Il Qarabag FK e il logo che ne raffigura i famosi cavalli di quella regione |
Forse mai tante vittime illustri sono cadute
in una sola notte di Europa League. Ma i play-off della seconda manifestazione
continentale per club hanno regalato delle sorprese senza dubbio inattese. Il risultato più a sensazione è arrivato dall’Olanda,
dove il Twente Enschede, fermato tra le mura amiche con un pareggio, ha
consentito al Qarabag FK di approdare per la prima volta in assoluto alla fase
a gironi della competizione. Prima volta in assoluto anche per una squadra
azera. Quindi, i ciprioti dell’Apollon Limassol sono andati ad eliminare a
domicilio i russi della Lokomotiv Mosca, l’Astra Giurgiu ha condannato il
Lione, l’HJK Helsinki il Rapid Vienna, mentre hanno valicato la soglia dei
play-off per la prima volta anche i greci dell’Asteras Tripoli, così come i
bielorussi della Dinamo Minsk. I russi dell’FK Krasnodar, alla loro prima
partecipazione nella storia, hanno invece eliminato con tre gol nel finale di
gara la ben più accreditata Real Sociedad. Il St. Etienne ha eliminato il
Karabukspor soltanto con i tiri dagli undici metri. Come il Rio Ave, che h
avuto la meglio sul più esperto Elfsborg.
Il sogno del Qarabag. Tuttavia, nessun risultato rimane tanto
sorprendente come quello del Qarabag FK, che ha avuto la meglio sul Twente,
squadra con una certa esperienza in Europa, addirittura finalista in Coppa UEFA
nel 1975. Quello degli azeri è oltretutto un exploit storico-politico
particolare, appartenendo il club alla comunità del Nagorno-Qarabag, dilaniato
da un conflitto annoso e sanguinoso, che a sua volta ha influito non poco sulle
sorti dello stesso club. Nel 1993 infatti il Qarabag dovette emigrare da
Agdham, città caduta sotto il controllo militare armeno, per giocare a Baku,
proprio mentre il suo allenatore Bagirov era tra le vittime del conflitto.
Oltretutto, nonostante queste enormi difficoltà, nel 1999 fu la prima squadra
azera a vincere in Europa contro il Maccabi Haifa. L’entusiasmo in Azerbaigian
sarà altissimo, dopo questo ulteriore risultato di prestigio, che accresce l’attesa
in vista anche dell’Inter, in un girone che comprende anche il Dnipro ed il
St.Etienne. Quattro brasiliani ed un olandese in rosa deliziano il pubblico
azero della squadra più a est della manifestazione.
Apollon Limassol |
Il
Dio Apollon. Non è stato senza dubbio da meno neanche l’exploit dell’Apollon
Limassol, che sembrava condannato dopo l’1-1 conseguito sul terreno amico. I
ciprioti, invece, hanno sbancato Mosca con un leggendario 4-1, qualificandosi
per la seconda volta nella loro storia alla fase a gironi dell’Europa League.
Risultato sfumato d’altro canto allo scadere per i connazionali dell’Omonia,
battuti da un gol di Samba, che ha siglato il 2-1 esterno in favore della
Dynamo Mosca, dopo il 2-2 dell’andata che avrebbe qualificato i ciprioti. L’Apollon,
fondato nel 1953, è noto ai tifosi locali come il club dei fugitives, in quanto alcuni giocatori dell’AEL, altro club di
Limassol nato però nel 1930, trovarono riparo in questa squadra al momento
della sua creazione.
Exploit finnico. L’HJK Helsinki è il maggior club del
calcio finlandese con ben 26 titoli nazionali vinti ed è l’unica squadra ad
essersi qualificata a una fase a gironi delle coppe europee. Nel ’99 si qualificò
per i giorni della Champions League ai danni dei francesi del Metz. Questa
volta è toccato al Rapid Vienna. Hanno di cosa esaltarsi i finnici, considerati
i loro isolati exploit continentali. Nel 1986 il Kuusisy Lahti arrivò ai quarti
in Coppa dei campioni, ma anche quello fu un caso isolato. L'HJK è la squadra più a nord al momento in Europa League.
Il capocannoniere. Il tiratore scelto della
manifestazione fino a questo momento è Adam Rooney dell’Aberdeen con 6 reti, ma
gli scozesi sono già fuori dai giochi. Nutrono al momento, quindi, buone
speranze Branimir Hrgota del Borussia Moenchengladbach con 5 reti e lo svedese
del Panathinaikos Marcus Berg con 4, ma ci sarà ancora tanto da giocare.
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