mercoledì 29 febbraio 2012

Sotto due bandiere: Reynald Pedros

di Vincenzo Paliotto (tratto da Napolissimo n. 8)

 A partire dalla metà degli Anni Novanta molti calciatori del Napoli, tra i più titolati e rappresentativi, finirono per lasciare la città del Vesuvio e trasferirsi nel Parma, per andare a rinforzare la squadra emiliana che si proponeva nell’elite non solo del calcio nazionale, ma anche di quello europeo. Da Zola a Fabio Cannavaro e quindi passando per Crippa e Paolo Cannavaro il Napoli, in enormi e note difficoltà finanziarie, vide partire a malincuore i suoi migliori calciatori alla volta dell’Emilia. Ci fu anche qualcuno, però, che compì il percorso inverso in verità, ma probabilmente senza lasciare traccia nel ricordo dei tifosi e degli addetti ai lavori. E’ il caso del francese di origini portoghesi Reynald Pedros, che il Parma portò in Italia tra molte aspettative, ma che si rivelò il classico flop, o per meglio dire in gergo calcistico “bidone”, sia alla corte dei gialloblu che del Napoli.

 Nato ad Orleans il 10 ottobre del 1971, Pedros era cresciuto nel fertile vivaio del Nantes e proprio con i gialloverdi si erano lanciato nell’orbita del calcio che conta, rendendosi protagonista in particolare nel 1995 di una stagione irripetibile. Infatti, pilotò il Nantes alla vittoria del titolo nazionale e la sua stessa squadra fino alle semifinali della Coppa dei Campioni, dove però fu estromesso dalla Juventus di Lippi e Del Piero. In virtù di quella stagione memorabile divenne anche una pedina inamovibile della nazionale transalpina, che approdò alla fase finale degli Europei del 1996. Nella semifinale della manifestazione continentale fu però protagonista in negativo dell’eliminazione della sua squadra. Contro la Repubblica Ceka a Manchester si fece neutralizzare da Kouba il penalty decisivo che estromise la sua Francia dalla finale.

 Cominciò da quello sfortunato errore la sua parabola discendente. Pedros, che nel frattempo era passato al Marsiglia, nel marzo del 1997 firmò per il Parma, che però lo utilizzò con il contagocce, soltanto 4 le sue apparizioni. Nell’estate successiva gli emiliani, in virtù degli ottimi rapporti di scambio esistenti, lo girarono in prestito al Napoli. Con gli azzurri la sua militanza fu a dir poco fugace. Appena 3 apparizioni, di cui una soltanto da titolare a Bergamo contro l’Atalanta, per far presto ritorno a Parma, dove comunque continuerà a non trovare spazio. La sua esperienza italiana si concluse amaramente, con il Parma che provò a sbolognarlo in prestito da qualche altra parte, trovando qualche interessamento soltanto in Francia. Pedros, infatti, indossò le maglie anche del Bastia, del Montpellier e del Tolosa, senza mai lasciare il segno in alcuna occasione. Nel 2003, infatti, andò a giocare addirittura nella terza serie francese nell’Inphy Decize e quindi più tardi nel Baulmes, ancora più in basso in quarta divisione. Eppure questo imprevedibile trequartista aveva totalizzato ben 25 presenze e 4 reti nella Francia che fu di Zidane, Deschamps, Thuram e Djorkaeff.

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