mercoledì 4 settembre 2013

Europa League 2014, le avversarie di Viola e Lazio


 Persa preventivamente l’Udinese per strada per mano dello Slovan Liberec, l’Italia calcistica in Europa League si affida alla Fiorentina, a fatica liberatasi a sua volta dalla marcatura stretta del Grasshoppers, e alla Lazio, invece a sua volta entrata in competizione direttamente nella fase a gironi. I raggruppamenti riservati sia ai laziali che ai toscani non dovrebbero almeno sulla carta destare troppe preoccupazioni. I viola sembrano poter contare sul girone più abbordabile con gli ucraini del Dnepr, i lusitani del Pacos Ferreira ed i rumeni del Pandurii. Nessuna delle attuali contendenti pare in grado di contendere il primato alla formazione di Montella. La Lazio, invece, affronterà i turchi del Trabzonspor, i polacchi del Legia Varsavia ed i sorprendenti ciprioti dell’Apollon Limassol, con l’ennesimo exploit del calcio dell’isola.

Trabzonspor-Lazio del 94/95. Il girone della Lazio, tuttavia, appare essere un campanello d’allarme soprattutto sotto il profilo delle tifoserie organizzate. Con una trasferta quasi proibitiva a Trebisonda, sul fronte turco, e quella ancora meno agevole a Varsavia, dove i supporters del Legia sono conosciuti come tra i più pericolosi dell’Est europeo. Gemellati con gli juventini, si fanno riconoscere per la loro xenofobia ed il loro razzismo. In verità a Trebisonda la Lazio vi è già stata, per l’esattezza nella edizione della Coppa UEFA del 1994/95, con Zeman in panchina. In un clima difficile la Lazio vinse 2-1 (gol di Rambaudi e Negro) e con identico punteggio passò anche a Roma. Il Trabzonspor è un’ottima squadra con il brasiliano Paulo Henrique con 6 reti capocannoniere attualmente del torneo. Vi gioca anche Bosingwa, ex-esterno del Chelsea.  La firm dei blu and claret è rinomata in tutto il paese e si  chiama 61 Gençlik, Çılgınlar. Il numero 61 è di fondamentale importanza a Trebisonda. E’ del resto il codice di riconoscimento della città ed al 61’ di ogni partita i tifosi lo festeggiano in maniera imponente.

Al tempo di Protassov. Il miglior avversario della Fiorentina dovrebbe essere invece il
Dnipro, squadra ucraina che però fu per due volte Campione dell’Unione Sovietica, fatto non trascurabile, nel 1983 e nel 1988. Non a caso nella rispettive edizioni della Coppa dei Campioni arrivò in entrambi i casi ai quarti di finale. Era la meravigliosa squadra di Oleg Protassov, implacabile cannoniere, che però non sbarcò mai in Italia. Dopo i 28 anni (secondo le regole vigenti per il regime comunista che non permettevano a nessuno di espatriare prima di quella età) riuscì ad approdare quantomeno nel torneo greco ed indossare la maglia dell’Olympiakos.  (nella foto Protassov)

Gli inediti. Ci sarà qualcosa di ulteriormente inedito in questa edizione dell’Europa League, in quanto l’Apoel Nicosia, pur eliminato sul campo dal Waregem, è stato ripescato, così come il Tromso, che ha preso il posto del Besiktas, la squadra che lo aveva eliminato, ma escluso a sua volta per irregolarità amministrative al  momento di comporre i gironi.

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