di Vincenzo Paliotto
Al di là degli stenti in campionato,
Jurgen Klopp è riuscito a centrare il suo primo e significativo traguardo da
quando è alla guida del Liverpool, portando i reds nella finale della League Cup, manifestazione in cui peraltro
i rossi di Liverpool godono di grandissima tradizione. Eliminando ai calci di
rigore lo Stoke City, oltretutto il Liverpool ha rischiato di giocare in finale
una stracittadina contro l’Everton, battuto invece poi in rimonata dal
Manchester City.
Poker
servito. Con 8
successi complessivi il Liverpool è la squadra più vincente del torneo,
inaugurando il filotto delle vittorie nel 1981, dopo una prima finale persa nel
1978 per mano del Nottingham Forest dell’emergente Brian Clough. Decise nella
gara di replay contro il Forest un rigore dello scozzese John Robertson.
Tuttavia, dal 1981 in poi il Liverpool instaurò una vera e propria dittatura
nel torneo, vincendo la sua prima edizione ai danni del West Ham United, che in
quella stagione militava in seconda divisione. Anche qui decise il match del
replay. Le due finali furono bellissime. Per la prima volta per una finale di
League Cup arrivarono a Wembley in quasi 100.000, dopo gli exploit del ’73 e
del ’76, ed il Liverpool faticò non poco contro gli hammers. Alan Kennedy segnò al 118’, ma nel tripudio generale al
120’ impattò Stewart, rimandando le due squadre al replay del Villa Park di
Birmingham. Risultarono in questo caso decisivi i gol di Hansen e Dalglish, non
prima che il West Ham fosse andato in vantaggio dopo pochi minuti con Goddard.
Nel 1982 un’altra vittoria spettacolare accompagnò il trionfo del Liverpool,
che superò in finale il Tottenham Hotspur dell’ex Ray Clemence e di Ossie
Ardiles. Il numero 1 se ne era andato a Londra, rimpiazzato dal folkloristico
Bruce Grobbelaar, nato in Zimbabwe e con un originale modo di parare. Archiblad
portò avanti gli spurs, ma Wheln
inpattò a tre dal termini e quindi nei supplementari ancora Whelan e poi Rush
firmarono il prepotente 3-1. Anche nel 1983 la finale non poteva non essere
spettacolare. Gli avversari erano i rivali classici del Manchester United in
quella che è una delle sfide più sentite del calcio inglese. Il Liverpool andò
ancora in svantaggio. Il gol fu del nordirlandese Norman Whiteside. Poi
pareggiò Alan Kennedy e nei supplementari segnò ancora Ronnie Whelan, matattore
della League Cup, lui che era un dublinese pescato nell’Home Farm. Nel 1984,
invece, il successo arrivò nel derby del Merseyside contro l’Everton ed anche
in questo caso fu decisiva la partita di recupero, che si svolse a Maine Road.
Il match-winner della quarta vittoria consecutiva nella Football League Cup fu
il capitano Graeme Souness, che poi di lì a poco si sarebbe accasato alla
Sampdoria.
La
fine del ciclo. Finì
lì quell’incredibile ciclo di vittorie del Liverpool, che comunque con Joe
Fagan in panchina nel 1984 vinse anche la Coppa dei Campioni e lo Scudetto,
mentre l’Everton primeggiò nella FA Cup ai danni del Watford. Nell’edizione
1984/85 il Liverpool fu estromesso anzitempo alla seconda partita dal Tottenham
Hotspur, vittorioso di misura a White Hart Lane. Il Liverpool quindi giunse
nuovamente in finale nel 1987, ma questa volta battuto dall’Arsenal di uno
strepitoso Charlie Nicholas, autore di una doppietta dopo il momentaneo
vantaggio di Ian Rush.
Il
quinto successo sarebbe poi giunto nel 1995 ai danni del Bolton Wanderers, club
di seconda divisione, guidato dal finnico Paatelainen. Decisiva èla doppietta di McManaman, mattatore del
match accompagnato dai sempreverdi Rush e Barnes tra gli altri. Rush con questo
successo salì a 5 vittorie personali, diventando il calciatore con più League
Cup vinte in carriera, corredate anche da ben 49 gol, record di segnature
detenuto insieme a Geoffrey Hurst.
Anche nel 2001 l’affermazione in League Cup
arriva contro una compagine cadetta, in questo caso il Birmingham City,
peraltro battuto soltanto nella lotteria dei calci di rigore. E’ il Liverpool
di tanti stranieri, tra cui il finlandese Hyppya, ma ad aprire le marcature è
il solito Robbie Flower al 30’, prima del pareggio in extremis di Purse proprio
al 90’. Dagli undici metri a Cardiff risulta poi decisivo Carragher, il giovane
Steve Gerrard invece è uscito dal campo al 78’.
La vittoria del 2003 |
La
grande vittoria del 2003.
Tra le vittorie però più belle in assoluto c’è quella del 2003. Infatti,
vittima in finale è il Manchester United di Alex Ferguson, una super e
plurititolata squadra. E questa volta c’è anche Gerard nel tabellino dei
marcatori, imitato da uno scatenato Michael Owen. E’ una vittoria significativa
per il club pilotato ancora dal transalpino Houllier.
Nel 2005, poi, il successo alla compagine
guidata da Rafa Benitez è negato dal Chelsea di Mourinho, in una vera e prorpia
supersfida in quel di Cardiff. Segna l 1’ il norvegese Riise, ma al 79’ una
malaugurata autorete di Gerrard rimette in partita i blues. Il match si risolve
nei supplementari. Gol di Drogba e Kezman, prima dell’inutile gol di Nunez. Il
Liverpool perde per 3-2, ma si rifà con gli interessi in Champions League ad
Istanbul qualche mese più tardi.
L’8° trofeo arriva poi nel 2012, anche questa
volta contro una compagine cadetta, il sorpredente Cardiff City. La sfida nei
confronti dei gallesi è emozionante. 2-2 nei tempi regolamentari e quindi
trionfo ai rigori, dopo i primi due tiri sbagliati da Gerrard e poi da Adam. E’
decisivo Pepe Reina, il porteire che poi sarà del Napoli.
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