giovedì 4 agosto 2016

English football kits, quando si parla e non si sbaglia di tradizione

di Vincenzo Paliotto
Millwall
 Non è probabile che in qualche altro paese di cultura calcistica si possa trovare un attaccamento così radicato alla tradizione come nel calcio inglese. Nonostante le difficoltà tecniche di turno, non a caso la nazionale inglese è stato eliminata dagli Europei in maniera più che deludente dall’Islanda, e in alcuni casi di quelle economiche, il calcio inglese continua a preservare un fascino inarrivabile soprattutto per l’effetto radicato della tradizioni e del peso della storia che vantano nel gioco più bello del mondo. Passando in rassegna le nuove divise dei vari club in vista dell’imminente inizio della stagione agonistica l’effetto della tradizione è ancora più forte e presente.
Millwall. Il Millwall ad esempio, per la verità anche altri club lo hanno fatto, ha riservato un vero e proprio concorso tra i suoi supporters per scegliere in questo caso il kit da adottare in trasferta. Il concorso è stato vinto dalla sfegatata fan Kathryn Gale, che ha proposto una divisa in cui si esalta il giallo. Nella prima divisa, invece, i lions sono ritornati ad un tradizionale kit a strisce verticali per rievocare la famosa stagione del 1966, in cui il Millwall conservò l’imbattibilità casalinga per 59 lunghe partite. Un primato importante per il club londinese, seguito da una delle tifoserie più turbolente del panorama britannico, ma senza grossi trofei in bacheca. 
 Ma in League One anche il Chesterfield festeggerà il suo 150esimo anniversario con una casacca speciale nel 2017. Una storia affascinante, culminata con la semifinale di FA Cup nel 1997 e persa nel replay contro il Middlesborough, dopo non poche recriminazioni. 
 Mentre nella stessa divisione anche la società dell’Oxford United ha contattato i propri tifosi sui social media per capire se gradissero o meno le strisce verticali blu su fondo giallo della prima maglia, dopo averle adottate nella finale persa contro il Barnsley in Football League Cup.
Barnet ed FA Amateur Cup. Il peso della tradizione ha avuto poi effetto anche per il piccolo ma prestigioso club londinese del Barnet, iscritto alla League Two, che ha riproposto una divisa (la quarta in catalogo) che riportava alla mente la strepitosa vittoria ottenuta nella FA Amateur Cup del 1946, l’unica nella storia del club. Peraltro ottenuto con uno storico e straordinario 3-2 ai danni del Bishop Auckland.
L’Exeter City in Brasile. Bella l’iniziativa anche di un altro club della League Two, l’Exeter City che come terza divisa ha adottato un kit quasi identico a quello dei brasiliani della Fluminense in memoria di una gara amichevole giocata nel 1914 dal club inglese a Rio de Janeiro. 
 Nella stessa League Two anche il retrocesso Doncaster Rovers ha pensato ad un concorso tra i propri tifosi per disegnare la maglia della prossima stagione ed il vincitore ha un nome particolare in Louis Tomlinson, cantante degli One Direction.
L’Huddersfield Town e la World Cup del ’66. Ma anche in Championship il peso della storia è determinante e straordinario come per l’Huddersfield Town (il club che un tempo fu di Mister Herbert Chapman), che come terza divisa ha adottato una maglia rossa con pantaloncini bianchi per celebrare il 50esimo anniversario della vittoria in Coppa del Mondo dell’Inghilterra, riproponendo appunto la divisa o quasi dell’epoca. Maglia indossata anche da Ray Wilson, gloria dell’Huddersfield, che quella Coppa la vinse indossando la maglia della nazionale inglese. Un riconoscimento ad uno dei giocatori più importanti nella storia del club.

West Ham 1896
West Ham d’acciaio. In Premier League la maglia con ricorrenza storica più bella l’ha pensata il West Ham United, sciorinando una terza divisa di grande impatto, rispolverando addirittura i colori del Thames Ironwork del 1896, progenitore ed originale denominazione del club attuale. Questa maglia sarà usata nella gara inaugurale all’Olympic Stadium contro la Juventus e nelle partite di FA Cup. Ricorda in maniera particolare gli operai che lavoravano nelle acciaierie che diedero origine alla squadra. L'Olympic Stadium ha già ospitato in verità una gara degli hammers, quella vinta in Europa League contro gli sloveni del Domzale, ma contro la Juventus ovviamente sarà un'altra cosa.





Emozionante Barnsley. I supporters del Barnsley invece si sono
mossi in altra suggestiva direzione, andando fino al cimitero di Highgate a Londra per rendere omaggio alla tomba di Rev Preddy, che ebbe la fantastica idea di fondare il club biancorosso, vincitore nel 1912 di una fantastica FA Cup, ottenuta pur giocando in seconda divisione.

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