di Vincenzo Paliotto (tratto da Napolissimo)
Una clausola particolare fu inserita nel contratto
di Josè Altafini al momento della sua cessione dal Milan al Napoli nell’estate
del 1965. Il brasiliano si trasferiva all’ombra del Vesuvio dopo clamorosi
dissidi interni con il tecnico Gipo Viani per la favolosa cifra di 300 milioni
di lire, ma se nel giro dei successivi tre anni il Napoli lo avesse ceduto
all’Inter, alla Juventus, alla fiorentina o al Bologna avrebbe pagato una più
che sostanziosa penale. Intento dei rossoneri milanesi era quello di evitare
che il prolifico Josè andasse a rinforzare una diretta concorrente per lo
Scudetto. Ad ogni modo, per la cronaca va ricordato che subito dopo la firma di
Altafini l’Inter offrì al Napoli per il suo cartellino ben 650 milioni, più del
doppio di quanto i partenopei lo avevano pagato. Ma Achille Lauro rifiutò ed il
trasferimento di Altafini al Napoli fu ricompensato con la sottoscrizione di 35.000
abbonamenti dei tifosi azzurri. Anche perché in quell’estate Lauro ingaggiò
anche Sivori. Una folla incontenibile di oltre 5.000 appassionati accolse Josè
al suo arrivo a Capodichino. Altafini avrebbe ripagato con molti gol.
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