sabato 31 agosto 2013

Il campionato più bello del mondo- Clamoroso al Cibali


 
Il Catania che sconfisse l'Inter al Cibali
Il calcio ha consegnato nel corso della sua lunga storia tanti modi di fare e tanti modi di dire. Tuttavia, una delle terminologie indelebili per il nostro dizionario sarebbe stata coniata in un caldo giorno di giugno a Catania, nel corso di una sfida che a suo modo avrebbe segnato un’epoca. Vale a dire quel “Clamoroso al Cibali”, che il principe dei radiocronisti Sandro Ciotti pronunciò nel lontano 4 giugno 1961, appunto, durante la trasmissione Tutto il calcio minuto per minuto, quando proprio il Catania tra le mura amiche battè per 2-0 la Grande Inter di Helenio Herrera. Segnarono Castellazzi e l’italo-argentino Calvanese, che firmarono la debacle interista, consegnando di fatto indirettamente lo Scudetto alla Juventus, la più fiera delle inseguitrici dei nerazzurri. Da allora un bel ed opportuno “Clamoroso al Cibali” non si nega a nessuno. Anzi si usa ogni qual volta accade qualcosa di clamoroso e più precisamente quando l’avversario più debole ne batte uno decisamente più blasonato e quotato. Il protagonista di quella incredibile domenica risultò essere più di ogni altro l’italo-argentino Calvanese, nato a Buenos Aires come Salvador, ma ribattezzato sotto l’Etna giustamente come Salvatore. Era cresciuto nel Ferrocarrill Oeste e quindi esploso nell’Atlanta. Dopo un passaggio a vuoto nel Genoa, si affermò nel Catania e quindi vinse la Coppa Italia con la maglia dell’Atalanta.

martedì 27 agosto 2013

Europa League 2014, i play-off


 Gli attesi play-off dell’Europa League hanno in gran parte rispettato i pronostici, gettando sotto le luci della ribalta le squadre che godevano dei maggiori favori della vigilia. Anche se qualche sorpresa di discreto livello si è registrata eccome. Su tutte la debacle interna dell’Udinese, che ha ceduto nettamente sull’1-3  di fronte allo Slovan Liberec. Comunque, le altre non hanno deluso, a cominciare dalle due rappresentanti della Premier League, il Tottenham Hotspur e lo Swansea City, passate in maniera inequivocabile rispettivamente sul campo della Dinamo Tbilisi e tra le mura amiche al cospetto del Petrolul Ploiesti con due punteggi larghi di 5-0 ( in gol anche il brasiliano Paulinho per gli spurs) e 5-1, ipotecando nettamente il passaggio del turno. L’impressione è che Vilas Boas e Miki Laudrup vogliano registrare dei ruoli di autentici protagonisti.

Debi sevillano. Una ltro dei motivi più accattivanti del turno dei play-off è stato senza
dubbio il derbi vissuto a distanza tra il Siviglia ed i cugini bianco verdi del Betis, che ritornavano sul proscenio europeo dopo molti anni. E’ andata bene ad entrambe con i primi vittorioso per 4-1 in casa contro gli scomodi polacchi dello Slask Wroclaw, mentre i secondi hanno espugnato il terreno dello Jablonec per 2-1. Il Siviglia in casa era passato addirittura in svantaggio per un gol di Paixao. Il derbi sevillano è tra le stracittadine più infuocate di Spagna.

mercoledì 21 agosto 2013

Coppa Italia, le imprese di Avellino e Trapani


L'Avellino 1980/81 che sfidò la Juve nei quarti
di Coppa Italia
 In fin dei conti se ne riparlerà soltanto il 4 dicembre, ancora con la formula della gara unica ad eliminazione diretta, ma la Coppa Italia ha lasciato comunque un piccolo segno in questa prima parte della stagione. Tanto per cominciare il Frosinone è l’unica squadra di Lega Pro rimasta in lizza. I ciociari approdano al quarto turno, così come accadde nel 2009/2010, quando furono estromessi dal Chievo, ma che avevano eliminato ai rigori il Bologna. I frusinati contendono la qualificazione per una gustosa sfida alla Juventus al neopromosso tra i cadetti Avellino.  Proprio gli irpini rappresentano un’altra delle sorprese del tabellone principale. I Lupi, infatti, hanno eliminato il Monza ed il Cesena e sognano nuovamente una sfida alla Juventus, così come accadde nel lontano 1980/81. Ma allora si giocava addirittura all’altezza dei quarti di finale (miglior risultato di sempre per gli irpini). L’Avellino eliminò Milan, Palermo, Catania ed Inter, poi nei quarti venne battuto a domicilio per 3-1 dalla Juventus (vantaggio su autorete di Zoff, poi Verza, Causio e Bettega) e quindi successiva sconfitto, ma con tanto onore, al Comunale di Torino per 3-2 (vantaggio di Verza, poi doppio colpo con Repetto e Vignola, quindi autoreti dello stesso Repetto e di Giovannone). Era l’Avellino di Stefano Tacconi e di Vignola e del brasiliano Juary.  Tuttavia, l’Avellino raggiunse i quarti di nobiltà di Coppa anche nel 1987/88 ed anche in quella occasione incrociò la Juventus. 1-1 finì al Partenio con gol dell’ex Alessio, quindi pareggio su autorete di Cabrini. A Torino poi decide uno striminzito gol di Brio.

