venerdì 27 giugno 2014

FIFAWorldCup2014: Amarcord di Germania-Algeria


 
Il gol di Belloumi a Schumacher
Rabah Madjer, superando con un colpo di tacco Schumacher, inventò il Tacco di Allah, ma il vero eroe di quel pomeriggio del 14 giugno del 1982 fu Lakdhar Belloumi, che invece avrebbe segnato il gol del definitivo 2-1 contro la Germania Ovest. Uno dei risultati più sensazionalmente clamorosi di tutta la storia della Coppa del Mondo. La Coppa del Mondo del 2014 di scena in Brasile ripropone all’altezza degli ottavi di finale la riedizione iridata di quella sfida dai contorni epici. L’Algeria del 1982 per la prima volta era arrivata alla fase finale della Coppa del Mondo ed era allenata da una leggenda vivente del calcio africano. Quel Rachid Mekloufi che poi aveva speso la maggior parte della sua carriera agonistica nel campionato francese. I magrebini arrivarono alla qualificazione dopo aver battuto due volte la Nigeria, tagliando il grande traguardo insieme al Camerun. Per la prima volta in quell’edizione del Mondiale le squadre africane arrivarono a conseguire risultati tanto importanti e di prestigio.

 La squadra di Mekloufi poteva contare su un buon organico, ma soltanto in pochi giocavano già all’estero. Madjer ad esempio militava con l’Hussein-Dey in patria, mentre Djamel Zidane, centrocampista, era in forza al Courtari in Belgio. Gli altri, Djaadaoui, Kourichi, Mansouri, Dhaleb e Gamouh, militavano nel campionato francese. Belloumi difendeva, invece, in patria i colori del Mascara, ma non ebbe mai il privilegio di andare a giocare all’estero, nonostante la sua enorme classe. In molto lo identificarono come l’inventore del passaggio no-look. La Juventus ne seguì molto da vicino i suoi passi )i bianconeri erano andati a giocare in amichevole ad Algeri contro la nazionale locale), ma un infortunio procuratosi alla gamba in una gara di Coppa dei Campioni africani in Libia gli costò un lungo stop e quindi ogni velleità europea tramontò in quel momento.

 La Germania Ovest vantava, invece, una delle squadre più forti di sempre, composta dai vari Schumacher, Breitner, Rummenigge, Hrubesh, Schuster, Fischer, Littbarski e tanti altri ancora. Ma per qualificarsi i tedeschi dovettero ricevere un piacere dall’Austria, che già qualificata si lasciò battere in maniera scandalosa, all’insegna del più evidente dei biscotti. A farne le spese fu inevitabilmente l’Algeria.  

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