venerdì 22 agosto 2014

EuropaLeague2015: Gol d'autore


 
Berg del Panathinaikos autore di 4 gol
Una serata intensa di emozioni ha caratterizzato le gare di andata dei play-off dell’Europa League. L’opportunità di accedere alla fase a gironi ha reso quasi tutte le gare emozionanti ed anche ricche di gol. Ad ogni modo, la serata si è caratterizzata soprattutto per i gol d’autore, come quelli dello svedese Marcus Berg, classe ’86 di Torsby, che ha rifilato ben 4 reti con la maglia del suo Panathinaikos ai danesi del Midtyjilland, che erano andati momentaneamente in vantaggio con Lauridsen. L’ex- Goteborg, fu lanciato in orbita qualche anno fa dal Groningen nelle vesti di sostituto di Luìs Surarez, insomma una consegna importante. E fu quindi venduto per oltre 10 milioni di euro all’Amburgo. Il gol non gli è mai mancato né in Bundesliga né nell’Eredivisie con la maglia del PSV Eindhoven. Ma ad Atene vuol rilanciarsi in grande stile. Tra l’altro qualche mesi fa ha firmato una tripletta nella finale di coppa nazionale contro il PAOK Salonicco. Ma Berg non è stato l’unico. Il paraguayano Cardozo ha bagnato con un gol il suo debutto con la maglia, rigorosamente n.7) del Trabzonspor, che ha superato per 2-0 il Rostov. Dopo sette anni di gol e gloria nel Benfica, Cardozo si getta in un’altra sfida importante nella squadra turca allenata da Halilodzic, che molto bene ha fatto come CT dell’Algeria. Ha siglato una tripletta anche il tunisino Amine Chermiti in forza allo Zurigo, vittorioso con un rassicurante 3-1 sul terreno dello Spartak Trnava.

Astra dei cieli. Il titolo di impresa di giornata spetta comunque di rigore ai rumeni dell’Astra Giurgiu, che hanno espugnato per 2-1 il Gerland di Lione, cosa non da poco. I bianconeri, in svantaggio per un gol di Malbranque, hanno recuperato con il nigeriano Fatai e quindi firmato dagli undici metri con Budescu il gol del successo pesantissimo.  Un’altra francese del resto è risultata vittima illustre. Si tratta del Saint-Eitienne, superato di misura sul campo del Karabukspor, ostica squadra turca.

 

La coreografia con cui gli ultras del Sarajevo hanno
accolto i tedeschi del Moenchengladbach
Il ritorno dei colts. Quella dell’Astra non è stata , comunque, l’unica impresa di rilievo di giornata. Soprattutto nell’Europa dell’Est si sono giocate le gare più cruenti dal punto di vista ambientale. Il Dnipro ha battuto per 2-1 l’Hajduk Spalato ma sul neutro di Kiev, in quanto l’Ucraina è ancora insanguinata dal conflitto bellico con i russi. Mentre la polizia rumena ha impedito ai Bad Bule Boys della Dinamo Zagabria di raggiungere Ploiesti, dove la loro squadra era impegnata contro il Petrolul. Ci sono state polemiche, anche se gli zagrebesi hanno ugualmente trionfato per 3-1. Tuttavia, una partita vibrante si è giocata anche al Ferhatovic Stadium di Sarajevo, dove la compagine locale del Sarajevo ha tenuto testa al Borussia Moenchengladbach di Favre. I tedeschi l’hanno spuntata per 3-2, dopo un’emozionante altalena di gol. Il Partizan Belgrado, invece, ha battuto in rimonta per 3-2 l’irriducibile Neftchi Baku, dopo essere stato addirittura sotto di due gol in casa.

Il regno di Cipro. Ha provato a completare l’impresa anche l’Omonia Nicosia, l’unica tra le grandi di Cipro a non aver giocato nemmeno una volta una fase a gironi né di Champions né di Europa League. La squadra di Costas Kajafas per due volte è passata in vantaggio in trasferta contro la durissima Dinamo Mosca, ma due volte è stata riacciuffata. Se ne riparlerà nella bolgia di Nicosia.

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