giovedì 1 marzo 2012

L’Italia fa una figura da pecorella

Cesare Prandelli è un allenatore che stimo personalmente per le sue qualità tecniche e forse ancor di più umane. Ha ripreso i cocci di una Nazionale reduce da una debacle epocale in Sud Africa, cercando di restituirgli dignità e creando qualche buon proposito di ben figurare alla Coppa Europa. Dopo un ottimo inizio, l’ex-allenatore tra le altre della Fiorentina è incappato in qualche passo falso. Se dunque ci può stare la battuta d’arresto, sempre in gara amichevole, contro l’Uruguay, fresco vincitore della Copa America, ha destato un certo malumore perdere a domicilio contro la nazionale degli USA, in quanto colpevolmente o meno riteniamo da sempre gli americani poco avvezzi al gioco del calcio e farci battere a domicilio dagli States non è stata proprio una gran bella cosa. Anche se gli statunitensi possono certificare in quello che loro chiamano soccer dei progressi enormi e forse impensabili. Lo stesso CT degli americani Jurgen Klinsmann, una nostra vecchia e piacevole conoscenza, ha comunque minimizzato sulla loro vittoria, assicurando che in ogni caso l’Italia è un’ottima squadra e che Prandelli è pur sempre un grande allenatore. Insomma una brutta figura, ma arrivata comunque in gara amichevole in un periodo in cui il calendario del calcio europeo è fin troppo oberato di appuntamenti. In sostanza una gara che con i dovuti insegnamenti si può archiviare. Ma l’Italia vista contro gli USA ha fatto una figura da pecorella o meno? Questa è una domanda a cui si potrà rispondere soltanto nel momento in cui l’Italia parlerà di partite vere nel quadro dell’imminente inizio della Coppa Europa. Forse l’opinione pubblica e i mass media italiani sono per una volta più distratti da altre cose che dal calcio, come un’altra nave della Costa Crociere che lamenta una sventura, fortunatamente finita bene questa volta, e sulle parole dell’operaio Marco Bruno da Giaveno che ha cercato di provocare un carabiniere nel corso della violenta manifestazione NO-TAV in Val di Susa con toni come dire da pecorella. Il video del manifestante che provoca il militare e la calma e la compostezza di quest’ultimo ha fatto il giro del web e dei giornali. Un ottimo bigliettino da visita per sostenere che la ragione dei NO-TAV può anche andare a farsi benedire. Mentre qualcuno intanto scomoda in maniera anche distorta Pier Paolo Pasolini. Forse è meglio non dire che il governo italiano questa TAV la deve portare avanti per forza di cose per una cambiale di svariati milioni di euro che dovrà pagare.

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