Luciano Moggi ed Antonio Rosellini, agente UEFA ed
assicuratore di Foligno, fiutano uno dei migliori affari del calcio degli
Anni Ottanta. Nel dicembre dell’86, infatti, avvicinano e riescono a strappare
un’opzione per Antonio de Oliveira Filho in arte Careca, centravanti del San
Paolo e della Selecao brasiliana. Anche Ferlaino non perde tempo a sborsare la
somma di due miliardi e 600 milioni di lire, un prezzo straordinario per un
attaccante del genere. Il Mattino ne
dà l’annuncio in esclusiva il 26 gennaio del 1987 e la notizia manda su tutte
le furie il Presidente paulista Carlos Miguel Castes Aidar, che si vede
scippato del suo gioiello a basso costo e senza intavolare nessuna trattativa
con la società di appartenenza. Il San Paolo prova a far saltare una trattativa
comunque già ben avviata. Ma Careca vuole fortemente il Napoli ed il 16 maggio
l’attaccante firma per gli azzurri, grazie ai dettagli rifiniti da Bonetto. Ci
rimette il posto il giornalista Gerardo Landulfo, di origini avellinesi, che
lavora per Placar e che collabora con
il Guerin Sportivo e che sostiene
lezioni d’italiano a Careca. Viene erroneamente individuato come intermediario
di una trattativa cominciata e rifinita in tempi insospettabili.
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