 Tuttavia, la sfida più attesa e clamorosa del quarto turno sarà comunque più di tutte quella tra l’Inter e la rivelazione Trapani, per la prima volta promosso in Serie B e per la prima volta di scena alla Scala del Calcio.

sabato 17 agosto 2013

Il campionato più bello del mondo: Lo sgarbo di Brady alla Juve




Liam Brady
 Quello delle vendetta è un piatto che servito senza dubbio freddo. Non fu il caso di Liam Brady, però, straordinario centrocampista irlandese di Dublino, che grazie ad un rendimento costante e soprattutto ad un’enorme professionalità guidò la Juventus a 2 Scudetti consecutivi, per essere poi sbolognato senza troppi complimenti per far posto ai nuovi stranieri Boniek e Platini. Brady lascia la Juve a maggio del 1982 dopo aver siglato il rigore decisivo di Catanzaro, ma il 12 settembre dello stesso anno si ritrova la Vecchia Signora di fronte alla prima del nuovo campionato. E’ andato a vestire la maglia blucerchiata della neopromossa Sampdoria, in compagnia di un altro britannico Trevor Francis, di un giovanissimo talento come Roberto Mancini e guidato in panchina dal vulcanico Renzo Ulivieri. La Juve si presenta a Marassi con 6 Campioni del Mondo più Boniek e Platini. Ci si attende l’acuto dello squadrone, invece l’armata del Trap scivola di fronte all’ardore dell’ex di turno Brady e ai suoi impavidi scudieri. Il gol dell’improbabile successo doriano lo firma il gregario Mauro Ferroni, una vita spesa nella Samp dopo gli esordi nell’OMI Roma. Al 67’ cavalca la scia destra di competenza, supera di slancio Cabrini e quindi uccellando Zoff con un tiro che incoccia nella parte bassa del palo. La Juve incassa la sconfitta, Brady esulta per la sua composta vendetta.

sabato 10 agosto 2013

Europa League 2014: Le eurovversarie


Grasshoppers Zurigo. I play-off di Europa League per forza di cose si apprestano a presentare i confronti più agguerriti della prima fase del torneo. Esaurita la lunga fase dei qualifiyng round, si passa ai play-off, il turno che apre le porte per la composizione dei gironi. Non sono mancate le sorprese e non ne mancheranno altre. Gran parte delle big entrano in campo, ma anche le outsider sono chiamate a delle clamorose conferme. L’attenzione finalmente si concentra anche sulle italiane. La Fiorentina e l’Udinese hanno conosciuto nell’urna di Nyon i nomi delle loro nuove avversarie. I gigliati di Montella debuttano nella competizione al cospetto degli elvetici del Grasshoppers, formazione zurighese di enorme tradizione. 27 volte Campioni rossocrociati, hanno affrontato innumerevoli volte le compagine italiane con alterne fortune in verità, e già ben due sono i confronti precedenti proprio con la Fiorentina. Nel 1956/57 la Fiorentina eliminò le cavallette in Coppa dei Campioni. I viola vinsero 3-1 a Firenze con doppietta di Taccola e gol di Segato, mentre impattarono 2-2 a Zurigo, grazie ai gol di Julinho e Montuori. Si giunse poi agli incresciosi fatti della Coppa UEFA 1998/99. La Fiorentina di Trapattoni andò a vincere per 2-0 a Zurigo con reti di Robbiati e Batistuta. Ma il retour-match si doveva giocare in campo neutro a Salerno, in quanto la Fiorentina doveva scontare una pesante squalifica in ambito europeo al suo stadio. I viola vinsero facilmente per 2-1 (doppietta di Oliveira), ma sarebbe giunto la sconfitta per 3-0 a tavolino, in quanto dal settore occupato dai tifosi della Salernitana fu lanciata una bomba carta che ferì seriamente il quarto uomo. I gigliati pagarono con l’eliminazione. In una sola altra occasione il Grasshoppers ebbe la meglio su una squadra italiana. Nel 1980/81, infatti, eliminò ai calci di rigore in Coppa UEFA il Torino ed in quella edizione le cavallette giunsero in semifinale, miglior risultato della loro storia europea.

