sabato 22 febbraio 2014

Il campionato più bello del mondo- Parata di Romano Cazzaniga


Romano Cazzaniga con lo
Scudetto al petto
 Una folla di oltre 72.000 spettatori si addensò sugli spalti del vecchio affascinante Comunale di Torino. Juventus e Torino avrebbero dovuto giocare uno dei derby della Mole più affascinanti della storia, in quanto bianconeri e granata giocavano quasi appaiati in classifica per il primato. Torino e Juve disputarono quasi un campionato a parte in quella stagione. Nessuna delle altre contendenti fu in grado almeno minimamente di inserirsi nella lotta per il tricolore. La Juventus arrivò anche ad accumulare cinque lunghezze di vantaggio, ma quel primato lentamente si assottigliò sotto i colpi dei granata di Radice, tecnico rigido ma di vedute all’avanguardia detto il “tedesco”, per i suoi occhi chiari e capelli biondi.

Era il 28 marzo del 1976 e quel derby tanto atteso si risolse quasi tutto nella prima frazione di gioco. Due malaugurate autoreti di Cuccureddu e Scirea portarono il Toro avanti di due gol, poi nell’intervallo, al momento del rientro delle squadre negli spogliatoi, accadde il vero fattaccio. Luciano Castellini, infatti, il portiere del Toro fu tramortito da uno scoppio di un petardo lanciato dalla Curva Filadelfia che non permise all’estremo difensore granata di tornare in campo. Il Torino rientrò sul terreno di gioco con il 12esimo Romano Cazzaniga tra i pali. Cazzaniga era arrivato nell’estate del 1975 dal Taranto, dopo una discreta militanza nel Monza, nella Pro Patria e nella Reggina. Radice lo aveva scelto come secondo portiere ed in grado di fare spogliatoio alle spalle dell’inamovibile Castellini. La Juve attaccò a testa bassa, anche se era quasi scontato che quella partita sarebbe poi stata risolta con un 2-0 a tavolino in favore del Torino, così come recitava il regolamento dell’epoca. Il debuttante Cazzaniga però fu bravo a smorzare i furiosi attacchi della Juve, con più di una parata di prestigio, mentre il solo Damiani accorciò inutilmente le distanze. Cazzaniga, comunque, coronò quella sua stagione ambiziosa con ben 3 presenze, che gli fecero guadagnare il meritato titolo di Campione d’Italia.

 Quel successo dei granata di Gigi Radice fu comunque un crocevia fondamentale per la vittoria dello Scudetto da parte del Torino, l’ultimo in ordine cronologico della sua gloriosa storia. Nell’estate del 1977, in ritiro precampionato con il Toro, Cazzaniga, nell’intento di fare uno scherzo ai propri compagni, cadde da un balcone, riportando varie fratture e chiudendo anzitempo la sua carriera.  

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