Il Feyenoord Rotterdam 1973/74 |
Dopo il successo nella Coppa dei Campioni nel
1970, prima vittoria assoluta per gli olandesi in campo internazionale, il
Feyenoord Rotterdam non era riuscito a ripetersi brillantemente nelle sue
successive partecipazioni europee. Nel 70/71 era stato eliminato in Coppa dei
Campioni addirittura al primo turno dai rumeni dell’ UT Arad con due pareggi e
nella stagione successiva dal Benfica, mentre nel 72/73 in Coppa UEFA era stato
estromesso al secondo turno dall’ OFK Belgrado. Ad ogni modo, nella stagione
del 73/74 l’undici di Rotterdam si presentò ai nastri di partenza della Coppa
UEFA con intenzioni ben più bellicose. I biancorossi eliminarono nei primi due
turni gli svedesi dell’ Osters Vaxjo e i polacchi del Guardia Varsavia, mentre
nel terzo turno incrociavano in un derby con i cugini belgi le ambizioni dello
Standard Liegi. Dopo il 3-1 rimediato in Belgio, il Feyenoord ribaltò il
risultato al De Kuip, grazie ad i gol di Lex Schoenmaker e Wim Van Hanegem. Da
lì il Feyenoord iniziò la propria corsa verso la finale. Nei quarti, infatti,
aggirò senza non poca fatica l’ostacolo presentato dai polacchi del Ruch
Chorzow. Dopo l’ 1-1 in
Polonia, gli olandesi prevalsero in casa per 3-1 dopo i tempi supplementari. I
gol decisivi furono di De Jong e ancora di Schoenmaker, autore di una
doppietta. In semifinale, invece, fu la volta dello Stoccarda, superato per 2-1
al De Kuip e fermato sul 2-2 in
casa, con ancora Schoenmaker sugli scudi. Il Feyenoord approdava quindi alla
sua seconda finale europea a distanza di quattro anni, confermando oltretutto
il momento decisamente positivo del calcio olandese. L’exploit europeo del Feyenoord
non era comunque casuale, in quanto la squadra di Rotterdam si stava
aggiudicando anche il titolo dell’Eredivisie, precedendo di sole due lunghezze
in graduatoria l’irriducibile Twente.
Irriducibili Spurs. In finale
il Feyenoord avrebbe trovato un difficile cliente quale il Tottenham Hotspur,
da tre anni ormai protagonista in Coppa UEFA. La squadra londinese aveva disputato
un bellissimo torneo, strapazzando il Grasshoppers Zurigo, l’Aberdeen e la Dinamo Tblisi anche con
punteggi larghi. Completarono il proprio cammino infierendo poi sul Colonia ed
il Lokomotive Lipsia. Particolarmente bella fu la sfida contro il Colonia. E il
Tottenham, dopo aver vinto 2-1
in Germania, si impose a White Hart Lane con un netto
3-0, con due gol di Chivers ed uno di Coates. I bianchi di Londra, quindi,
passarono anche a Lipsia per 2-1, con marcature di Peters e McGrath, replicando
tra le mura amiche con un eloquente 2-0, reti di McGrath e Chivers. Per cui il
Tottenham Hotspur si presentava alla doppia finale con i favori del pronostico.
Cuore gregario. Grande
protagonista di questa edizione della Coppa UEFA fu sicuramente il centravanti
del Feyenoord Lex Schoenmaker, che trascinò praticamente la propria squadra nel
corso del torneo, laureandosi anche capocannoniere con 9 centri. La performance
di Schoenmaker fu particolarmente apprezzata anche perché questo giocatore non
sempre rientrava nei nomi di primissima scelta del calcio orange. In quegli
anni la nazionale olandese nel reparto offensivo vantava nomi del calibro di
Cruyff, Rensenbrink e Rep e quindi Schoenmaker si esaltò soprattutto con la
maglia del suo club. Cresciuto nel Den Haag, andò poi a difendere i colori del
club di Rotterdam per diverse stagioni, totalizzando 144 gol in campionato e
ben 25 nelle competizioni continentali. Non aveva caratteristiche proprie da
primadonna, ma uno spirito da gregario e da sacrificio, che permisero al suo
Feyenoord di alzare al cielo la Coppa UEFA.
Decadenza spagnola. Completamente
fallimentare si rivelò, invece, il bilancio delle squadre spagnole in questa
edizione della Coppa UEFA. In effetti il calcio iberico stava attraversando un
periodo di decadenza a livello di club, dopo che negli Anni Sessanta aveva
quasi dominato il palcoscenico in Coppa dei Campioni ed in Coppa delle Fiere.
Delle tre rappresentanti provenienti dalla Spagna nessuna riuscì a superare
neanche il primo turno. Il Real Madrid fu estromesso dall’emergente Ipswich
Town, vittorioso a Portman Road grazie ad una autorete di Rubian e riuscendo
poi ad impattare a reti inviolate al Bernabeu. Il Barcelona dal suo canto fu
pesantemente battuto per 3-0 a
Nizza e al Camp Nou raccolse soltanto un 2-0 a proprio favore. L’altra squadra catalana
l’Espanol fu messa in grossa difficoltà dagli ostici belgi dell’ RWDM
Molenbeek, che vinsero sia all’andata che al ritorno.
Finale palpitante. La
doppia finale divenne comunque molto attesa, in quanto il Tottenham pareva
partire con i favori del pronostico, mentre il Feyenoord si presentava come un
avversario solido e difficilmente battibile. Questa ultima impressione fu
confermata in pieno quando gli olandesi si presentarono il 21 maggio a White
Hart Lane chiamati a reggere i tambureggianti attacchi degli Spurs. L’estremo
difensore Treytel fu chiamato agli straordinari, ma al 39’ dovette arrendersi
all’incursione vincente di Mike England. Il Feyenoord imbastì una reazione
veemente e al 43’
l’immenso Win Van Hanegem, instancabile mediano dei biancorossi, pareggiò immediatamente.
Il Tottenham riuscì a riportarsi in vantaggio soltanto al 64’ , sfruttando un’autorete di
Van Daele, ancora su un’incursione di England. Tuttavia, mentre il risultato,
seppur esiguo, per i londinesi sembrava acquisito, all’ 85’ Theo De Jong inchiodò il
punteggio sul 2-2 finale, che mortificava e non poco le ambizioni del
Tottenham.
Otto giorni più tardi, infatti, in un De Kuip
di Rotterdam stracolmo di 60000 tifosi, il Feyenoord mise alle corde l’undici
inglese, costringendolo alla resa incondizionata. Sbloccò il punteggio,
infatti, al 43’
il terzino della nazionale d’Olanda Wim Rijsbergen, mentre all’84’ raddoppiò
con un ficcante diagonale il centrocampista esterno Ressel. Mancò in quella
finale la corsa di Van Hanegem, sostituito molto bene però dallo slavo Ramljak,
che aveva vinto in precedenza anche la
Coppa delle Fiere con la Dinamo Zagabria. Tuttavia,
oltre il meritato successo dell’undici di Rotterdam, bisogna annotare per
questa edizione il gravissimo comportamento dei tifosi del Tottenham che
provocarono antipatici incidenti nella loro trasferta al De Kuip. Il
comportamento dei sostenitori degli speroni condizionò ovviamente anche
l’andamento della gara. Il fenomeno degli hooligans si affacciava con
insistenza nelle competizioni europee.
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