martedì 8 gennaio 2013

Cavani e Messi, il calcio ha bisogno di loro


 Dall’Inghilterra pare che siano arrivati ad offrire ben 55 milioni di euro per il suo cartellino, ma al momento il suo Presidente Gianfranco De Laurentiis dichiara di non voler cedere, ma anzi ricorda che per acquistarlo il Matador ne occorrono almeno 63 di milioni di euro per far fronte alla sua ragguardevole clausola rescissoria. Ma Edinson Cavani il diretto interessato pare voler confermare la sua volontà di rimanere nel Napoli, squadra con cui riesce a realizzare caterve di reti ed anche splendidi hat-trick, cioè come dicono gli inglesi triplette. Quella scaraventata nella porta romanista del connazionale Goicoechea è già la terza stagionale, dopo quelle rifilate alla Lazio e al Dnipro, ma in passato ci son passati anche la Juventus e l’Utrecht e la Steaua. Ma per uno come Cavani è normale far gol. E’ la cosa che gli riesce con maggiore naturalezza, anzi senza il gol non può stare il Matador ed il campione uruguagio impone al suo tecnico Walter Mazzarri una mancata richiesta di turn-over. Il calciatore nativo di Salto, nell’entroterra uruguagio vicino all’Argentina, non conosce soste e riposi meritati, viaggia da un continente all’altro sempre con l’idea fissa di far gol e di portare in alto il suo Napoli. Cavani non ha chiesto a De Laurentiis di rimpinguargli l’ingaggio, ma bensì di costruire intorno a lui una squadra forte, in grado di competere per lo Scudetto e dir la sua anche in Champions League. Speriamo che De Laurentiis lo accontenti per la gioia sua e soprattutto di tutti quelli, ancora tanti per la verità, che gremiscono le tribune del San Paolo. Napoli vuole il suo Campione e lo vuole anche il calcio italiano, rimasto troppo orfano di calciatori veri ed in grado di innalzare il livello dello spettacolo in campo.

Messi e Saviano. Lo scittore napoletano gli dedicò
un capitolo nel suo La Bellezza e l'inferno. Due fuoriclasse
E proprio parlando di campioni, il più grande attualmente in circolazione va a vincere il suo quarto Pallone d’Oro, superando ogni record ed ogni termine di paragone. Come si faceva a non darlo anche quest’anno al mitico Leo? Ha segnato gol a valanga, battendo ogni primato ed andando ben oltre le più lecite previsioni. Il Barca lo aiuta senza dubbio ad essere un grande, ma anche lui dal suo canto riesce a rendere il calcio ancora una materia ed uno spettacolo credibile.  

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