giovedì 28 gennaio 2016

La tradizione del Liverpool in League Cup

di Vincenzo Paliotto
  Al di là degli stenti in campionato, Jurgen Klopp è riuscito a centrare il suo primo e significativo traguardo da quando è alla guida del Liverpool, portando i reds nella finale della League Cup, manifestazione in cui peraltro i rossi di Liverpool godono di grandissima tradizione. Eliminando ai calci di rigore lo Stoke City, oltretutto il Liverpool ha rischiato di giocare in finale una stracittadina contro l’Everton, battuto invece poi in rimonata dal Manchester City.
Poker servito. Con 8 successi complessivi il Liverpool è la squadra più vincente del torneo, inaugurando il filotto delle vittorie nel 1981, dopo una prima finale persa nel 1978 per mano del Nottingham Forest dell’emergente Brian Clough. Decise nella gara di replay contro il Forest un rigore dello scozzese John Robertson. Tuttavia, dal 1981 in poi il Liverpool instaurò una vera e propria dittatura nel torneo, vincendo la sua prima edizione ai danni del West Ham United, che in quella stagione militava in seconda divisione. Anche qui decise il match del replay. Le due finali furono bellissime. Per la prima volta per una finale di League Cup arrivarono a Wembley in quasi 100.000, dopo gli exploit del ’73 e del ’76, ed il Liverpool faticò non poco contro gli hammers. Alan Kennedy segnò al 118’, ma nel tripudio generale al 120’ impattò Stewart, rimandando le due squadre al replay del Villa Park di Birmingham. Risultarono in questo caso decisivi i gol di Hansen e Dalglish, non prima che il West Ham fosse andato in vantaggio dopo pochi minuti con Goddard. Nel 1982 un’altra vittoria spettacolare accompagnò il trionfo del Liverpool, che superò in finale il Tottenham Hotspur dell’ex Ray Clemence e di Ossie Ardiles. Il numero 1 se ne era andato a Londra, rimpiazzato dal folkloristico Bruce Grobbelaar, nato in Zimbabwe e con un originale modo di parare. Archiblad portò avanti gli spurs, ma Wheln inpattò a tre dal termini e quindi nei supplementari ancora Whelan e poi Rush firmarono il prepotente 3-1. Anche nel 1983 la finale non poteva non essere spettacolare. Gli avversari erano i rivali classici del Manchester United in quella che è una delle sfide più sentite del calcio inglese. Il Liverpool andò ancora in svantaggio. Il gol fu del nordirlandese Norman Whiteside. Poi pareggiò Alan Kennedy e nei supplementari segnò ancora Ronnie Whelan, matattore della League Cup, lui che era un dublinese pescato nell’Home Farm. Nel 1984, invece, il successo arrivò nel derby del Merseyside contro l’Everton ed anche in questo caso fu decisiva la partita di recupero, che si svolse a Maine Road. Il match-winner della quarta vittoria consecutiva nella Football League Cup fu il capitano Graeme Souness, che poi di lì a poco si sarebbe accasato alla Sampdoria.
La fine del ciclo. Finì lì quell’incredibile ciclo di vittorie del Liverpool, che comunque con Joe Fagan in panchina nel 1984 vinse anche la Coppa dei Campioni e lo Scudetto, mentre l’Everton primeggiò nella FA Cup ai danni del Watford. Nell’edizione 1984/85 il Liverpool fu estromesso anzitempo alla seconda partita dal Tottenham Hotspur, vittorioso di misura a White Hart Lane. Il Liverpool quindi giunse nuovamente in finale nel 1987, ma questa volta battuto dall’Arsenal di uno strepitoso Charlie Nicholas, autore di una doppietta dopo il momentaneo vantaggio di Ian Rush.
 Il quinto successo sarebbe poi giunto nel 1995 ai danni del Bolton Wanderers, club di seconda divisione, guidato dal finnico Paatelainen. Decisiva  èla doppietta di McManaman, mattatore del match accompagnato dai sempreverdi Rush e Barnes tra gli altri. Rush con questo successo salì a 5 vittorie personali, diventando il calciatore con più League Cup vinte in carriera, corredate anche da ben 49 gol, record di segnature detenuto insieme a Geoffrey Hurst.
 Anche nel 2001 l’affermazione in League Cup arriva contro una compagine cadetta, in questo caso il Birmingham City, peraltro battuto soltanto nella lotteria dei calci di rigore. E’ il Liverpool di tanti stranieri, tra cui il finlandese Hyppya, ma ad aprire le marcature è il solito Robbie Flower al 30’, prima del pareggio in extremis di Purse proprio al 90’. Dagli undici metri a Cardiff risulta poi decisivo Carragher, il giovane Steve Gerrard invece è uscito dal campo al 78’.
La vittoria del 2003
La grande vittoria del 2003. Tra le vittorie però più belle in assoluto c’è quella del 2003. Infatti, vittima in finale è il Manchester United di Alex Ferguson, una super e plurititolata squadra. E questa volta c’è anche Gerard nel tabellino dei marcatori, imitato da uno scatenato Michael Owen. E’ una vittoria significativa per il club pilotato ancora dal transalpino Houllier.
 Nel 2005, poi, il successo alla compagine guidata da Rafa Benitez è negato dal Chelsea di Mourinho, in una vera e prorpia supersfida in quel di Cardiff. Segna l 1’ il norvegese Riise, ma al 79’ una malaugurata autorete di Gerrard rimette in partita i blues. Il match si risolve nei supplementari. Gol di Drogba e Kezman, prima dell’inutile gol di Nunez. Il Liverpool perde per 3-2, ma si rifà con gli interessi in Champions League ad Istanbul qualche mese più tardi.

 L’8° trofeo arriva poi nel 2012, anche questa volta contro una compagine cadetta, il sorpredente Cardiff City. La sfida nei confronti dei gallesi è emozionante. 2-2 nei tempi regolamentari e quindi trionfo ai rigori, dopo i primi due tiri sbagliati da Gerrard e poi da Adam. E’ decisivo Pepe Reina, il porteire che poi sarà del Napoli.

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