La
redazione della prestigiosa rete televisiva Eurosport segnala in questo
articolo i migliori libri sportivi da regalare nel periodo natalizio. Grande
soddisfazione per la segnalazione in tal caso di Stasi Football Club di
Vincenzo Paliotto e di Local Derbies in UK di Pajaro e Graino, entrambi editi
dalla Urbone Publishing.
Dal
"Codice Del Piero"
a "Herr Pepp", passando per l'inchiesta su Lance Armstrong e
l'autobiografia di Paolo Bertolucci: il periodo natalizio non è mai stato così
ricco di libri sportivi da regalare ad amici e parenti
"Omertà" di Andrew Jennings (Rizzoli)
Un’inchiesta
giornalistica di altissimo livello, quella che ha portato all’esplosione dello
scandalo FIFA degli ultimi mesi. Un lavoro iniziato più di dieci anni fa dal
giornalista inglese Andrew Jennings che, finalmente, è stato premiato
dall’inchiesta coordinata dall’FBI a partire proprio dalle informazioni da lui
raccolte. Un libro determinante per capire come ha lavorato il governo del
calcio internazionale sin dai tempi di Joao Havelange, un testo fondamentale
per tutti gli addetti ai lavori e gli appassionati. Con un tocco molto
britannico nella scrittura, che aggiunge ironia a un tema altrimenti piuttosto
pesante. (Mattia Fontana)
"Stasi Football Club - Il calcio al di là del muro" di
Vincenzo Paliotto (Urbone Publishing)
Il calcio al
tempo del regime. La DDR ha da sempre considerato centrale il ruolo dello sport
all'interno della propria filosofia: atletica leggera e sport olimpici su
tutti, ma anche il pallone si è ritagliato una fetta di interesse non
indifferente all'interno del regime "al di là del muro". Vincenzo Paliotto,
partendo dalla drammatica storia di Lutz Eigendorf, giocatore della Dinamo Berlino
(uno dei primi a passare oltre il famoso muro) traccia un profilo di quella che
era la dura vita degli sportivi ai tempi della polizia segreta, che tutto vedeva
e tutto teneva sotto controllo. Senza lesinare sul doping, altro tema centrale
del tempo, e la spasmodica ricerca di una perfezione così lontana dai concetti
di sport che noi tutti conosciamo e condividiamo. Da quando il muro è caduto le
differenze tra Ovest e Est si stanno elidendo, anche se c'è ancora tanta strada
da fare. (Davide Bighiani)
"Il secondo tempo" di Roy Keane e Roddy Doyle
(Guanda)
Un mito della
Premier League di qualche tempo fa torna a misurarsi con la dimensione
autobiografica. Ma se la prima volta diede scandalo per la rivelazione sul
tackle che mise fine alla carriera di Haaland, ora ci racconta la parte finale
della sua carriera. Tutto ciò che accadde dopo quel giorno, dalla traumatica
rottura con Sir Alex Ferguson
alle prime esperienze manageriali. Una nuova vita sempre affrontata di petto, a
muso duro e con l’indubbia schiettezza di un personaggio unico. Lo ritroveremo
all’Europeo con la sua Irlanda, intanto possiamo leggere qualcosa di lui.
Sappiate che non è da tutti poter raccontarsi con l’aiuto di una penna come
quella di Roddy Doyle… (MF)
"Herr Pep" di Martì
Perarnau (Libreria dello Sport)
L’avventura di Guardiola
a Monaco
di Baviera è arrivata al capolinea, ma forse proprio per questo il testo del
giornalista che ha avuto la possibilità di seguire il primo anno del catalano
in Baviera merita di essere letto con attenzione. Un testo monumentale, che ci
porta nei meandri della mente illuminata di uno degli allenatori più
affascinanti degli ultimi cinquant’anni di calcio. Grazie a questo libro, molto
dettagliato ma al tempo stesso scorrevole e intrigante, riusciremo a capire
qualcosa di più delle scelte di Guardiola e avvicinarsi alla sua apparentemente
inarrivabile grandezza. Uno dei libri più belli degli ultimi anni. (MF)
"Io sono il pallone" di Angelo
Benedicto Sormani (Ultra Edizioni)
La leggenda del
calcio brasiliano e italiano racconta per la prima volta i suoi trascorsi sui
campi italiani e internazionali. Un racconto d’altri tempi, intriso di una
sensibilità e di una sana nostalgia che non potrà che fare piacere a chi ha
vissuto quell’epoca gloriosa ed è desideroso di tramandarla ai posteri. (MF)
"Quando sarai grande" di Valentina Diouf (Mondadori)
Uno dei
personaggi sportivi più importanti del 2015 si racconta per la prima volta. Non
un’autobiografia canonica per la pallavolista ventenne, ma la cronaca di un
percorso di crescita che l’ha portata a essere una delle stelle dello sport
italiano. Una ragazza che, a 15 anni, ha lasciato la famiglia per inseguire un
sogno sfidando una montagna di pregiudizi. Toccante e fortemente consigliato ai
più giovani. (MF)
"Local Derbies in the UK - Derby e rivalità nella terra di
Sua Maestà" di Indro Pajaro e Luca Garino (Urbone Publishing)
Perché i tifosi
di Liverpool
e Manchester
United non si possono vedere? Perché quelli di Derby County
e Nottingham Forest sono pronti a sguainare le armi se si ritrovano a camminare
sulla stessa strada? Questo ed altro ci spiegano Indro Pajaro e Luca Garino in
un volume che sviscera a fondo alcune delle rivalità calcistiche più accese che
accendono gli animi degli appassionati di calcio su suolo inglese. Non solo,
gli autori scavano ancora più in profondità, illustrandoci le origini delle
squadre trattate, con tanto di ABC su loghi e maglie, riuscendo a soddisfare le
curiosità dei più attenti osservatori del calcio "Made in Uk".