Slovan Liberec. Ostacolo delicato anche per l’Udinese, che invece incappa negli ostici ceki
dello Slovan Liberec, formazione nata soltanto nel 1958, ma attualmente tra le più quotate in patria, dove infatti negli ultimi tempi ha vinto tre titoli nazionali ed una coppa. Nel 2002/2003 i biancoblu hanno fatto soffrire maledettamente nientemeno che il Milan che avrebbe poi vinto la Champions League. I rossoneri li affrontarono nei preliminari, in un pronostico apparentemente scontato. A San Siro la squadra di Ancelotti si impose di misura con gol di Pippo Inzaghi, ma al ritorno in Cekia guadagnò una sofferta qualificazione. Ancora Inzaghi andò in gol, ma poi il Milan subì la rimonta per le reti di Slepicka e Langer, facendo vivere degli ultimi minuti in autentica apprensione.

 

Topscorers. Dopo tre turni di preliminari il marocchino Er Rafik del Differdange 03 guida la classifica dei cannonieri con 6 reti. Un successo importante ed effimero allo stesso tempo, visto che la sua squadra è stata eliminata. Lo seguono ad un’incollatura Damari dell’Hapoel Tel Aviv e il rumeno Grozav (un classe ’90 molto interessante) del Petrolul Ploiesti, l’unico che potrà al momento ancora eguagliarlo. La sua squadra infatti ha eliminato il Vitesse Arnhem ed adesso affronta lo Swansea City.

 

sabato 3 agosto 2013

Europa League 2014, arrivano le big


Il Siviglia due volte vincitore della Coppa UEFA
La forza del blasone. Questa volta, all’altezza del third qualifyng round, l’Europa League ha riservato maggiormente gli onori della cronaca alle squadre presentatesi sul palcoscenico continentale con un maggior blasone. Come nel caso del Siviglia (che ha superato facilmente il Mladost Podgorica per 3-0), come il St. Eitienne (3-0 al Milsami Ohreni), l’Udinese (3-1 in trasferta sul terreno del Siroki Briejg), il Rubin Kazan (2-1 in casa del Randers Freja), lo Standard Liegi (2-1 in casa dello Xanthi) mentre lo Stoccarda si è accontentato di un buon pareggio per 1-1 in Bulgaria sul terreno infuocato del Botev Plovdiv. Così come il Rapid Vienna che ha impattato 1-1 sul campo dei greci dell’Asteras Tripolis. Più di tutti, comunque, ha stupito la prova dei gallesi dello Swansea City allenati da Miki Laudrup, che in un infuocato Liberty Stadium hanno superato con un netto 4-0 gli svedesi del Malmo, in un test senza dubbio non facile. Per gli swans hanno segnato lo spagnolo Michu, l’ivoriano Bony (prelevato dal Vitesse Arnhem) e l’altro iberico Pozuelo, appena giunto dal Betis Siviglia. Lo stesso Betis a breve entrerà in scena nella competizione, dando vita ad un favoloso derby a distanza con il Siviglia.

Il calcio ad est. Le maggiori sorprese della competizione, ad ogni modo, continuano a
Il logo del Dila Gori
proliferarsi ad est. I club delle federazioni ex-sovietiche in qualche modo animano il tabellone dell’Europa League prima degli accoppiamenti dei play-off. Come nel caso dei georgiani del Dila Gori, squadra con un piccolo stadio di appena 5.000 posti e da appena due stagioni tornata in massima divisione. Nel 2012 hanno vinto la coppa nazionale e nel turno odierno hanno espugnato il Poljud di Spalato, mettendo una seria ipoteca su una nuova qualificazione. Gli azeri del Qarabag hanno invece vinto di misura in casa sugli svedesi del Gefle (ancora un gol di Reynaldo), mentre i kazaki dell’Aktobe anche hanno vinto di misura tra le mura amiche sul Breidablik. Mentre irresistibile, anche dinanzi ad un gran pubblico, appare la marcia degli ucraini del Chernomorets Odessa, che in casa hanno dato una severa lezione alla Stella Rossa di Belgrado. 3-1 il risultato finale e tutto da giocarsi al Marakanà in Serbia.