Simone Tiribocchi |
Per fortuna del Milan il Bentegodi in versione
Chievo non è così amaro come quando i rossoneri invece affrontano nello stesso
impianto i più blasonati cugini dell’Hellas Verona. Gli scaligeri dell’Hellas,
infatti, sono stati nella storia talmente indigesti per il Milan tanto da
creare una terribile definizione, la “Fatal Verona” appunto, che nel 1973 e nel
1990 decretò la perdita di ben due Scudetti quasi certi in favore dei
meneghini. Nei confronti con il Chievo al Bentegodi, invece, il Milan ha avuto
vita quasi sempre più facile, anche se una delle poche sconfitte ebbe un peso
di non poco conto per la squadra cara B. ed adesso a Barbara B.
Il 3 dicembre del 2005, infatti, il Milan
cadde di fronte al Chievo a Verona in un match cruciale per le sorti del
campionato. Si giocava nell’anticipo del sabato ed il Milan di Ancelotti passò
in vantaggio al 22’, grazie ad una sortita offensiva del difensore georgiano
Kakha Kaladze. Ma il volitivo Chievo di Pillon non si perse senza dubbio d’animo
ed al tramonto del primo tempo trovò il pareggio con il suo scudiero per
eccellenza, cioè Sergio Pellissier, uno dei pochi valdostani ad aver giocato in
Serie A. Tuttavia, il gol decisivo arrivò ad opera di Simone Tiribocchi, detto
Tir, all’82’, quando aveva rilevato da un paio di minuti il brasiliano Amauri.
Il Milan perse malamente, mentre la Juve vincendo a Firenze si portava a ben
più 8 in classifica. Un’altra Fatal Verona.
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