di Vincenzo Paliotto

Il
crollo della Stella Rossa.
La sconfitta più clamorosa è venuta dal Marakanà di Belgrado con la Stella
Rossa battuta a domicilio dai kazaki del Kairat Almaty, in gol con l’ivoriano
Gohu e Kunatayev. I serbi sono stati penalizzati dall’espulsione dopo appena
tre minuti di Pavlicevic, che ha ovviamente segnato le sorti dell’incontro.
L’Aberdeen dal suo canto non è andato oltre l’1-1 in macedonia contro lo
Shkendija, pur essendo passato in vantaggio per primo con McGinn, ma gli
scozzesi hanno palesato le loro difficoltà. E’ andata meglio all’Hajduk Spalato
che ha pareggiato per 1-1 in Estonia ed al Ferencvaros con lo stesso punteggio
in casa degli olandesi a Deventer contro
il Go Ahead Eagles.
Male
gli italiani. Non c’erano
italiane in campo, ma italiani si ed è andata male sia a Damiano Tommasi che a
Fabrizio Miccoli. Il primo (Presidente anche dell’Associazione Italiana
Calciatori) è tornato in campo a 41 anni con i sanmarinesi de La Fiorita,
battuti però sonoramente dal Vaduz, la migliore squadra del Liechtenstein. Ha
giocato, invece, poco Miccoli nelle file dei maltesi del Birkirkara, incapace
di battere in casa i lituani dell’Ulisses.
I
più antichi. Il Newton,
compagine gallese fondata nel 1875, è la squadra con la data di nascita più
antica ai nastri di partenza della competizione ed ha battuto per 2-1 il
Valletta tra le mura amiche. Spera ovviamente in una clamorosa qualificazione.
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