venerdì 27 settembre 2013

Europa League 2014, la fase a gironi


 La prima giornata della fase a gironi della nuova edizione della Europa League non ha lesinato sorprese. Il fattore campo non è stato così decisivo così come qualcuno si aspettava. Quasi la metà dei confronti, infatti, è stato ad appannaggio delle squadre che giocavano in trasferta. Non sono mancati tra queste vittorie corsare risultati clamorosi, come il successo dei bulgari del Ludgorets Razgard per 2-0 in casa del PSV Eindhoven, titolata squadra olandese proveniente dalla Champions League. Mentre ha continuato a stupire lo Swansea City, che ha espugnato con un altisonante 3-0 il Mestalla, casa di un Valencia dai grandi successi internazionali.

Il ritorno delle Aquile di Francoforte. Due squadre in particolare comunque sono ritornate almeno parzialmente sulla ribalta internazionale. Due club che possono raccontare di qualche grande stagione europea a loro carico negli Anni Ottanta. L’Eintracht Francoforte, infatti, è tornata in Europa con un successo netto e roboante ai danni dell’ostico Bordeaux. 3 a 0 hanno vinto i tedeschi di Francoforte, grazie ai gol di Kadlec, Ruzic e Kapla. L’Eintracht è una delle squadre più amata di Germania, che però non ha mai avuto il piacere di vincere la Bundesliga. Fondato nel 1899, ha vinto il titolo tedesco nel 1959 e nella stagione successiva ha giocato una memorabile finale di Coppa dei Campioni, purtroppo persa per 7-3 dinanzi al maestoso Real Madrid. Poi una serie di 4 successi nella Coppa di Germania e quindi la prestigiosa affermazione in Coppa UEFA nel 1980 ai danni peraltro dei connazionali e favoriti del Borussia Moenchengladbach. Segnò il gol decisivo il subentrato Fred Schaub. Contribuirono al successo l’eterno Holzenbein, il sudcoreano Cha Bum Kun e Jurgen Pahl e Robert Nachtweich, due tedeschi della DDR che si erano rifugiati all’ovest, sfuggendo alla persecuzione della Stasi. L’Eintracht è un grande club e a seguire la sfida con i francesi erano in 44.000. La prossima sfida sarà in casa dell’Apoel Nicosia.



Orgoglio olandese. Il buon nome del calcio olandese è invece portato avanti in questa occasione dall’Az Alkmaar, club giovane del calcio dei tulipani, ma già in possesso di una grande storia. La ribalta europea esalta e non poco i biancorossi di Alkmaar, cittadina non grande ma dalla elevata tradizione pallonara. Nel 1981 l’AZ fu la prima ed unica squadra ad interrompere il triumvirato dell’Eredivise Ajax, Feyenoord, PSV. Nello stesso anno giocò anche la finale di Coppa UEFA, ma perdendola contro l’Ipswich Town. Era la squadra tra gli altri del gran cannoniere Kees Kist. L’AZ ha vinto di misura in casa del Maccabi Haifa ed il gol decisivo porta la firma del giovane islandese Gudmundsson, pescato nel 2009 dal Breidablik.  Nel suo prossimo impegno l’AZ riceve il PAOK.

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