mercoledì 6 maggio 2015

EuropaLegaue2015: Semifinale Viola


Fiorentina-Rangers Glasgow 2008
di Vincenzo Paliotto
L’ultima semifinale del 2008. Per la settima volta nella sua più che gloriosa storia la Fiorentina approda ad una semifinale di una competizione europea e nello specifico per la terza volta in quella di Europa Legaue, che un tempo tutti sappiamo era semplicemente Coppa UEFA. I toscani non tagliano questo traguardo tanto prestigioso dalla stagione del 2007/2008, quando la strada per la finale gli venne sbarrata dagli scozzesi del Rangers Glasgow. In due partite, supplementari compresi, nessuna delle due contendenti riuscì a violare la porta avversaria e la contesa si risolse soltanto con i tiri dagli undici metri. Liverani e Vieri sbagliarono per la formazione di Cesare Prandelli, mentre il penalty decisivo dei gers fu messo a segno dallo spagnolo Novo. Un’eliminazione decisamente amara per una squadra che avrebbe avuto le carte in regola per giocare quella finale contro lo Zenit San Pietroburgo.

I leoni di Brema. Nel 1989/90, invece, la Fiorentina che da Bruno Giorgi era passata sotto la guida di Ciccio Graziani, ben prima di quella che fu la sua esperienza al timone del Cervia per la performance televisiva di Campioni, prevalse al cospetto dei favoriti del Werder Brema in virtù del gol doppio segnato fuori casa. Al Weserstadion il biondo Marco Nappi portò in vantaggio la Viola, raggiunta poi allo scadere soltanto da una malaugurata autorete di Landucci. Tuttavia, nel retour-match la Fiorentina custodì il prezioso gol esterno, raggiungendo attraverso un pareggio a reti inviolate la finale contro al Juventus.

Antoninho, Petris e Hamrin. Tuttavia, la sua prima semifinale continentale la Fiorentina la giocò nel ’58 in Coppa dei Campioni, eliminando la fortissima Stella Rossa di Belgrado con un gol di Maurilio Prini all’87’ nella trasferta jugoslava. Poi a Firenze tennero lo 0-0. Quindi, nel ’61 in Coppa delle Coppe la Fiorentina anche prevalse in semifinale, schiantando gli ostici croati della Dinamo Zagabria, battuti per 3-0 a Firenze (Antoninho, Da Costa e Lazzotti), prima di rifarsi parzialmente sul 2-1 tra le mura amiche. Petris segnò il gol della provvidenza dopo la pericolosa rimonta quasi risucita degli zagrebesi. Nel ’62, invece, i viola la spuntarono contro i forti magiari dell’Ujpest Dozsa, battuti da una doppietta dell’uccellino Hamrin a Firenze e quindi di misura a Budapest, da un gol del turco Can Bartù, ex-cestista ma con una grande attitudine per il calcio. L’ultima semifinale in Coppa delle Coppe la Fiorentina la giocò poi nel 1996 di fronte al Barcellona di Ronaldo. Dopo l’1-1 del Camp Nou, gol di Nadal e quello mitico di Batistuta, con l’esultanza che ammutoliva i catalani, il Barca si impose a Firenze con i gol di Couto e Pep Guardiola. Ma l’arbitro svedese Frisk ci mise del suo e l’Artemio Franchi si incavolò non poco.

Malasuerte iberica. Oltretutto la Fiorentina vanta poche giornate positive al cospetto delle spagnole. Una sola volta la formazione toscana è riuscita a qualificarsi contro una compagine iberica. Nella Coppa UEFA del 1989/90 superò l’Atletico Madrid di Futre e Baltazar, ma soltanto con i tiri dagli undici metri. Decisivo fu Roberto Baggio dal dischetto, dopo che Landucci aveva neutralizzato il tiro di Manolo. I viola giocano per la prima volta contro il Siviglia, ma i maggiori dispiaceri sono derivati in precedenza da Real Madrid, Atletico Madrid, Barcellona e Valencia.

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