giovedì 3 ottobre 2019

Copa Libertadores 2019, l'incubo Gremio per il Flamengo

il gol poderoso di Hugo De leon sotto gli occhi
di Baltazar

di Vincenzo Paliotto
 Lo chiamavano o artilheiro de Deus, il bomber goiano Blatazar, che fece fortuna pure in Europa con l’Atletico Madrid, ma che era stato un cannoniere implacabile al Gremio. E al Gremio con un suo gol aveva consegnato il titolo nazionale nel 1981 contro il Sao Paulo. Nel 1983, però, Baltazar decise di accettare le offerte del Flamengo ed in Copa Libertadores finì per trovarsi di fronte alla sua ex-squadra, particolarmente agguerrita peraltro contro la formazione carioca. Fu una vendetta vera e propria ci tengono a specificare quelli del Gremio. Era, infatti, accaduto che il Flamengo nel 1982 avesse sfilato il titolo del Brasileirao alla compagine di Porto Alegre grazie alla compiacenza dell’arbitro Scolfaro. Tuttavia, proprio in Copa Libertadores la formazione gremista riuscì a mettere alle corde la compagine di Rio de Janeiro. Pareggio a Porto Alegre e quindi sontuosa vittoria per 3-1 in un Maracanà rimasto ammutolito. Nella partita di andata nel Rio Grande do Sul proprio Baltazar portò in vantaggio il Flamengo con un’autentica prodezza su assist di Zico, prima del pareggio nel finale dell’uruguagio Hugo De Leon con un gran tiro dal limite. Quello di Baltazar fu un gol doloroso, in quanto realizzato da ex di turno e quasi irriverente nei confronti della sua ex-tifoseria. Nella gara di ritorno il Gremio calpestò gli avversari con i gol di Tita, Osvaldo e Caio.  Ma non fu una vittoria casuale. Il Gremio si era rinforzato con il rude uruguagio Hugo De Leòn e si fece trascinare da Renato Portaluppi. Non a caso il Gremio vinse poi con quella squadra la sua prima Copa Libertadores ai danni del Penarol.

 Nel 1984, però la sfida si ripetè questa volta nel girone di semifinale, in quanto il Flamengo aveva conquistato il titolo nazionale battendo il Santos. Ma dal suo canto aveva perso Zico che era andato all’Udinese, rendendo triste Rio ed i suoi tifosi. Il Flamengo acquistò come portiere l’argentino Fillol ed in attacco Joao Paulo, ma non bastava.  A Porto Alegre vennero strabattuti per 5-1 e l’unico gol rubronegro era di Tita, che tornò ad essere ex di turno, ritornato a Rio per sostituire Zico. Il Flamengo riuscì però a vincere la partita in casa per 3-1 e si dispose per la bella, che si gioca al Pacaembu di San Paolo del Brasile, cioè molto più vicino a Rio che a Porto Alegre. Uno 0-0 finale fu però un risultato che premiava per differenza-reti il Gremio, che giocò una nuova finale pur perdendola contro l’Independiente di Bochini. Il Flamengo ritorna in semifinale di Copa Libertadores dopo 35 anni e probabilmente si trova ad affrontare l’avversario storicamente più ostico.

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