lunedì 1 agosto 2011

Al di là del Muro. Impresa della Dynamo Dresda

Sebbene la riunificazione del paese sia stata raggiunta da oltre vent’anni, le sfide incrociate tra le ex-compagini della Germania Orientale, la DDR per intenderci, contro i cugini dell’ovest conservano pur sempre un fascino particolare. Soprattutto quando le formazioni della Germania Orientale, meno ricche di quelle dell’occidente, riescono in imprese importanti e per certi versi anche clamorose. Nel primo turno della DFB Pokal, la Coppa di Germania, infatti la Dynamo Dresda è riuscita ad estromettere tra le mura amiche le “aspirine” del Bayer Leverkusen dopo una rimonta incredibile. Il Bayer allenato da Rudi Voller, infatti, era in vantaggio di tre gol, grazie alle prodezze di Derdyok al 6’, di Sam al 12’ e di Schurrle al 50’. La Dynamo, però, a meno di mezz’ora dal termine ha capovolto il risultato.
Ha accorciato le distanze al 68’ Schuppan, quindi al 70’ e all’87’ ha siglato una doppietta Koch e nei supplementari al 117’ Schnetzler con un pregevole pallonetto ha siglato il punto dell’incredibile sorpasso, tra il tripudio del caloroso pubblico di casa.  Un’impresa che ha fatto parlare e non poco i media tedeschi. Del resto negli altri paesi sono abituati nella coppa nazionale ad assistere ad imprese del genere, dando spazio prioritario alla tradizione ed anche ai club delle serie inferiori. Cosa che soltanto lontanamente si riesce a fare in Italia.

 Ad ogni modo, la Dynamo Dresda, appena approdata nella Zweite Bundesliga, la Serie B tedesca, è un club di notevole blasone in Germania, vincitore di 8 campionati della Oberliga, l’ex-campionato della Germania Est, e di 7 coppe dell’ex-DDR, ma dalla storia a dir poco travagliata. Infatti, la Dynamo sorse nel 1953 sul retaggio storico di altri club della città come emanazione della Volkpolizei, la polizia nazionale del nuovo regime comunista. Ci mise molto tempo, però, per scalfire il predominio assoluto dell’altra Dynamo quella Berlino, sostenuta dalla Stasi e dal suo capo Erich Mielke, a cui oltretutto per molti anni fu costretta a cedere i suoi migliori talenti. Nonostante tutto, la Dynamo Dresda si è fatta rispettare nel campionato della Germania Est ed anche nelle competizioni europee, raggiungendo tre volte i quarti di Coppa dei Campioni e la semifinale di Coppa UEFA nell’89. Anche dopo la caduta del Muro e delle istituzioni che reggevano il club, i tifosi di Dresda sono rimasti molto attaccati al loro club, a differenza delle altre squadre di regime, registrando le medie di spettatori nel loro Glucksgas Stadion tra le più alte delle divisioni inferiori. Infatti, anche in terza divisione la media è stata di 15.000 spettatori a partita. L’impresa della Dynamo Dresda conferma una volta di più il grande momento del calcio in Germania come spettacolo. Gli stadi sono tutti efficienti, moderni e soprattutto pieni di gente, che possono sventolare i loro colori ed esporre i loro striscioni. Da queste parti la tessera del tifoso non sanno neanche cosa vuol dire.

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