mercoledì 18 giugno 2014

FIFAWorldCup2014: Ochoa e i suoi più o meno illustri predecessori


 I primi giorni della Coppa del Mondo che si stanno giocando in Brasile rappresentano senza ombra di dubbio una rassegna iridata molto equilibrata nei valori tecnici e per i verdetti del campo. Al di là di qualche sporadica eccezione, l’equilibrio regna ed anche le squadre maggiormente accreditate faticano ad avere ragione di avversari sulla carta palesemente più deboli. Certo ha fatto sensazione il pareggio imposto dal Messico ai padroni di casa del brasiliani, anche se è storicamente cronica la difficoltà degli auriverdi ad imporsi alla squadra centroamericana. Ad ogni modo, il prezioso pareggio ad occhiali strappato dai tricolores porta la firma soprattutto di un estremo difensore, per ironia della sorte, attualmente disoccupato. Il classe ’85 Guillermo Ochoa è rimasto, infatti, disoccupato dopo l’infelice esperienza con i francesi della Ajaccio, con cui al termine dell’ultima stagione è retrocesso sul campo. Ochoa va a rinverdire il particolare rapporto dei guardameta messicani con la Coppa del Mondo. La parata che Ochoa ha effettuato al 27’ del primo tempo sul colpo di testa di Neymar passerà alla storia come una delle più belle parate nella storia della Coppa del Mondo. Poi con altri interventi ha scongiurato la via del gol anche a Paulinho e poi a Thiago Silva.

 Nel 1930 fu proprio un messicano, tal Bonfiglio, ad incassare il primo gol ad un Mondiale di calcio ad opera del francese Laurent, detenendo in tal caso un triste record. Ma un primato ben più importante finì per ottenere per lungo tempo un altro portiere: Antonio Carvajal fu il primo al mondo infatti ad essere presente in ben cinque edizioni del Mondiale. Il portiere del Leòn giocò la sua ultima partita iridata nel ’66, venendo poi raggiunto in questa speciale classifica soltanto nel 1998 da Lothar Mattahus. Nel 1978, invece, Soto e Reyes si alternarono a prendere caterve di reti per mano di Tunisia, Polonia e Germania Ovest, che battè il Messico addirittura per 6-0. Pablo Larios Iwasaki, portiere del Cruz Azul con origini nipponiche, invece, nel 1986, dopo ottime prestazioni, non riuscì ad evitare alla sua squadra l’eliminazione ai calci di rigore per mano proprio dei tedeschi. Il Messico arrivò meritatamente ai quarti, sfiorando una grande impresa.  Anche in questo caso le prodezze di Ochoa, il portiere senza squadra, potrebbero risultare decisive per un grande risultato dei messicani, in una Coppa del Mondo in cui non mancheranno le sorprese.

3 commenti:

  1. Ciao Vincenzo,
    la parata di Ochoa sul colpo di testa di Neymar a me ha ricordato quella del grande Gordon Banks sull'immenso Pelé, ai Mondiali di Messico '70.
    Saluti, Chicco

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    1. Ciao Chicco,
      giustissima osservazione: le parte di Ochoa e Banks in questo caso sono praticamente uguali.
      Grazie per il commento come sempre puntuale e a presto.

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  2. Ciao Chicco, giustissima osservazione. Le parate di Ochoa e Banks in questo caso sono veramente uguali.
    Grazie per il commento come sempre puntuale e a presto,
    Vincenzo

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