martedì 15 aprile 2014

You'll never walk alone, Gerrard, il Liverpool e le altre


 
Sarà un weekend difficilmente da raccontare nei singoli dettagli quest’ultimo appena vissuto calcisticamente in Gran Bretagna. Non si potevano concentrare un maggior numero di emozioni in una due giorni di calcio così entusiasmante. Soltanto nello United Kingdom si assistono a delle cose del genere e cioè che una squadra di League One, cioè della nostra Prima Divisione di Lega Pro, lo Sheffield United in semifinale faccia sudare a Wembley, dinanzi a quasi 80.000 spettatori, le proverbiali sette camicie all’Hull City per approdare alla grande finale. Lo Sheffield United ha cullato almeno per un tempo il sogno di andare a giocarsi la finale di FA Cup contro l’Arsenal, fino a quando la differenza di categoria si è fatta sentire al culmine di 90’ di gioco comunque da spettacolo. Gli stessi gunners il giorno prima hanno faticato lungamente per avere ragione del Wigan Athletic, squadra detentrice del trofeo ma che milita in Championship, cioè in Serie B. Wenger e soci sono passati soltanto con i calci di rigore.

 Anche la FA Cup scozzese ha registrato dal suo canto un’evoluzione delle semifinali a dir poco affascinante. Il Dundee United ha avuto ragione per 3-1 dei Rangers Glasgow, approdando ad una finale dopo tanto tempo. Gli arancioni hanno sconfitto i Rangers, freschi di promozione in cadetteria dopo il fallimento, che hanno provato quasi subito a risalire la china. Tuttavia, il Dundee United giocherà la finale contro il Saint Johnstone Perth, squadra che pur fondata nel 1884, giocherà per la prima volta una finale di Coppa di Scozia.

 Tuttavia, le emozioni inarrivabili sono sopraggiunte ancora una volta dal Liverpool. Ad Anfield Road pubblico e giocatori hanno vissuto una giornata leggendaria. Il Liverpool, nel cui palmarès il titolo di Campione d’Inghilterra manca dal 1989, ha sconfitto in un match bellissimo 3-2 il Manchester City, con prodezza conclusiva di Coutinho, troppo presto ripudiato dall’Inter. In una giornata in cui tra l’altro si rendeva omaggio alle 96 vittime, tifosi del Liverpool, che nel 1989 persero la vita ad Hillsbrough prima della semifinale di FA Cup tra i reds ed il Nottingham Forest. Vittime per le quali il governo inglese aveva addebitato le colpe agli hooligans, poi col tempo scagionati. La stessa Margaret Thatcher aveva fatto in modo che la polizia inglese si mettesse a modificare oltre 150 testimonianze per sviare le indagini. Ma almeno quei tifosi rimarranno sempre nel Memoriale del Liverpool. Il più emozionato ed in lacrime era Steve Gerrard, campione inarrivabile, che ha dedicato la vittoria a suo cugino, che nel 1989 persa la vita in quella tragedia quando aveva soltanto 10 anni. YOU’ll NEVER WALK ALONE.

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