venerdì 18 maggio 2012

Napoli-Juventus, la sfida infinita

di Vincenzo Paliotto (tratto da Napolissimo n. 19) Napoli-Juventus 3-0 (15.3.1989 Coppa UEFA) Un San Paolo più gremito del solito e stracolmo in ogni ordine di posto incita i propri beniamini ad un’impresa ardua ma non impossibile. Nei quarti di finale della Coppa UEFA, infatti, gli azzurri contendono il passaggio del turno nientemeno che alla Juventus in un inedito derby europeo. I bianconeri di Zoff con un po’ di fortuna si sono affermati al Comunale all’andata con un classico 2-0 e a Fuorigrotta promettono di innalzare delle scontate barricate. La folla incontenibile del San Paolo, però, mette la tremarella agli juventini e all’arbitro Kirschen, che annulla dopo pochi minuti un gol a Laudrup per off-side. Al 10’, però, il Napoli passa dagli undici metri. La trasformazione è opera di Maradona, il fallo è stato di Bruno su Careca. Allo scadere, quindi, il Napoli pareggia i conti con la gara di andata. Alemao soffia nel bel mezzo del centrocampo un pallone a Mauro e poi lo smista a Carnevale, che dal limite tira una sassata che castiga Tacconi nell’angolo basso alla sua sinistra. La Juve prova a resistere all’assalto dei partenopei, rifugiandosi nei tempi supplementari, in cui un affaticato Maradona lascia il posto a Romano. Quindi, la lancetta del cronometro scivola via verso il 119’ e Carnevale di prepotenza affonda sul versante di sinistra e scodella un pallone al centro, sul quale si avventa Renica di testa. Il pallone termina la sua corsa alle spalle del portiere juventino ed il San paolo si abbandona in un tripudio generale. I sismografi intorno a Fuorigrotta registrano l’esultanza del pubblico come un qualcosa simile ad una scossa di terremoto. Il Napoli ha beffato la Juve allo scadere, registrando una delle esultanze più belle di sempre nella storia del calcio.

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