venerdì 10 febbraio 2012

Apoel Nicosia: tra derby, calcio e politica

di Vincenzo Paliotto (tratto da Fan's Magazine n. 252)



Gli ultras dell'Apoel Nicosia
 Gli ormai prossimi ottavi di Champions League offrono lo spunto per puntare l’attenzione anche sul calcio cipriota, che si esalta per la prima volta attraverso le imprese dell’Apoel Nicosia, che affronterà il Lyon. Anche sull’isola si sta espandendo un fenomeno calcistico ed ultras interessante, con i suoi derby e le sue rivalità, probabilmente per certi versi anche originali e particolari.

 Il calcio nell’assolata e quasi sempre politicamente contesa isola di Cipro, nel cuore del Mediterraneo, non vanta certamente una tradizione di altissimo livello, considerate del resto anche le contenute dimensioni di questa nazione, ma gli sforzi economici e tecnici stanno ripagando la passione dei tifosi. Negli ultimi anni a Nicosia e dintorni il calcio ha iniziato a prendere quota in maniera concreta e decisa, con exploit sia da parte dei maggiori club ciprioti che della stessa nazionale. In ogni caso a Cipro il calcio è uno sport molto seguito. Nella capitale Nicosia si gioca il maggior derby dell’isola tra le due formazioni che vantano i palmarès più ricchi di trofei e di storia. Anzi a Nicosia si gioca un vero e proprio derby ad alta connotazione politica, proprio come del resto confermano le origini sociali sia dell’Apoel che dell’Omonia. L’Apoel, infatti, nacque nel 1926 come club che raggruppava e rappresentava la forte presenza dei greci a Cipro. Scelse i colori giallo-blù (non a caso il blu simboleggia la Grecia ed il giallo il bizantino) e si appoggiava ad idee politiche decisamente di destra. Il suo dominio risultò abbastanza incontrastato fino alla fondazione dell’Omonia nel 1948, che nacque proprio per un dissidio più politico che sportivo in seno ai componenti dell’Apoel. Infatti, la dirigenza dell’Apoel, contravvenendo a quanto sottoscritto nello statuto del club che non gli permetteva di coinvolgersi negli avvenimenti politici, impostò una direttiva di comunicazione e di intenti sulla base della SEGAS, un’organizzazione greca di destra, che ovviamente fu apertamente criticata da una parte degli associati del club. Alcuni di questi scelsero di cambiare aria, altri furono invitati a farsi da parte. In tutta risposta nacque quindi l’Omonia, che adottò i colori sociali bianco e verdi e scelse come simbolo societario il trifoglio.


 Ad ogni modo, il maggior gruppo ultras al seguito dell’Apoel è il PAN.SY.FI., fondato nel 1979, e nel cui rispetto la dirigenza della società ha ritirato proprio la maglia numero 79. La sua tifoseria nasce come estrazione di destra, anche se negli ultimi tempi la politica rispecchia un interesse di secondo piano nei gusti dei tifosi. Significativo nel corso delle ultime elezioni politiche uno slogan lanciato dagli ultras gialloblu: “My (political) Party is Apoel” (il mio partito politico è quello dell’Apoel”. Rispetto ai colori sociali gialloblu, la tifoseria ha scelto di adottare anche l’arancione come suo effetto cromatico. Questa decisione fu presa all’unanimità nel corso di una partita europea contro l’AEK Atene nel ’92. L’Apoel ha vinto 21 scudetti e 19 coppe nazionali, ma conta nella sua storia soprattutto il raggiungimento degli ottavi di finale di Champions nel 2012. Nel 2010 la sua avventura europea si era fermata ai gironi di Champions e nella stessa competizione in occasione della trasferta in casa del Chelsea i sostenitori dell’Apoel erano in 6.000, record per il calcio cipriota per quanto riguarda una tifoseria in trasferta. Del resto i gialloblu registrano la media spettatori in campionato e nelle coppe più alta del paese.

 Nonostante tutto il prestigio internazionale dell’Apoel, l’Omonia è ancora la squadra più amata dell’isola con il 34% nelle preferenze dei tifosi. I biancoverdi hanno vinto 20 volte lo scudetto ed in 12 occasioni la coppa nazionale, ma non godono degli exploit europei raccolti dai cugini. Un suo calciatore, Sotiris Kajafas, nel ’76 vinse la Scarpa d’Oro come miglior bomber d’Europa, una consolazione però magra in effetti. Il gruppo di tifosi più numeroso al seguito dell’Omonia è il Gate 9. La sua tifoseria da sempre comunque si schiera a sinistra, abbraccia soprattutto la working-class del paese ed anche allo stadio sventolano molte bandiere del Che, ma  anche il vessillo dello stesso stato cipriota.

 In ogni caso il derby calcistico, con appendici anche nel basket e nella pallavolo, di Nicosia tra Apoel ed Omonia è una cosa seria. Con le sue affluenze di pubblico e coreografie importanti. L’Omonia vuole scalzare la leadership del momento dei cugini, ma sarà alquanto dura. Omonia ed Apoel oltretutto si dividono lo stesso stadio,  il GSP Tsirion, capace di 22.000 posti ed inaugurato nel 2000.  A Nicosia, ad ogni modo, trova spazio anche l’Olympiakos, nato nel ’31, seguito da quella parte della città che vive dentro le antiche mura veneziane. Tre volte campione nazionale, ha sempre sofferto dello strapotere delle due blasonate cugine. I suoi colori sociali sono il verde ed il nero. Ma per il momento non insidia il dualismo imposto dalle cugine.

 Il calcio a Cipro, comunque, cresce in ogni angolo dell’isola. Anche a Larnaca è nato un dualismo interessante e sentito tra l’Anorthosis, squadra 13 volte campione nazionale, e l’AEK, fondato nel 1994 dalla fusione tra l’EPA ed il Pezoporikos, che nel 2011/12 si è qualificato per i gironi di Europa League. L’Anorthosis, infatti, fu fondato a Famagusta nel 1911 ma costretto a trasferirsi a Larnaca dopo l’invasione turca del ‘74. E’ stata nella stagione del 2008/2009 la prima squadra cipriota a qualificarsi per i gironi della Champions League. Nella sua nuova sede ha anche costruito uno stadio tutto suo l’Antonis Papadopoulos, intitolato appunto ad un valoroso combattente dell’EOKA, un’organizzazione militare greco-cipriota. L’AEK, invece, gioca nel suo GSZ Stadion, capace di più di 10.000 posti e costruito nel 1986. L’altra squadra di Larnaca l’Alki ha giocato e disputa attualmente il campionato di massima divisione senza eccessivi sussulti. Mentre a Limassol si contendono la leadership l’Aris, l’Apollon e l’AEL. Cipro è un’isola da scoprire non soltanto dal punto di vista delle bellezze naturali, ma anche per la sua passione calcistica.

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