita si giocò dinanzi a ben 100.000 spettatori nell’immensità dell’Azadi.

 Ad ogni modo, in 27 match l’Iraq ha vinto soltanto 5 volte e l’ultima della serie nell’Asian Cup del 2015 a Canberra. Un successo arrivato peraltro dopo un pirotecnico pareggio per 3-3, ma in rimonta e dagli undici metri. Fu ritenuto un grave smacco quello per la nazionale guidata dal lusitano Carlos Queiroz, per un Iran accreditato di maggior livello tecnico ed organizzativo. Anche se c’è da ricordare che l’Iran, nonostante sia stato presente alla fase finale della Coppa del Mondo, non vince l’Asian Cup dal 1976, successo invece nel 2007 per l’Iraq (gol decisivo di Younes Mahmoud nella finale contro l’Arabia Saudita) e quindi di gran lunga più recente. Ed anche questo si rivela come un ulteriore motivo di grane rivalità tra i due paesi. Anche se in questo caso la vera rivalità per forza di cose risale ad un conflitto bellico che nessuno ha mai dimenticato e che mai dimenticherà per i tanti morti e per le tante atrocità.

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