Politica, religione, sociale, economia: la radice di una rivalità può arrivare
davvero da lontano. Ma spesso si spiega in un concetto, quello di "Support
your local team", che racchiude da solo tanti significati. Tutti spiegati
in maniera egregia in 20 tappe tra il sogno e la realtà. (DB)
"Ghiaccio, Acciaio, Anima" di Armin Zoeggeler
(Mondadori)
Il modo
migliore per capire dove è nata una leggenda, uno dei monumenti dello sport
italiano che racconta tutto il proprio percorso professionale dagli esordi fino
all’Olimpiade di Sochi 2014. Ghiaccio, acciaio, anima. E una tenacia senza
uguali. (MF)
"Codice Del Piero" di Roberto Piga (Mondadori)
È possibile imitare
un campione? Tecnicamente forse no, ma in quanto ad approccio psicologico al
gioco sì. Lo spiega benissimo il libro scritto dal professore che lo ha
accompagnato per quattordici anni di carriera. Un esperto di metodologia del
lavoro muscolare che ha inciso parecchio sull’approccio di Del Piero al calcio.
(MF)
Pasta Kid di Paolo Bertolucci: (Ultra Edizioni)
Paolo
Bertolucci il suo libro l’ha scritto così, con un compagno di doppio - il
giornalista e scrittore Lucio
Biancatelli - e la stessa elegante noncuranza di quando giocava a tennis:
freddo e garbato, «braccio d’oro e fisico di merda», cit. "Il signor
Belardinelli” suo allenatore. Così, se si parla di cibo, le lettere diventano
corsive e la scrittura un elzeviro; quando invece c’è Adriano Panatta, con la
sua necessaria onnipresenza nelle pagine di Pasta Kid, la penna scivola
sottile tra i ricordi di quegli anni formidabili. L’epoca della fine bellezza
del tennis negli anni Settanta, «Quella danza elegante e composta ed estrosa
che, mentre avviava a diventare sport professionistico, svelava ancora la sua
diretta discendenza dall’antico gioco che praticavano Tilden e la Lenglen»
(Edoardo Nesi). L’epoca di Formia in cui Bertolucci, ospite della Federazione
Italiana di Atletica Leggera, cresce fra Pietro Mennea, Sara Simeoni e Maria
Stella Masocco, primatista italiana di lancio del peso e del disco, oggi mamma
di Gianluigi Buffon.
L’epoca dell’amicizia vera e “possibile” con Borg, Vilas, Gerulaitis, Nastase e
dell’ammirazione per il giovane McEnroe. L’epoca aurea del tennis nostrano e di
quel glorioso 1976 in cui l’Italia vince l’unica Coppa Davis
della sua storia a Santiago del Cile - indossando la maglia rossa contro la
dittatura di Augusto
Pinochet, nel libro si scopre qualche altro retroscena… - e Panatta trionfa a Roma
e al Roland
Garros. Già, Panatta, compagno di doppio e di vita, anzi della dolce vita
romana con Califano, Renato Zero e Loredana Bertè, dei rotocalchi, della
celebrità e delle donne fra punti diretti… E colpi “di rimbalzo”: «Ci misero in
camera insieme e lì ho iniziato a sopportarlo»; «Quella merda di Panatta, con
il suo spirito tra il sadico e il goliardico»; «Tranquillo e pacato dovevo
esserlo per forza per poter giocare il doppio con Panatta. Parlava sempre, e io
dovevo far finta di ascoltarlo, tenerlo a bada e svolgere anche il mio
compito». Uscivano da quel rettangolo di gioco che sembrava delimitare tutta la
loro vita e dopo Adriano, che nel 2009 ha scritto Più dritti che rovesci,
tocca a Pasta Kid guardare al passato non per compiacenza, ma per
raccontare «Un mondo molto diverso da quello del professionismo sportivo del
Ventunesimo secolo». Biancatelli scrive che «Quando vedevi questo rovescio che
partiva a tutto braccio era uno spettacolo», come una rivelazione per
lui, arrivato allo sport quasi per caso. Meno sorprendente per noi, che non
abbiamo visto Bertolucci giocare, ma acquisiamo quando commenta in tele o sul
giornale, scoprire che il polso l’ha adattato dai campi di tennis al mestiere
della scrittura. (Fabio
Disingrini)
The Program di David Walsh
(Sperling & Kupfer)
Gli
appassionati del genere non possono farsi scappare questo testo, che di fatto è
la sceneggiatura che su cui poggia The Program, il film di Stephen
Frears. Il libro altro non è che il racconto della vita del texano, dove le
emozioni, poche per la verità, lasciano il posto al susseguirsi dettagliato dei
fatti. Walsh spiega bene la sete di vittoria di Armstrong e il suo ricorrere
all’imbroglio (doping) pur di raggiungere il risultato prefissato. Da
consigliare per chi ha voglia di approfondire l’argomento, ma per gli amanti
del ciclismo, leggere queste pagine, sarà l’ennesima pugnalata al cuore. (AT)
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