venerdì 23 novembre 2012

Alla ricerca delle coppe perdute


 Anche questa fase a gironi dell’Europa League ha confermato l’inutilità della formula di questo che dovrebbe essere sulla carta il secondo torneo più importante del Vecchio Continente. Infatti, quando manca appena un turno alla fase conclusiva dei gironi, i giochi sono fatti e compiuti in tutti o quasi i raggruppamenti. Cioè tra un paio di settimane vedremo in campo un bel numero di squadre che giocheranno partite che non avranno nessun senso per il passaggio del turno, favorendo tra l’altro diffusi over ed overini così tanto per rimanere nel gergo degli scommettitori delle bollette.

 Al di là di tutto, la competizione vede mettere in campo troppe riserve tra le squadre che vi partecipano, rendendo più scadente lo spettacolo e spesso scontati glie siti degli incontri. Infatti, conferiranno maggior prestigio all’Europa League in un secondo momento le retrocesse dalla Champions League ed anche questa è una prospettiva poco edificante. Nel frattempo in America Latina si sono disputate le semifinali della Copa Sudamericana, l’equivalente dell’Europa League, riscontrando però anche entusiasmo ed attenzione degli addetti ai lavori, sebbene anche questa competizione rimanga lontano anni luce dalla stessa Copa Libertadores.  I brasiliani del Sao Paulo hanno pareggiato 1-1 in casa dei cileni dell’Universidad Catòlica de Chile, mentre  gli attesi colombiani del Millionarios Bogotà hanno impattato a reti inviolate in casa degli argentini del Tigre. I Millionarios non hanno mai vinto nulla di particolarmente importante a livello internazionale ed una finale possibile contro il Sao Paulo avanza prospettive imperdibili per i suoi tifosi.

 Ad ogni modo, le coppe europee come blasone stanno scadendo troppo e vertiginosamente. E’ auspicabile un ritorno all’antico, alle vecchie formule ed alle vecchie gerarchie, ma questa sembra un’ipotesi lontano ed addirittura improponibile per chi gestisce i business del pallone. Nella contabilità dei maggior club europei del resto è risaputo che è meglio qualificarsi per la Champions League nei rispettivi campionati, anzicchè girovagare per turni preliminari e gironcini dell’Europa League.

Nessun commento:

Posta un commento