giovedì 25 settembre 2014

Il campionato più bello del mondo- La vittoria inutile del Milan


Gol di Jordan a Cesena
 Mai come in quella occasione la vittoria risultò decisamente inutile ed amara. Era il 16 maggio del 1982 ed il Milan si giocava le residue speranze di salvezza per non retrocedere in Serie B nel vecchio Manuzzi di Cesena. I rossoneri dovevano a tutti i costi vincere e quindi auspicarsi i contemporanei scivoloni del Cagliari in casa contro la Fiorentina e del Genoa a Napoli.

 La partita in Romagna, ad ogni modo, prese però decisamente una brutta piega. Il Milan rivelò ancora una volta i suoi limiti, che si aggiunsero alla grande apprensione che aveva preceduto quella partita. Timore dettato soprattutto dalla paura di retrocedere. Il Cesena chiuse la prima frazione di gioco in vantaggio con un gol di Oliviero Garlini al 62’ e all’inizio della ripresa raddoppiò con Adriano Piraccini. Il Milan pareva ormai tramortito, inerme di fronte al destino ormai segnato di quella stagione. Ma i rossoneri di Galbiati vissero però un autentico quarto d’ora di assoluta gloria e follia calcistica, realizzando dal 67’ all’81’ ben tre gol di fila con lo scozzese Joe jordan, con Francesco Romano e con “Dustin” Antonelli. I meneghini si abbracciarono al termine di qual match rocambolesco che significava la salvezza.

 Ma qualche notizia doveva ancora arrivare via radio. Infatti, il Cagliari era salvo, avendo fermato in casa la Fiorentina, ma al San Paolo la partita era cominciata in ritardo ed il Napoli conduceva per 2-1. Dopo il vantaggio di Briaschi, Criscimanni e Musella avevano capovolto il risultato. I tifosi del Grifone erano in lacrime e disperati, quando a pochi minuti dalla fine nacque una delle amicizie più durature del calcio italiano. Un gemellaggio di grande solidità, quando i tifosi della curva del Napoli andarono a confortare i genoani e convinsero al contempo Castellini a dare una mano ai rossoblu. Fu così che il barbudo Faccenda a cinque dal termine sugli sviluppi di un corner siglò il 2-2, che diede la salvezza al Genoa e condannò il Milan alla seconda retrocessione della sua storia.

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