lunedì 6 febbraio 2012

La follia di Porto Said


Hanno senza dubbio sconvolto l’opinione pubblica le immagine piombate sui nostri pc della terribile carneficina avvenuta allo Stadio di Porto Said al termine della partita tra la squadra locale dell’El Masry e dell’undici cairota più blasonato del paese dell’Al Alhi. Il bilancio dei “caduti” è terrificante. 74 morti ed oltre 1.000 feriti.

 L’El Masry, fondato nel 1928, è una squadra molto seguita a Porto Said e nacque come club autoctono e fiero dunque delle sue origini in risposta ad altre formazioni fondate invece a loro volta dai tanti cittadini stranieri presenti in città. Il club conta pochi ma significativi trofei in bacheca, come la coppa nazionale vinta nel 1998. L’Al Alhy, invece, nato nel 1907, può vantare un palmarès di tutt’altro spessore, con numerosi titoli nazionali e continentali. L’Al Alhy ha vinto 36 campionati e 35 coppe nazionali, quindi 6 volte la Champions League africana, 4 Coppe delle Coppe e 4 Coppe CAF, più altri numerosi titoli afroasiatici. La rivalità tra le due tifoserie è molto alta e forse qualcuno aveva consigliato di fare attenzione a questa partita in un Egitto che attualmente dopo la caduta di Mubarak vive ancora nel caos e con poca sicurezza per i suoi cittadini.
 La cronaca dei fatti, riportata in particolare dall’agenzia Reuters per conto del magazine inglese FourFourTwo, attribuisce ad ogni modo la vastità della violenza anche e soprattutto al malcontento politico che ormai si respira e si vive nel paese nordafricano. I tifosi dell’AlAlhi, dopo la sconfitta della loro squadra, hanno provocato quelli dell’El Masri con un’invasione di campo solitaria e a quel punto i tifosi di casa hanno invaso il terreno di gioco. Alcuni sono morti a colpi di machete e di coltelli, altri invece hanno perso la vita nel corso di una fuga disorganizzata. La polizia ha gestito male il crescere della violenza sugli spalti, ma in molti attribuiscono i pesanti incidenti ad una situazione politica ancora precaria in Egitto dopo la caduta di Hosni Mubarak. Le istituzioni hanno identificato questa pesante tragedia come un retaggio del grave malcontento sociale che regna nel paese. Intanto le istituzioni indagano, anche se la tragedia rimane impressa nella mente di tutti. Il calcio e l’Egitto in tal caso hanno registrato una grave sconfitta.

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