Il logo dell'Iraklis |
Tratto dal libro Football Rivalries di Vincenzo Paliotto, edito da Urbone Publishing.
Salonicco, che prende il nome dall’antica
Tessalonica nel cuore della regione della Macedonia, è la seconda città della
Grecia per quanto riguarda il numero di abitanti. Con il suo hinterland molto
ampio e sviluppato dal punto di vista urbanistico Salonicco, infatti, raccoglie
quasi un milione di persone. La febbre calcistica in città è ai massimi livelli
di allerta nel campionato greco, al pari di quella esistente al seguito dei
club ateniesi. La prima squadra a sorgere a Salonicco è stato l’Iraklis,
fondato nel 1908 e che ha preso il nome dal semi-dio della mitologia ellenica
Ercole. L’Iraklis, che come le altre polisportive della città e del paese è
dotata anche di forti sezioni nelle discipline della pallacanestro e pallavolo,
conta un discreto numero di tifosi, anche se nel suo palmarès figura soltanto
una Coppa di Grecia, vinta nel 1976, ed una Coppa dei Balcani, ottenuta nel
1985. I suoi risultati migliori per quanto riguarda il campionato non vanno
oltre un terzo posto conquistato nella stagione del 1983/84. Anche senza
eccessivi sussulti, l’Iraklis ha però quasi sempre militato in massima
divisione. La squadra è molto seguita in città, anche con esodi in trasferte
importanti. Nel 1987 per la finale della coppa nazionale persa contro l’OFI
Creta l’Iraklis fu accompagnato da ben 17.000 sostenitori. L’Iraklis ha
partecipato anche in diverse occasioni alle coppe europee, tuttavia visse il
suo periodo di maggior splendore intorno alla figura di un calciatore, un vero
simbolo per tutta la tifoseria dei biancoblu, quale Vassilis Hatzipanagis, che
esordì nelle file degli uzbeki del Pakthakor Taskent, ma che poi militò nel
club di Salonicco dal 1971 al 1985, resistendo alle lusinghe di molte squadre
europee. Nel ’76 l’Iraklis conquistò la coppa nazionale superando dagli undici
metri l’Olympiakos, dopo che i tempi regolamentari si erano chiusi con uno
spettacolare 4-4. La tifoseria dell’Iraklis (il Gate 10 ne è il gruppo portante) è sostanzialmente di sinistra.
Così come anche quella dell’Aris e gran parte di quella del PAOK.
Tuttavia, nel 1914 nacque nell’area di Votsi
anche il più famoso Aris di
Salonicco, squadra blasonata per aver vinto nel
1928 la prima edizione nella storia del campionato greco e per essersi
aggiudicata complessivamente per tre volte il titolo nazionale. La rivalità nei
confronti dell’Iraklis era già alta da influenzare la denominazione sociale del
nuovo club. Il nome di Aris, il Dio della Guerra, in questo caso non fu
casuale. Ai giallo neri manca un successo di rilievo addirittura dal 1970,
quando vinsero la Coppa di Grecia, battendo nel derby gli arcirivali del PAOK
di fronte a 50.000 tifosi con gol di Keramidas. Un’istituzione o anche di più
per i gialloneri. Il legame tra l’Aris e la sua tifoseria del resto è molto
forte. Basta pensare che l’Aris è imbattuto nelle gare casalinghe nelle coppe
europee addirittura dal 1968. Vinse nel suo stadio in quella occasione l’Ujpest
Dozsa. I giallo neri detengono anche il primato dello spostamento di massa più
numeroso nella storia del campionato greco. Per una trasferta in casa del
Panathinaikos si mobilitarono in 25.000. Del resto molto forte è la rivalità
anche nei confronti degli ateniesi.
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