lunedì 19 settembre 2011

Mandorlini, quando il “terronismo” non paga

di Vincenzo Paliotto

Aniello Cutolo esulta dopo il suo gol al Verona
 Certe cose fanno male al calcio e fanno male in una certa misura anche al signor Andrea Mandorlini, allenatore del Verona  e da qualche settimana al centro di polemiche razziste poco edificanti. Il razzismo effettivamente è sempre cosa poco gradita, ma in particolar modo quando si parla ancora di terroni e di Italia divisa. Forse facendosi influenzare con troppa enfasi dalle parole e dai proclami di Umberto Bossi, che di mestiere fa il leader della Lega  Nord ed il presunto secessionista, ma che con i suoi alleati di governo nel frattempo sta mandando l’Italia alla deriva.

 Insomma quella del terrone è un malcostume antipatico e per molti versi recidivo. Mandorlini si è reso protagonista a luglio di un episodio poco consono per un professionista nei confronti dei tifosi della Salernitana, cantando contro di loro cori razzisti. Tuttavia, sabato scorso nel match casalingo al Bentegodi contro il Padova, in un derby peraltro molto sentito, il Signor Mandorlini si è trovato di fronte un “terrone doc” quale Aniello Cutolo, classe ’83 e che è nato a Napoli, che dopo un suo bel gol è andato ad esultare prima sotto la curva degli scaligeri e poi sotto il muso proprio del tecnico veronese, che senza indugi è stato espulso dall’arbitro, in quanto pescato in un presunto fallo di reazione verbale. In effetti, per il recidivo Mandorlini è stata una pessima figura, anche perché il suo Verona non ha vinto e perché Cutolo ha imperversato con grinta e classe sul tutto il manto erboso veronese, nonostante il pubblico di casa in qualità di ex lo avesse fischiato in modo indegno ed indecoroso.

 Diremo che in questo caso il “terronismo” non paga signor Mandorlini, così come non paga il secessionismo di Bossi. Uno sportivo dovrebbe balzare agli onori della cronaca per ben altre prodezze. Non per le solite questioni antimeridionalista in un periodo peraltro di regressione assoluta per il nostro paese. Cutolo si fa giustizia da sé con buona pace ed orgoglio di tutti i terroni.

2 commenti:

  1. Chiunque tu sia, ti si un poareto.
    Va a giocare a subbuteo, invece di fare
    stupida strumentalizzazione.
    A cosa ti ergi, se non a un facile predicatore
    ipocrita. Non sapere e parlare, giudicare...
    verbalizzare
    Perchè non verbalizzi?
    Vivi e rimani nel tuo mondo. Se non sai, non guardare, e se guardi fallo bene.

    El beat

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  2. Caro amico El beat,

    sinceramente ho trovato qualche difficoltà ad interpretare il tuo pensiero e la composizione grammaticale del tuo post. Ma non fa nulla. Apprezzo sinceramente il tuo intervento e la tua analisi.
    Fare il predicatore e per giunta anche ipocrita non è mio costume. Peraltro nell'artciolo vengono riportati fatti e comportamenti a tutti noti, nè inventati nè tantomeno strumentalizzati.
    In ogni caso bello il Subbuteo, peccato che non ho più l'età per poterci giocare.

    Vincenzo Paliotto

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