Il gol di Belloumi a Schumacher |
La squadra di Mekloufi poteva contare su un
buon organico, ma soltanto in pochi giocavano già all’estero. Madjer ad esempio
militava con l’Hussein-Dey in patria, mentre Djamel Zidane, centrocampista, era
in forza al Courtari in Belgio. Gli altri, Djaadaoui, Kourichi, Mansouri, Dhaleb
e Gamouh, militavano nel campionato francese. Belloumi difendeva, invece, in
patria i colori del Mascara, ma non ebbe mai il privilegio di andare a giocare
all’estero, nonostante la sua enorme classe. In molto lo identificarono come l’inventore
del passaggio no-look. La Juventus ne seguì molto da vicino i suoi passi )i
bianconeri erano andati a giocare in amichevole ad Algeri contro la nazionale
locale), ma un infortunio procuratosi alla gamba in una gara di Coppa dei
Campioni africani in Libia gli costò un lungo stop e quindi ogni velleità
europea tramontò in quel momento.
La Germania Ovest vantava, invece, una delle
squadre più forti di sempre, composta dai vari Schumacher, Breitner,
Rummenigge, Hrubesh, Schuster, Fischer, Littbarski e tanti altri ancora. Ma per
qualificarsi i tedeschi dovettero ricevere un piacere dall’Austria, che già
qualificata si lasciò battere in maniera scandalosa, all’insegna del più evidente
dei biscotti. A farne le spese fu inevitabilmente l’Algeria.
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