di Vincenzo Paliotto
Andrea Ferreri, studioso di culture e
controculture giovanili, ha scritto per conto dell’editore leccese Bepress un libro dal
titolo decisamente antropologico ed affascinante A sud di Maradona, che ha il pregio di ripercorrere una delle favole
più belle del calcio italiano scritte e vissute tra gli Anni Ottanta e Novanta.
I decenni in cui peraltro la nostra economia nazionale sembrava prosperare, o
almeno così era nelle intenzioni, e che di controriflesso vedeva l’esaltazione
anche dello stesso calcio italiano, che accoglieva i migliori giocatori del
mondo nella dorata Serie A.
Il
viaggio calcistico di Ferreri e del suo libro si incentra praticamente sulle
vicende del Lecce, che a metà degli Anni Ottanta, precisamente nell’estate del
1985, conquista per la prima volta il palcoscenico della Serie A, dopo tanta
gavetta in Serie C e tra i cadetti, e che vede comparire in organico anche i
suoi primi due stranieri in tanta storia calcistica. Il Lecce è stato infatti
fondato nel 1908. Due stranieri peraltro dal pedigree importante, come Carlos
Alberto Barbas e Pedro Pasculli, che oltre ad essere argentini vantano un
biglietto da visita insuperabile, come quello di essere amici e quasi
prediletti di un certo Diego Armando Maradona, il vero ed unico incontrastato
Re del calcio. Barbas e Pasculli diventano due miti della Lecce calcistica e di
tutto il Salento, tanto è vero che ancora oggi quando a Lecce un calciatore
giallorosso tira una gran punizione lo si paragona senza mezzi termini a
Barbas. Ovviamente poi i protagonisti diventano anche altri e sono di un
prestigio assoluto, come Checco Moriero, Garzya, Carletto Mazzone e tanti altri
ancora, passando dal clamoroso successo del Lecce all’Olimpico di Roma sulla
Roma per 3-2, (successo che porta lo Scudetto alla Juventus), quindi alla
susseguente retrocessione e poi al nuovo e definitivo ritorno in Serie A. Le
pagine del volume si arricchiscono di aneddoti e di nomi che hanno costellato i
momenti migliori del calcio italiano di quegli anni.
Tuttavia, il libro di Ferreri si impreziosisce
pagina dopo pagina di contenuti importanti, con le parole dei diretti
interessati e dei protagonisti dell’epoca, a cominciare da Beto Barbas. Ferreri
vola fino in Argentina per intervistare il centrocampista, che l’allenatore
italiano Enzo Ferrari consigliò al DS Cataldo, dopo averlo avuto alle sue dipendenze
dell’esperienza spagnola alla Real Saragozza. Il viaggio argentino poi prosegue
con l’incontro dello stesso Pasculli. Oltretutto nell’estate del 1986 il Lecce
scopre di avere nelle sua fila due campioni del mondo autentici. Barbas e
Pasculli, infatti, partecipano con Maradona alla conquista del Mundial nel 1986
in Messico.
Ma
c’è una storia nella storia che tuttavia emerge in questo godibile libro di
Ferreri ed è la storia dello sviluppo e della crescita stessa del Salento, che
esplode meravigliosamente insieme al suo Lecce. Qui la storia sociale, politica
ed economica si confonde meravigliosamente con quella del calcio.
Andrea Ferreri, A sud di Maradona, Edizioni Bepress, 170 pp, 13,00 euro
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