sabato 14 dicembre 2013

Il campionato più bello del mondo: Acuto di Aldo Serena


 
 Non era mai stato troppo grande il Torino dopo il fantastico Scudetto conquistato nel 1976. Più volte i granata avevano arrancato quasi a ridosso della zona alta della classifica, ma senza mai incidere più di tanto. Anche due finali di Coppa Italia raggiunte nel 1980, 1981 e 1982 erano andate malamente perse al cospetto della Roma (2 volte) e dell’Inter. Nell’estate dell’84, però, i granata compirono qualche lecito sforzo in sede di calciomercato, portando a casa il cartellino di Leo Junior, brasiliano dal piedino fatato strappato alle lusinghe del Flamengo, come Zico. In molti si accorsero in ritardo che in effetti Junior fu uno degli acquisti più importanti e prestigiosi del calcio italiano dalla riapertura delle frontiere. Il brasiliano, che spesso si abbandonava in legittime lotte contro il razzismo, dispensò numeri d’alta scuola ed alta intensità di manovra. La sfida del Friuli all’altezza della quarta giornata fu decisa con arte carioca ma piedi assolutamente di italici operai. Il mediano Galbiati infatti lanciò con millimetrica precisione in profondità Aldo Serena, che realizzò uno dei suoi rari ma bei gol di piede. Addirittura in morbido pallonetto a scavalcare Brini. L’Udinese reagì ma gli mancava la spinta e l’estro di Zico ed il Toro legittimò la vittoria esterna grazie all’ispirato Junior, che trovava come compagno nell’accoppiata di stranieri dei granata l’austriaco Walter Schachner.

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