venerdì 15 marzo 2013

La tradizione europea del Fenerbahce


Il mitico Ogun Altiparmak, autore di grandi imprese in Europa
 Il Fenerbahce non può vantare gli stessi trascorsi ed in parte la stessa tradizione europea dei cugini del Galatasaray, ma ad ogni modo è una squadra ugualmente di vasta esperienza internazionale. Oltretutto il Fener è la prima squadra turca ad aver riportato una vittoria in campo internazionale. Anche se il successo arrivò nella Coppa dei Balcani, competizione istituita all’inizio degli Anni Sessanta, che all’epoca godeva di grande considerazione nei paesi balcanici. Il successo dei gialloblù arrivò nell’edizione del 1967, anche se la finale si sarebbe disputata soltanto nel ’68. Oltretutto i turchi si imposero in quella prestigiosa manifestazione contro una compagine greca, l’AEK Atene, ed il successo assunse proporzioni ancora più importanti. Il Fenerbahce aveva perso la finale di andata per 2-1 ad Atene, poi vinse quella di ritorno per 1-0 ad Istanbul e fu lo stesso Presidente della FIFA Stanley Rous a disporre per la gara di spareggio da giocarsi ad Istanbul, posticipata ampiamente per contenere ed in qualche modo arginare le reazioni politiche e del popolo al confronto sempre delicato greco-turco. Il club di Istanbul trionfò con un netto 3-1, propiziato dai gol di Ylmaz Sen ed una doppietta di Ogun Altiparmak.

Quarti di nobiltà. Nelle manifestazioni europee di maggior prestigio, invece, il Fenerbahce aveva già raggiunto un risultato di buon livello nel 1963/64, spingendosi fino ai quarti di finale della Coppa delle Coppe. I gialloblu avevano eliminato nei primi due turni non senza patemi i rumeni del Petrolul Ploiesti ed i nordirlandesi del Linfield Belfast, ma si erano poi battuti con onore anche di fronte ai magiari della MTK Budapest. Persero la gara di andata per 2-0 in Ungheria, ma si rifecero ampiamente in casa vincendo per 3-1, con doppietta del solito Ogun Altiparmak, e quindi lasciarono la qualificazione soltanto nella bella con una sconfitta di misura per mano di un gol di Kuti.

Il re dei bomber Cemil Turan
Sgarbo al Manchester City. Una nuova impresa da parte del club di Kandikoy giunse nella Coppa dei Campioni del 1968/69, quando nel primo turno il Fenerbahce fu opposto agli inglesi del Manchester City, dati ovviamente per grandi favoriti nel doppio confronto. Il Fener, invece, strappò un prezioso pareggio ad occhiali a Maine Road e quindi nella bolgia di Istanbul liquidò per 2-1 i citizens, con rete decisiva ancora di Ogun Altimpark. La corsa dei turchi si arrestò poi nel turno successivo di fronte alla grande Ajax. Un successo che nelle medesime dimensioni il Fenerbahce raccolse anche nella Coppa dei Campioni del 1985/86. I gialloblu eliminarono, infatti, il Bordeaux al primo turno, vincendo per 3-2 in Francia. Nel 78/79 in Coppa dei Campioni con un gol di Cemil Turan il Fener aveva battuto anche il PSV, per poi essere sonoramente bastonato in Olanda.

Il grande sogno. In verità dovettero passare poi molte stagioni, affinchè il Fenerbahce accarezzasse poi un nuovo e concreto sogno europeo. I gialloblu nella Champions League del 2007/2008 fecero tremare in molti, a cominciare dall’Anderlecht che fu eliminato senza attenuanti nel turno preliminare della grande competizione. La squadra allenata da Zico e rinforzata dai brasiliani Roberto Carlos, Alex e Deivid (nella foto accanto) si mise in luce anche nella fase a gruppi, riportando un successo ai danni dell’Inter, un altro altrettanto pesante sul PSV Eindhoven e quindi ottenne la vittoria decisiva tra le mura amiche ai danni della CSKA Mosca. Il Fenerbahce si catapultò, quindi, negli ottavi di finale, dove al Sukru Saracoglu ricevette la vista dell’ostico Siviglia, squadra che aveva vinto due volte consecutive la Coppa UEFA. La gara di andata, vinta per 3-2, fu risolta da un gol nei minuti finali da Semih. Tuttavia, in Spagna il Siviglia replicò con identico punteggio e la formazione di Zico fu tenuta a galla da una doppietta di Deivid. Il Fenerbahce la spuntò ai rigori, guadagnando così l’accesso ai quarti. Anche il fortissimo Chelsea lasciò le penne al Sukru Saracoglu. Dopo una sfortunata autorete, Kazim-Kazim e Deivid capovolsero il punteggio, ottenendo un prezioso 2-1. Tuttavia, il miracolo turco si spense a Stamford Bridge con una sconfitta con l’onore delle armi per 2-0.

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