Dundalk-Linfield |
Il primo dei qualifiyng
round dell’Europa League edizione 2016/2017 fa spiccare subito nel suo
tabellone lo scontro tra due squadre irlandesi e cioè rappresentanti delle
federazioni calcistiche dell’Eire e dell’Irlanda del Nord. Il Linfield infatti
affronterà in un doppio confronto il Cork City. Una sfida che probabilmente
rappresenterà anche un problema di ordine pubblico o quantomeno di forte
attrito tra le tifoserie. Vincenzo Paliotto nel suo Football Fans ha tracciato
questo racconto che ci riporta alla mente altre sfide europee tra club delle
due Irlande.
In due occasioni in
particolare le squadre dell’Eire e dell’Irlanda del Nord si sono affrontate in
un tabellone delle coppe europee e, malgrado i notevoli appelli al fine di
evitare episodi di violenza, questi buoni propositi sono stati decisamente
disattesi. Anche perché tra Belfast e Dublino i disordini si identificano con
un termine in particolare, i troubles,
che hanno segnato la storia dei due paesi nell’interminabile conflitto con gli
inglesi all’interno di una tensione religiosa tra le più complicate della
storia. Nel 1979/80 il Dundalk ed il Linfield furono accoppiate beffardamente
dal sorteggio ad affrontarsi nel turno preliminare della Coppa dei Campioni. Il
doppio confronto capitò però in un momento estremamente delicato per la
politica dell’Ulster. Infatti, in quelle settimane era stato assassinato Earl
Mountbattan a Sligo e ben 17 soldati inglesi erano stati uccisi a Warrenpoint.
Insomma nulla di buono si poteva presagire in vista del primo confronto che si
sarebbe giocato ad Oriel Park, sul campo della matricola Dundalk, prima squadra
dell’Eire non di Dublino a vincere il campionato, ma complessivamente vincitore
di ben 10 titoli nazionali. I troubles,
comunque, non furono scongiurati. Già sulla strada che portava da Belfast a
Dundalk 12 tifosi del Linfield furono arrestati dopo una rissa in un pub a
Carickamon, mentre un altro pub fu chiuso in tempo a Banbridge prima di essere
preso d’assalto. Ma il peggio si verificò quando i 60 pullman carichi di tifosi
del Linfield arrivarono a Dundalk, dove furono accolti da lanci di pietre ed
assalti agli stessi bus. I sostenitori del Dundalk nell’occasione furono ben
spalleggiati da quelli del Cliftonville, desiderosi di tirare un agguato agli
eterni nemici del Linfield. Così come sottolineò sia il National Press che l’Ulster
Newsletter. La partita in un clima di enormi tensioni finì 1-1, con gol di
Devine per i padroni di casa e di Feeney per gli ospiti. Per la gara di ritorno
si sconsigliò in più direzioni l’approdo a Belfast. Il clima sarebbe stato
ancora più infernale e pericoloso e lo stesso Linfield propose di andare a
giocare in Olanda, sul campo dell’Haarlem con il chiaro intento di scongiurare
ogni disagio. La richiesta fu ben accolta anche dal Dundalk, a testimonianza
degli ottimi rapporti esistenti tra i due club. Il Dundalk lamentava uno scarso
momento di forma in campionato e riponeva poche speranze di superare quel turno
preliminare. Non fu così. Ed, infatti, di fronte a poco più di 2.000 spettatori
il Dundalk vinse per 2-0, imponendosi con una doppietta di Cathal Muckian.
McLaughlin, il tecnico del Dundalk, affermò candidamente che quello: “Era il momento di maggior orgoglio della
sua carriera”. Quel Dundalk avanzò fino al secondo turno, dove venne
eliminato dal Celtic, perdendo 3-2 a Glasgow e pareggiando 0-0 in casa.
Nell’edizione della Coppa dei Campioni del
1984/85, comunque, un altro confronto incrociato tra club delle due Irlanda
passò alla storia per i pesanti troubles
che si registrarono. Ancora una volta fu protagonista il Linfield con i suoi
tifosi, questa volta di fronte allo Shamrock Rovers. A Belfast le due squadre
non andarono oltre un pareggio a reti inviolate, mentre a Dublino l’1-1 finale
favorì i blues per effetto del gol
segnato in trasferta. Ma la sfida passò alle cronache più per le intemperanze
dei tifosi che per la partita stessa. Il
The Irish Time sottolineò le gravi
intemperanze e la definita chiusura all’idea di una lega calcistica irlandese
unica. I 200 supporters al seguito del Linfield crearono gravi problemi in quel
di Dublino. Ma quelli dello Shamrock a loro volta non erano potuti andare a
Belfast, fermati da un provvedimento del loro stesso club. Ma gli stessi tifosi
dello Shamrock molti anni più tardi sulla loro fanzine, Glenmalure Gazzette, sottolinearono la grande validità e
compattezza che fu dei tifosi del Linfield. Oltretutto quegli incidenti a
Dublino furono preceduti da altri nella stessa capitale il 18 settembre ’84 per il match di Coppa
UEFA tra il Bohemians ed i Glasgow Rangers, squadra supportata da molti tifosi
nella stessa Irlanda. Match vinto per 3-2 dalla squadra locale, ma con
conseguente devastazione del Dalymount Park. I tifosi dei Rangers si erano
presentati in 3.000, di cui molti dei quali provenivano dall’Irlanda del Nord.
Al paesaggio del confine, nei pressi di Dundalk il convoglio era stato
attaccato dai supporters locali, poi la guerriglia si era estesa soprattutto
nello stadio, in particolar modo al termine del primo tempo. Ma gli incidenti
come nell’Eire così come nell’Irlanda del Nord in quegli anni non erano una
rarità e nella semifinale di Coppa dell’Eire nel 1986 ne successero di pesanti
anche per St. Patrck’s-Waterford United. Come dire che i troubles sconfinavano spesso su un campo di calcio e le loro strade
adiacenti.
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