giovedì 23 febbraio 2012

Amarcord: Il fulmine di Guidetti spegne l’Inter

di Vincenzo Paliotto (tratto da Napolissimo n. 9)

 Quel pomeriggio del 1° marzo del 1981, più che in altre recenti occasioni, il catino del San Paolo di Napoli si presentava stipato in ogni ordine di posto per la partita degli azzurri contro l’Inter. I cassieri del Presidente Corrado Ferlaino avevano infatti contato ben 80.000 paganti, che si traducevano in un incasso record di oltre 611 milioni delle vecchie lire, un vero e proprio cospicuo bottino per i tempi. Del resto il Napoli, reduce dal colpaccio esterno di Pistoia, dove aveva vinto di misura con gol allo scadere di Oscar Damiani, inseguiva ad una sola lunghezza, in compagnia della Juventus, la coppia di testa composta dall’Inter di Bersellini e dalla Roma di Liedholm. Il Napoli, dunque, sfidava i Campioni d’Italia in carica sul proprio terreno in uno straordinario momento di forma per la squadra di Rino Marchesi. L’allenatore napoletano agli ordini dell’internazionale Alberto Michelotti di Parma schierò. Castellini, Bruscolotti, Marangon, Guidetti, Krol, Ferrario, Damiani (82’ Speggiorin), Vinazzani, Musella (52’ Cascione), Nicolini e Pellegrini. L’Inter replicò con: Bordon, Bergomi, Pancheri (52’ Ambu), Giuseppe Baresi, Mozzini, Bini, Caso, Prohaska, Altobelli, Pasinato e Muraro.


 La partita si presentava in un sostanziale equilibrio per il gioco sparagnino dell’Inter e della cautela tattica del Napoli di Marchesi, squadra a tratti incontenibile, anche se il suo credo tattico continuava ad essere quello del prima non prenderle. Tuttavia, mentre i nerazzurri milanesi rimanevano troppo a riflettere sull’assenza forzata del loro maggior giocatore di fantasia quale Evaristo Beccalossi, il Napoli cercò di scoprire il fianco della retroguardia meneghina. Agli uomini di Rino Marchesi riuscì il colpaccio grazie ad una stoccata astuta quanto improvvisa del cursore di centrocampo Mario Guidetti, mediano dotato di una violenta battuta a rete. L’ex-vicentino innescò il suo mancino dalla distanza, sorprendendo sul primo palo un Ivano Bordon che non riuscì ad evitare il gol in sfavore della squadra. Il boato del San Paolo fece tremare Fuorigrotta e forse anche qualcosa di più. L’Inter si annebbiò nelle idee di un confuso Prohaska e non riuscì a rimontare lo svantaggio nei confronti di un Napoli quasi impenetrabile sulla linea difensiva.

 L’eroe di giornata si identificò, dunque, nel gregario Mario Guidetti, centrocampista classe ’51, nativo di Gozzano in provincia di Novara, che era approdato al Napoli nell’estate del ’79, dopo una lunga gavetta nel Verbania, nel Piacenza, nella Solbiatese e nel Como, prima di esplodere nel Lanerossi Vicenza di Gibì Fabbri. Indossò la maglia del Napoli fino alla stagione del 1981/82, facendosi apprezzare per serietà ed acume tattico ed anche per il suo sinistro particolarmente esplosivo.

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