Claudio Pellegrini |
di Vincenzo Paliotto (tratto da Napolissimo n. 275)
21.4.1948 Juventus-Napoli 1-3
In un torneo non proprio ricco di sussulti,
che oltretutto vede il Napoli retrocesso per illecito sportivo, gli azzurri
riportano una delle loro 7 vittorie epiche in casa juventina. Vantaggio dei
bianconeri con Boniperti al 42’. Quindi, nella ripresa si scatena l’ala di
origini emiliane Carlo Barbieri, che al 46’, 78’ ed 89’ rifila una
irresistibile tripletta nella porta del malcapitato Sentimenti IV. In molti si
giocano il terno secco sulla ruota di Torino. Il Napoli aveva vinto a Torino
per la prima volta nel 30/31, 2-1 il punteggio.
6.4.1975 Juventus-Napoli 2-1
Il Napoli al Comunale di Torino si gioca
concrete chance di Scudetto. Vinicio in panca ordina una partita non difensiva
al cospetto della Vecchia Signora, che però passa in vantaggio con Causio. I
bianconeri subiscono la veemenza del Napoli che impatta con Juliano. I
partenopei potrebbero operare anche il sorpasso, ma i pali ed i riflessi di
Zoff salvano la Juve. Ad un minuto dal termine l’atroce beffa dello stagionato
Altafini, che da quel giorno purtroppo sarà “core
ngrato”.
30.4.1977 Juventus-Napoli
2-1
La sindrome dell’ultimo minuto si materializza
ancora una volta contro il Napoli a Torino. Bettega porta in vantaggio i
piemontesi al quarto d’ora, quindi al 79’ giunge il meritato pareggio di
Peppiniello Massa, ma proprio nelle battute finali il gregario per eccellenza
in casa juventina Furino sigla il gol in sospetto fuorigioco. Le polemiche nel
dopo-partita sono roventi, in quanto Menegali annulla un gol a Chiarugi per
off-side che probabilmente non c’è. Per il Napoli ancora una beffa.
25.1.1981 Juventus-Napoli
1-1
Napoli e Juventus si ritrovano a lottare dopo
qualche stagione quasi gomito a gomito per il vertice della classifica. Gli
azzurri di Marchesi devono però far visita alla Juve del Trap, che tra le mura
amiche pratica pochi sconti. La partenza del Napoli si rivela bruciante, con
Claudio Pellegrini che sorprende Zoff dopo appena un paio di giri di lancette
di orologio. I bianconeri patiscono il gioco degli azzurri, ma riescono ad
agguantare il pareggio al 58’ con Tardelli.
9.11.1986 Juventus-Napoli
1-3
Senza dubbio una delle vittorie più belle e
significative della storia del Napoli. Con questo successo sotto gli occhi
dell’Avvocato Agnelli gli azzurri sanciscono il passaggio di consegne, finisce
l’era-juventina e comincia quella di Maradona. Laudrup (50’) sigla il vantaggio
per la Juventus che però sortisce l’effetto opposto di scatenare la furia del
Napoli. La rimonta azzurra porta la firma di Ferrario (73’), Giordano (74’) e
Volpecina (90’). E’ gran festa azzurra al Comunale. Cucci sul Guerin Sportivo
titola: Il trionfo del Sud.
20.11.1988 Juventus-Napoli
3-5
Il Napoli impartisce una severa lezione di
gioco alla Juve di Zoff, che nel frattempo ha intrapreso la carriera di
allenatore. Tacconi, estremo difensore juventino, vive l’incubo di Antonio
Careca, che lo giustizia per ben 3 volte con classe e destrezza brasiliana. Gli
altri gol del Napoli portano la firma di Carnevale e Renica su rigore. La
Juventus accorcia le distanze tre volte con Galia, Zavarov e De Agostini su
rigore. Ma i bianconeri in pratica non entrano mai in partita. La vittoria più
schiacciante al cospetto della Mole.
3.11.1996 Juventus-Napoli
1-1
Il Napoli operaio di Gigi Simoni tiene
magnificamente testa alla Juve stellare e campione d’Europa di Marcello Lippi.
Al Delle Alpi i bianconeri firmano il vantaggio al 42’ grazie ad un’intuizione
dello stratosferico Zinedine Zidane, che sorprende Taglialatela. Il Napoli, che
gioca bene, trova insperate risorse ed energie ed agguanta il pareggio al 53’
con Alfredo Aglietti, centravanti debuttante in Serie A che nel corso della stagione
sigla 8 reti, ma nessuna importante come questa.
31.10.2009 Juventus-Napoli
2-3
Un’altra vittoria destinata a fare epoca.
Nasce nella notte di sabato di Torino il Napoli dell’era-Mazzarri, cuore,
grinta e soprattutto specializzato in rimonte. Trezeguet (35’) e Giovinco (54’)
siglano il doppio vantaggio che pare chiudere inevitabilmente il match. Quindi,
il Napoli si trasforma. Hamsik riapre la gara al 59’, l’argentino Jesus Datolo
la impatta al 64’ ed in un finale arroventato ancora Marekiaro all’81’ griffa
l’incredibile sorpasso in casa della Juve. Qualcuno scrive: Seppelliteci qui.
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