sabato 29 marzo 2014

Espanyol-Barcelona, el derbi barcelonès


Dani Jarque
Dalle pagine di Football Rivalries di Vincenzo Paliotto il Derbi di Barcellona. 
 I sostenitori blaugrana, vale a dire quelli che fanno il tifo per il Barcelona, uno dei club più ricchi e blasonati del mondo, hanno ormai storicamente definito la loro rivalità più importante con quelli del Real Madrid. Tuttavia, i tifosi dell’altra squadra della più grande città catalana, quelli dell’Espanyol, ci tengono vivamente a ribadire che però loro la partita più importante e sentita rimane sempre quella che giocano contro i cugini ricchi e famosi del Barca.

 Quella tra Barcelona ed Espanyol, ad ogni modo, non è una rivalità che si rintana soltanto nei confini calcistici. Le questioni politiche e sociali contaminano non poco il derby barcellonese. L’Espanyol fu fondato nel 1900 con la prospettiva di allargare i propri orizzonti ed i propri tesserati oltre i confini nazionali, dando un aspetto essenzialmente più internazionale al club. Il Barcelona, invece, riconosceva soprattutto la propria identità catalana, una questione politica e geografia annosamente di non poco conto in Spagna. Lo scontro politico tra le opposte fazioni si impennò ulteriormente con la dittatura del Generalissimo Franco. La squadra che attirò le simpatie del dittatore divenne l’Espanyol, mentre quelli del Barca furono oggetto di non poche rappresaglie, tra cui anche crudeli fucilazioni. Nella Guerra Civile Spagnola un gruppo riconosciuto di sostenitori dell’Espanyol diede il suo appoggio incondizionato ed armato ai franchisti.


Ad ogni modo, in termini di vittorie non esistono paragoni. Interminabile il palmarès del Barcelona, a dir poco esigua la bacheca dei trofei dell’Espanyol. Il Barca ha primeggiato ben 84 volte nella stracittadina, l’Espanyol invece in 34 occasioni. Ma ogni derby vinto dai biancoblù ha rappresentato qualcosa di fondamentale importanza, come il tennistico e roboante 6-0 in proprio favore, riportato tra le mura amiche nel lontano 1950/51.

 Nel 1992/93 il Barca, vincendo per 5-0 al Camp Nou, non vinse la Liga ma condannò alla retrocessione i cugini. I gol furono di Stoichkov, Nadal, Koeman, Witschge e Beguiristain. Nel 2006/2007, invece, un gol di Raul Tamudo, che firmò il punto del 2-2 per l’Espanyol, costò ai blaugrana il titolo nazionale in favore del Real Madrid. Il giorno passò alla storia come Tamudazo. Il 21 febbraio del 2009 si registrò, comunque, una vendetta quasi clamorosa. In quanto Ivan De la Pena, che con poca fortuna aveva militato anche nella Lazio e che era cresciuto nelle giovanili del Barca, condannò proprio la sua ex-squadra. Firmò, infatti, i due gol con cui l’Espanyol espugnò per 2-1 il Camp Nou. Era il Barca del Pep Guardiola che avrebbe vinto tutto in quella stagione.

 Ma Barcellona-Espanyol non è soltanto la storia di una cruda rivalità. Grazie ad Andrès Iniesta ogni tanto il derbi barcelonès respira un’aria di cordialità. Il centrocampista del Barca, infatti, segnò il gol nella finale della Coppa del Mondo contro l’Olanda ed omaggiò di quella rete il ricordo di Daniel Jarque, lo sfortunato capitano dell’Espanyol prematuramente scomparso e grande amico del mago Iniesta.

 Il derbi è anche questo.

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