Il Chelsea alza sotto il cielo di Wembley la
settima FA Cup della sua storia, superando in una finale emozionante il
Liverpool di Kenny Dalglish. Anche per la partitissima che valeva l’assegnazione
della Coppa d’Inghilterra i blues di Di Matteo non hanno mutato il loro ferreo
credo tattico: difesa munita dinanzi al portierone Cech, centrocampo con instancabili
maratoneti e soprattutto contropiede. La ricetta tattica che con un po’ di
fortuna ha scompaginato anche i piani del grande Barca è risultata letale anche
per i pur irriducibili reds.
Il Chelsea ha sbloccato il match quasi subito,
all’11’ per l’esattezza, con il brasiliano Ramires abile ad involarsi in
contropiede e a superare un Reina tutt’altro che impeccabile. Quindi, al 51’ i blues hanno raddoppiato grazie ad un
fantastico gol di Drogba su assist di Lampard. L’ivoriano ha dimostrato ancora
una volta di essere in forma strabiliante. Ma il Liverpool non si è arreso e
nella ripresa ha accorciato le distanze con Carroll ed ha successivamente
protestato per un gol-fantasma non visto allo stesso attaccante dei reds. Le proteste di quelli del
Liverpool sono risultate vane e il Chelsea ha portato a casa il trofeo.
Un trionfo per il tecnico Roberto Di Matteo
che da quando ha sostituito Vilas Boas ha dato un volto nuovo e soprattutto
vincente alla sua squadra. L’ex-laziale è d’altra parte il terzo allenatore italiano
della storia ad aver vinto la FA Cup (nel 1997 nel Chelsea aveva vinto da
calciatore e fu il primo italiano), dopo l’exploit di Ancelotti nel 2010 sempre
con il Chelsea e quello di Mancini del 2011 con il Manchester City.
Fischieranno le orecchie e non poco a Vilas Boas. Di Matteo infatti stata
mietendo successi potendo contare soprattutto sulla vecchia guardia del Chelsea
troppo in fretta accantonata dal tecnico portoghese.
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