giovedì 23 giugno 2016

Dundalk-Linfield ed altri troubles

Dundalk-Linfield
 Il primo dei qualifiyng round dell’Europa League edizione 2016/2017 fa spiccare subito nel suo tabellone lo scontro tra due squadre irlandesi e cioè rappresentanti delle federazioni calcistiche dell’Eire e dell’Irlanda del Nord. Il Linfield infatti affronterà in un doppio confronto il Cork City. Una sfida che probabilmente rappresenterà anche un problema di ordine pubblico o quantomeno di forte attrito tra le tifoserie. Vincenzo Paliotto nel suo Football Fans ha tracciato questo racconto che ci riporta alla mente altre sfide europee tra club delle due Irlande.
In due occasioni in particolare le squadre dell’Eire e dell’Irlanda del Nord si sono affrontate in un tabellone delle coppe europee e, malgrado i notevoli appelli al fine di evitare episodi di violenza, questi buoni propositi sono stati decisamente disattesi. Anche perché tra Belfast e Dublino i disordini si identificano con un termine in particolare, i troubles, che hanno segnato la storia dei due paesi nell’interminabile conflitto con gli inglesi all’interno di una tensione religiosa tra le più complicate della storia. Nel 1979/80 il Dundalk ed il Linfield furono accoppiate beffardamente dal sorteggio ad affrontarsi nel turno preliminare della Coppa dei Campioni. Il doppio confronto capitò però in un momento estremamente delicato per la politica dell’Ulster. Infatti, in quelle settimane era stato assassinato Earl Mountbattan a Sligo e ben 17 soldati inglesi erano stati uccisi a Warrenpoint. Insomma nulla di buono si poteva presagire in vista del primo confronto che si sarebbe giocato ad Oriel Park, sul campo della matricola Dundalk, prima squadra dell’Eire non di Dublino a vincere il campionato, ma complessivamente vincitore di ben 10 titoli nazionali. I troubles, comunque, non furono scongiurati. Già sulla strada che portava da Belfast a Dundalk 12 tifosi del Linfield furono arrestati dopo una rissa in un pub a Carickamon, mentre un altro pub fu chiuso in tempo a Banbridge prima di essere preso d’assalto. Ma il peggio si verificò quando i 60 pullman carichi di tifosi del Linfield arrivarono a Dundalk, dove furono accolti da lanci di pietre ed assalti agli stessi bus. I sostenitori del Dundalk nell’occasione furono ben spalleggiati da quelli del Cliftonville, desiderosi di tirare un agguato agli eterni nemici del Linfield. Così come sottolineò sia il National Press che l’Ulster Newsletter. La partita in un clima di enormi tensioni finì 1-1, con gol di Devine per i padroni di casa e di Feeney per gli ospiti. Per la gara di ritorno si sconsigliò in più direzioni l’approdo a Belfast. Il clima sarebbe stato ancora più infernale e pericoloso e lo stesso Linfield propose di andare a giocare in Olanda, sul campo dell’Haarlem con il chiaro intento di scongiurare ogni disagio. La richiesta fu ben accolta anche dal Dundalk, a testimonianza degli ottimi rapporti esistenti tra i due club. Il Dundalk lamentava uno scarso momento di forma in campionato e riponeva poche speranze di superare quel turno preliminare. Non fu così. Ed, infatti, di fronte a poco più di 2.000 spettatori il Dundalk vinse per 2-0, imponendosi con una doppietta di Cathal Muckian. McLaughlin, il tecnico del Dundalk, affermò candidamente che quello: “Era il momento di maggior orgoglio della sua carriera”. Quel Dundalk avanzò fino al secondo turno, dove venne eliminato dal Celtic, perdendo 3-2 a Glasgow e pareggiando 0-0 in casa.
 Nell’edizione della Coppa dei Campioni del 1984/85, comunque, un altro confronto incrociato tra club delle due Irlanda passò alla storia per i pesanti troubles che si registrarono. Ancora una volta fu protagonista il Linfield con i suoi tifosi, questa volta di fronte allo Shamrock Rovers. A Belfast le due squadre non andarono oltre un pareggio a reti inviolate, mentre a Dublino l’1-1 finale favorì i blues per effetto del gol segnato in trasferta. Ma la sfida passò alle cronache più per le intemperanze dei tifosi che per la partita stessa.  Il The Irish Time sottolineò le gravi intemperanze e la definita chiusura all’idea di una lega calcistica irlandese unica. I 200 supporters al seguito del Linfield crearono gravi problemi in quel di Dublino. Ma quelli dello Shamrock a loro volta non erano potuti andare a Belfast, fermati da un provvedimento del loro stesso club. Ma gli stessi tifosi dello Shamrock molti anni più tardi sulla loro fanzine, Glenmalure Gazzette, sottolinearono la grande validità e compattezza che fu dei tifosi del Linfield. Oltretutto quegli incidenti a Dublino furono preceduti da altri nella stessa capitale  il 18 settembre ’84 per il match di Coppa UEFA tra il Bohemians ed i Glasgow Rangers, squadra supportata da molti tifosi nella stessa Irlanda. Match vinto per 3-2 dalla squadra locale, ma con conseguente devastazione del Dalymount Park. I tifosi dei Rangers si erano presentati in 3.000, di cui molti dei quali provenivano dall’Irlanda del Nord. Al paesaggio del confine, nei pressi di Dundalk il convoglio era stato attaccato dai supporters locali, poi la guerriglia si era estesa soprattutto nello stadio, in particolar modo al termine del primo tempo. Ma gli incidenti come nell’Eire così come nell’Irlanda del Nord in quegli anni non erano una rarità e nella semifinale di Coppa dell’Eire nel 1986 ne successero di pesanti anche per St. Patrck’s-Waterford United. Come dire che i troubles sconfinavano spesso su un campo di calcio e le loro strade adiacenti.


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