giovedì 31 maggio 2012

Viaggio tra le imbattute d’Italia e non solo. 1° puntata: Pro Vercelli, Genoa e Fiorentina


Genoa 1923
Nel 1907 in Italia c’è una squadra così forte che per lei la Federazione inventa le promozioni dalla Seconda Categoria alla Prima. Una squadra così forte che onora questa sua promozione nel massimo campionato vincendo cinque scudetti in sei anni e chiudendo la stagione del quinto scudetto, l’annata 1912/13, imbattuta, prima squadra a riuscire nell’impresa da quando non ci sono solo partite a eliminazione diretta. Questa squadra è la Pro Vercelli e in quella fantastica stagione ottiene 9 vittorie e un pareggio nel girone piemontese, 8 vittorie e 2 pareggi nel girone finale dell’Italia Settentrionale e un rotondo 6-0 sulla Lazio nella finale nazionale. Soli tre gol subiti in 21 partite e 66 gol fatti. Non per nulla a Torino, nella partita amichevole col Belgio del 1° maggio 1913, nove azzurri su undici sono della Pro. I piemontesi hanno maglia diversa, ma stessa attitudine a vincere e a fine partita a Vercelli arriva l’eloquente telegramma: “Pro Vercelli batte Belgio 1-0“.


Passano dieci anni e nella stagione 1922/23 la squadra più vecchia d’Italia, il Genoa Cricket and Football Club, conquista il suo ottavo titolo arricchendolo con una impresa simile a quella della Pro Vercelli 1912/13. Nel Girone B della Lega Nord il Genoa chiude primo con 17 vittorie e 5 pareggi, vince poi il gironcino finale battendo due volte il Padova e pareggiando all’andata e vincendo al ritorno proprio contro la Pro Vercelli. Le due formalità contro la vincente della Lega Sud, ancora la Lazio, servono solo a portare il computo totale a 22 vittorie, 6 pareggi, 75 gol fatti, 21 subiti.

Imprese autentiche realizzate in un calcio da pionieri, ma il fascino e la difficoltà del girone unico sono un’altra cosa. Da quando viene istituito, anno calcistico 1929/30, le cose infatti cambiano radicalmente. Né la Juventus del quinquennio 1931-1935, né il Grande Torino riescono a chiudere a zero sconfitte un campionato intero, pur vincendo cinque scudetti consecutivi e pur stabilendo incredibili record di imbattibilità interna. A Torino i bianconeri restano imbattuti dal 3 gennaio 1932 al 29 marzo 1936 per un totale di 72 partite, i granata dal 31 gennaio 1943 al 6 novembre 1949 per un totale di 89 incontri.



Bisogna aspettare il 1955/56 e la Fiorentina di Fulvio Fuffo Bernanrdini per trovare una squadra veramente imbattibile in Serie A. I viola vincono il loro primo scudetto con cinque giornate d’anticipo, travolgono 4-0 la Juventus a Torino (successo che data la rivalità dà una soddisfazione equivalente) e chiudono con 12 punti di vantaggio sulla seconda. Un abisso se consideriamo che la vittoria vale due punti e il campionato è a 18 squadre. Ma scivolano sulla classica buccia di banana proprio all’ultimo. Dopo 20 vittorie e 13 pareggi, 58 gol fatti e 17 subiti, la Fiorentina all’ultima giornata perde 3-1 in casa del modesto Genoa, forse geloso di quel record di imbattibilità che divide con la Pro Vercelli.
E considerando che la Coppa Italia quell’anno non viene disputata e che la Fiorentina non è impegnata né in Coppa Latina, né in Coppa Campioni, potremmo parlare di imbattibilità stagionale persa all’ultima partita.

Una storia di 56 anni fa, che sembra però riferirsi a quanto accaduto in questo anno calcistico alla Juventus di Antonio Conte, sconfitta solo nell’ultimo match della stagione. Ma prima di arrivare a narrare le vicende dell’annata calcistica appena conclusasi ci sono altri campionati con zero sconfitte da ricordare.

Federico Greco, da calcioromantico.wordpress.com

Nessun commento:

Posta un commento