martedì 5 febbraio 2013

Olanda-Italia, storia di partite, e mozioni e di un cucchiaio


 Anche se dai contenuti principalmente amichevoli come in questo caso, una sfida tra Olanda ed Italia non rappresenta mai una partita come tutte le altre. Il confronto tra azzurri ed orange si identifica oramai come una classica del calcio mondiale, mettendo oltretutto a confronto due distinte filosofie di gioco, quasi sempre totale ed atletica quella degli olandesi, principalmente tattica e del primo non prenderle quella degli italiani. Quello di mercoledì ad Amsterdam oltretutto sarà il 17 confronto tra le due nazionali nel corso della storia, 11esimo per quanto riguarda i confronti amichevoli. La prima volta le due squadre incrociarono le proprie ambizioni in una gara amichevole a Genova terminata 1-1, ma che in cui non mancarono le emozioni.

 Ad ogni modo, il primo confronto di una certa importanza tra italiani ed olandesi si registrò a cavallo del 1974 e del 1975. Le due squadre si contendevano l’accesso alla fase finale della Coppa Europa. L’Olanda era la squadra più ammirata e copiata (molte volte vanamente) del calcio mondiale per le sue teorie del gioco totale, l’Italia invece viveva una fase di rifondazione. A Rotterdam gli orange trionfarono per 3-1 nonostante il vantaggio iniziale di Boninsegna. Infatti segnò Rensenbrink e quindi Cruyff ci castigò due volte nonostante una marcatura arcigna da parte di Oriali. L’Italia poi vinse a Roma con gol di Capello, ma l’Olanda era già qualificata o quasi.


 In verità gli olandesi ci beffarono anche in Argentina nel ’78. Brandts nel tentativo di anticapre Bettega infilò il proprio portiere Schrijvers, ma poi i tulipani specularono sulla presunta miopia di Zoff sui tiri dalla distanza e lo stesso Brandts e quindi Haan sorpreso l’estremo difensore della Juve con cannonate da distanza siderale.

 L’Italia però si prense una clamorosa rivincita il 29 giugno del 2000 proprio ad Amsterdam. Si giocava la semifinale della Coppa Europa. L’Olanda macinò gioco in tutti gli angoli del campo, ma trovò un’Italia praticamente invalicabile in trincea predisposta da Zoff. Il portierone Toldo compì autentici miracoli. Parò un rigore a Frank De Boer, mentre Kluivert ne calciò un altro sul palo. Il risultato ad occhiali non cambiò e si andò ancora ai rigori e questa volta l’Italia vinse, grazie alle parate di Toldo e ad un cucchiaio di Totti. Gli olandesi erano infuriati per il nostro gioco difensivo e per lo sberleffo di Totti a Van der Sar. “Mo glie faccio er cucchiao”, aveva spifferato Totto a Di Biagio prima di avvicinarsi al dischetto del rigore. Poi ci saranno altre sfide ed altri incroci, compresa una vittoria olandese per 3-0 alla Coppa Europa del 2008, ma lo sgarbo di Amsterdam dell’anno 2000 è ancora vivo neglio occhi e nella mente di tanti olandesi.

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