venerdì 29 giugno 2012

Maradona firma alle 4 del mattino


di Vincenzo Paliotto

 Un’estenuante trattativa lunga 47 giorni servì per portare Diego Armando Maradona, il più grande di sempre, alla corte del Napoli. Il flirt tra i partenopei e Dieguito cominciò quando un intermediario argentino tal Ricardo Fujica spifferò ad un giovane Pierpaolo Marino, brillante diesse dell’Avellino, che Maradona era ormai in rotta di collisione con il Barcelona e che avrebbe cambiato più che volentieri aria. Il Direttore Sportivo del Napoli Antonio Juliano allora intavolò una trattativa faticosa ed interminabile con il club catalano, che fissò il prezzo del cartellino a ben 13 miliardi di lire, una cifra importante anche per le tasche di Ferlaino. Maradona passò al Napoli proprio nelle ultime ore disponibili per tesserare i calciatori provenienti da federazione straniera nella notte tra il 30 giugno ed il 1° luglio del 1984. Juliano ottenne il consenso del vice-presidente barcellonese Gaspart nella sua tenuta di campagna a St. Andreu de Llavineros. Lo stesso Dieguito firmò un accordo triennale sul cofano di una macchina nel parcheggio dell’aereoporto di El Pratt alle quattro del mattino. Inutile dire che ne valse la pena. Tutti sanno poi come è andata a finire. Maradona all’ombra del Vesuvio riscrisse la storia del Napoli e di Napoli, regalando le vere magie di un calcio vero. Dal 1984 al 1991 Napoli visse 7 anni di autentiche magie.

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