giovedì 31 ottobre 2013

Iraklis ed Aris, le altre facce di Salonicco


 
Il logo dell'Iraklis
Tratto dal libro Football Rivalries di Vincenzo Paliotto, edito da Urbone Publishing.
 
 Salonicco, che prende il nome dall’antica Tessalonica nel cuore della regione della Macedonia, è la seconda città della Grecia per quanto riguarda il numero di abitanti. Con il suo hinterland molto ampio e sviluppato dal punto di vista urbanistico Salonicco, infatti, raccoglie quasi un milione di persone. La febbre calcistica in città è ai massimi livelli di allerta nel campionato greco, al pari di quella esistente al seguito dei club ateniesi. La prima squadra a sorgere a Salonicco è stato l’Iraklis, fondato nel 1908 e che ha preso il nome dal semi-dio della mitologia ellenica Ercole. L’Iraklis, che come le altre polisportive della città e del paese è dotata anche di forti sezioni nelle discipline della pallacanestro e pallavolo, conta un discreto numero di tifosi, anche se nel suo palmarès figura soltanto una Coppa di Grecia, vinta nel 1976, ed una Coppa dei Balcani, ottenuta nel 1985. I suoi risultati migliori per quanto riguarda il campionato non vanno oltre un terzo posto conquistato nella stagione del 1983/84. Anche senza eccessivi sussulti, l’Iraklis ha però quasi sempre militato in massima divisione. La squadra è molto seguita in città, anche con esodi in trasferte importanti. Nel 1987 per la finale della coppa nazionale persa contro l’OFI Creta l’Iraklis fu accompagnato da ben 17.000 sostenitori. L’Iraklis ha partecipato anche in diverse occasioni alle coppe europee, tuttavia visse il suo periodo di maggior splendore intorno alla figura di un calciatore, un vero simbolo per tutta la tifoseria dei biancoblu, quale Vassilis Hatzipanagis, che esordì nelle file degli uzbeki del Pakthakor Taskent, ma che poi militò nel club di Salonicco dal 1971 al 1985, resistendo alle lusinghe di molte squadre europee. Nel ’76 l’Iraklis conquistò la coppa nazionale superando dagli undici metri l’Olympiakos, dopo che i tempi regolamentari si erano chiusi con uno spettacolare 4-4. La tifoseria dell’Iraklis (il Gate 10 ne è il gruppo portante) è sostanzialmente di sinistra. Così come anche quella dell’Aris e gran parte di quella del PAOK.

 Tuttavia, nel 1914 nacque nell’area di Votsi anche il più famoso Aris di
 
Salonicco, squadra blasonata per aver vinto nel 1928 la prima edizione nella storia del campionato greco e per essersi aggiudicata complessivamente per tre volte il titolo nazionale. La rivalità nei confronti dell’Iraklis era già alta da influenzare la denominazione sociale del nuovo club. Il nome di Aris, il Dio della Guerra, in questo caso non fu casuale. Ai giallo neri manca un successo di rilievo addirittura dal 1970, quando vinsero la Coppa di Grecia, battendo nel derby gli arcirivali del PAOK di fronte a 50.000 tifosi con gol di Keramidas. Un’istituzione o anche di più per i gialloneri. Il legame tra l’Aris e la sua tifoseria del resto è molto forte. Basta pensare che l’Aris è imbattuto nelle gare casalinghe nelle coppe europee addirittura dal 1968. Vinse nel suo stadio in quella occasione l’Ujpest Dozsa. I giallo neri detengono anche il primato dello spostamento di massa più numeroso nella storia del campionato greco. Per una trasferta in casa del Panathinaikos si mobilitarono in 25.000. Del resto molto forte è la rivalità anche nei confronti degli ateniesi.

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