sabato 29 settembre 2012

Il campionato più bello del mondo- Questione di centimetri


Il 10 maggio del 1981 vertiginosamente cresce nel nostro paese il tasso di anti-juventinità. Infatti, un episodio da moviola che fa abbastanza discutere decide le sorti del peraltro bellissimo campionato del 1980/81. Lottano infatti per il tricolore quasi alla pari ben tre squadre: la solita Juventus del Trap, la Roma del “barone” Liedholm ed il Napoli autentica rivelazione di Rino Marchesi. Agli sgoccioli del calendario alla 28esima giornata la Juve nel vecchio Comunale ospita con un punto di vantaggio in classifica proprio il lanciato undici capitarono. Il match è teso ed equilibrato, ma complessivamente forse meglio giocato dalla squadra ospite. Ben oltre la metà della ripresa comunque la squadra giallorossa riesce ad andare anche in gol. Elaborata azione offensiva che si conclude con un prepotente e mortifero colpo di testa di Ramòn Turone, granitico difensore già del Genoa e del Milan. Zoff non può arrivare sull’acrobatica incornata, ma tra i festeggiamenti romanista arriva il fischio del signor Paolo Bergamo di Livorno, ma non per convalidare il gol bensì per annullarlo per un fuorigioco quasi impercettibile.

 Le polemiche conseguenti abbondano. Si grida allo scandalo ed il Presidente della Roma Dino Viola parla di “questione di centimetri”, una terminologia che purtroppo farà la storia del calcio italiano. La Juve non perde la vetta e conquista un altro Scudetto, andando a beffare anche il Napoli al San Paolo. Ma Juventus-Roma non sarà mai più una partita come le altre. Le due squadre caratterizzeranno con un’autentica rivalità il calcio italiano degli Anni Ottanta.  Anche il film Ultrà con Claudio Amendola impernia la cruda rivalità calcistica nella sfida tra romanisti e juventini.

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